sabato 4 luglio 2009

C'ERA PROPRIO D'ASPETTARSELO: LA RIDUZIONE DEI POSTI LETTO E L'ACCORPAMENTO DI TRE DIVISIONI NEL "CUTRONI-ZODDA" SONO ORMAI UN FATTO FISIOLOGICO


NESSUNA POSSIBILITA' CHE L'OPERAZIONE RIDUTTIVA SIA REVERSIBILE
Nei giorni scorsi avevamo annunciato che tre dei pochi reparti, ormai rimasti attivi nell'ospedale "Cutroni-Zodda", erano destinati all'accorpamento per il periodo estivo, a causa della insufficienza di personale incaricato a servire distintamente le vare divisioni.
Adesso, per conclamato annuncio del direttore sanitario, dottor Sindoni, arriva una più dettagliata precisazione su tale accorpamento. che colpisce i reparti di chirurgia, traumatologia e urologia, comportando tra l'altro la riduzione di ben 22 posti letto.
Esso non avrà carattere temporaneo, in quanto frutto di una decisione definitiva, inquadrata nella "rimodulazione" dei posti letto generalizzata.
Il direttore fa infatti sapere che la disposizione è stata dettata dalla direzione generale che sta provvedendo ad attuare il cosiddetto piano di rientro della spesa sanitaria, già approntato dall'Assessorato Regionale e apprezzato dal Governo Centrale.
A consolazione, si sappia che accorpamento e rimodulazione non riguardano soltanto l'ospedale di Barcellona, ma interessano anche altri ospedali della provincia, per cui ce ne sarà anche per quello di Milazzo.
D'altronde prima che a Barcellona, tale proovvedimento restrittivo era stato attuato a Patti e a Sant'Agata di Militello.
E' ovvio che, a causa di tale riduzione generalizzata, anche se qualcosa si risparmirerà nella spesa, il risultato nel campo dell'assistenza ospedaliera sarà davvero umiliante e ingeneroso, in quanto peggiorerà ciò che già era cattivo ed inadeguato nei confronti delle esigenze della popolazione da servire.
Intanto l'edificio del nuovo "Cutroni Zodda" rimane monco, con quasi metà della costruzione rimasta allo stato rustico: ed è la solita storia del pastrocchio all'italiana: finanziamenti inadeguati per progetti di monumenti inutilizzabili.
Le solite cattedrali, nel deserto d'una politica arida e sciupona.

Francesco Cilona

2 commenti:

franzsidoti ha detto...

La riforma sanitaria in Sicilia era necessaria .C’erano sprechi e inefficienze eccessive.E’ una buona riforma? Alcuni dicono di no.E forse hanno ragione.Ma è meglio introdurre cambiamenti che stare fermi.Il guaio è che la sanità resta in mano ai politici ai loro dirigenti ai loro clienti. La sanità e gli ATO sono i carrozzoni politici più utili ai politici clientelari mafiosi.Ai cittadini restano briciole.Quando potremo disporre di una sanità e di ATO simili a quelli toscani?Con questi politici sarà difficile.Ma non ci rassegniamo e non ci appiattiamo sull’esistente.Basterebbe votare meglio

conzilacomuvosempriècucuzza ha detto...

patetico!

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