sabato 18 luglio 2009

GRILLO TESSERATO, PD SCONSOLATO:

MA PERCHE' TANTI TIMORI E REMORE: ANCHE LUI E' REDIMIBILE

Beppe Grillo ha ottenuto la tessera del PD.
Gliel'ha concessa il cordinatore del circolo "Martin Luther King" di Paternopoli, in provincia d'Avellino. Una sezione con quaranta iscritti, di cui l'ultimo appunto risulta il comico genovese.
Che questa tessera sia convalidata non appare certo, anzi addirittura s'è appreso che il coordinamento regionale del PD l'ha già considerata priva di valore in quanto è stata concessa contravvenendo alle indicazioni della commisione nazionale di garanzia del partito, secondo cui Grillo non avrebbe i requisiti per l'iscrizione, in quanto ispira e si riconosce in un movimento poliico ostile al PD.
Beppe Grillo è conVinto invece che la sua candidatura è osteggiata dai "papaveri" perchè temono il suo programma che è contrario a quello del PD, in quanto non s'ispira a ideologie e mira alla soluzione di problemi concreti, che afliggono l'Italia.
D'altronde per lui il PD è uguale al Pdl e, nel caso in cui dovesse diventare segretario di quel partito, farebbe pulizia del vecchiume dirigente.
E' ovvio che l'eventuale presenza del comico infastidisce i seniores del partito, che continuano a gestire la politica da un pulpito ormai obsoleto, dal quale ancora si parla col solito linguaggio dell'antiberlusconismo senza con questo potere scendere tra la gente per dimostrare che Berlusconi lo intendono combattere non a parole, ma coi fatti.
E i fatti - sempre secondo Grillo - confermano che neppure quando si poteva s'è voluto scalfire il conflitto d'interesse e tutte le leggi ad personam che hanno reso inattaccabile quello che lui chiama psiconano.
Non tutti comunque mostrano avversione alla possibile candidatura grillina.
Ignazio Marino, uno dei candidati alla segreteria finora ufficiali, anzi critica chi sta cercando di contrastarla, convinto che la presenza del comico non dovrebbe incidere negativamente nella conduzione e sorte delle primarie del partito.
E d'altronde perchè temere un'ondata di elettori a favore di Grillo, se alle primarie possono partecipare iscritti al PD? Forse che non si ha fiducia nei propri tesserati o si teme una formidabile improvvisa "operazione tessere" orchestrata dal Comico?
Ma se lui ha stentato ad ottenerne una personale, come potrebbe fare tesserare i suoi fans? Saremmo allora tornati ai tempi della vecchia dc... quando intere famiglie senza neppure saperlo figuravano negli elenchi delle sezioni locali, e c'era chi all'insaputa degli interessati, ne pagava le quote.
Se si teme questo, vuol dire che il PD è un partito vecchio prima ancora di crescere. Anzi direi che è un partito fritto.

francesco cilona

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