mercoledì 24 giugno 2009

C'E' UN CERTO MINZOLINI CHE AMA IGNORARE LE NOTIZIE CHE NON AMA


Augusto Minzolini, dopo essere stato richiamato dalla Presidenza della Rai per la censura di notizie invise al Premier, si è presentato nell'edizione della sera del TG1 a spiegare la sua linea editoriale, molto semplice, che si può riassumere così: "Io non parlo di fatti che ledano l'immagine del premier, perchè questi fatti non sussistono."
Eppure ci fu quando Augusto Minzolini scriveva il contrario di quello che pratica oggi: nel 1994, durante l’epoca di Mani Pulite.
Allora,un giornalista che si chiamava Augusto Minzolini scriveva:”La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”. Lo dicono oggi personaggi come Stefano Rodotà, Eugenio Scalfari e molti altri.

Ma chi è questo Carneade denominato Augusto Minzolini?


Augusto Minzolini è un ex giornalista de la Stampa. Dal 9 giugno è diventato direttore del Tg1. Il primo telegiornale d'Italia. Dopo neppure due settimane dall'incarico è già nell'occhio del ciclone. Il “caso Minzolini” fa addirittura slittare le nomine RAI.
Un suo insabbiamento delle notizie relative al caso D’Addario ha fatto scattare la protesta ufficiale dei giornalisti Rai (perfino di quelli più dichiaratamente di parte, che almeno raccontano la notizie a modo loro, ma non le fanno sparire completamente dal mondo) e contro il direttore del Tg1 si è schierato addirittura Giancarlo Mazzuca, deputato del PdL.
A Viale Mazzini i comitati di redazione di tutte le testate si sono infatti riuniti in assemblea plenaria per condannare la disinformazione diffusa dai telegiornali sullo scandalo Berlusconi-D'Addario. "Siamo tutti Tg1, siamo tutti, noi giornalisti della Rai, contro le scelte editoriali di chi occulta le notizie e rende agli italiani un pessimo servizio pubblico radiotelevisivo" afferma un documento.
Nel mirino c'è soprattutto Minzolini. "Ebbene è ora che egli "comprenda", sottolineano i rappresentanti sindacali dei giornalisti, "qual è il compito del direttore di una testata del servizio pubblico, tenuta a raccontare e rappresentare, con tutti i punti di vista, i fatti che hanno rilevanza nella vita del Paese. Un impegno che mai può venir meno e mai può permettersi di tacere notizie o impedire una loro corretta e completa lettura"
Nonostante tutto, Minzolini continua imperterrito ad omettere. Nel telegiornale Uno odierno delle 13,30, non è apparsa neppure l'ombra della condanna dei giornalisti, espressa in un comumnicato ufficiale, che invece era stato letto nel TG2 delle 13.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

sasaas

Anonimo ha detto...

tetet

Anonimo ha detto...

caro blogger, ho inserito il mio commento sul primo post disponibile e siccome quello sulle "blatte" era delle 9.03 mentre quello su "Minzolini" delle 15.02, io che ho inserito il commento alle 13.17 non ho potuto altrimenti (ho scelto l'ultimo post per avere maggiore visibilità).

franzsidoti ha detto...

Ho sentito Minzolini nel suo editoriale .Sono rimasto sbalordito.Decide lui le notizie da dare agli italiani perbacco!Ho deciso di non guardare più il tg1.E' l'unica arma(telecomando) che abbiamo.Questo è un uomo di B. e fa l'interesse di B.Il diritto all'informazione è messo sotto i piedi.E noi paghiamo il canone e il suo stipendio.Non siamo in Iran e il nostro premier non è Ahmadinejad ,l'eletto dal popolo.Ma poco ci manca.

Anonimo ha detto...

Decide lui ??? O LUI ?
Non siamo nella repubblica delle banane......evidentemente non gli hanno spiegato bene o fa finta di non sapere che la Rai è una tv pubblica che usufruisce del canone pagato dai cittadini anche di coloro che non votano per LUI(ho scritto cittadini e non sudditi o peones ).
Che schifo, come siamo combinati male, mi viene voglia di chiedere asilo politico in qualche altro stato europeo.
Per chiudere.....sul nostro Minzolini....... bastava sentirlo quando andava ospite la mattina (fino a non molto tempo addietro) su Omnibus di LA7 per capire che era a busta paga di LUI......

Riccardo ha detto...

Mi permetto di consigliarvi una pagina http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/131/tg1-molta-confusione-e-troppo-servilismo-nell-editoriale-di-minzolini/ . La questione mi sembra trattata con la giusta perizia. La considerazione che giunge spontanea è che ormai l'Italia intera sia piena di certi giornalisti e di conseguenza la quasi totalità dell'informazione sia sempre più carente nei suoi fondamentali e ridotta a mezzo di propaganda per il potente di turno.
Spero sia dato il giusto risalto all'ultimo ingente sequestro della DIA ai fratelli mafiosi pellegrino, alla loro messina calcestruzzi e al loro calcestruzzo annacquato.

rino ha detto...

Ezio Mauro, quando il Presidente Clinton dava corso al suo stage orale con la Lewinsky, diceva che la politica non poteva, né doveva sottostare al sexgate. Oggi la "Repubblica" da Lui diretta fa una campagna di stampa intransigente in senso opposto. Dov'è la coerenza ? Non regsitrate un ché di contraddittorio ? La stessa Sabina Guzzanti, non simpatizzante del Signor B., è rimasta sorpresa per l'attenzione esagerata di questi moralisti a senso unico. Eppure il velo di ipocrisia non depone a favore di chi intende fare notizia sul serio, laddove le notizie ci sono. Penso che Minzolini anche su questo punto appaia più equilibrato, a ragione del servizio pubblico. La sinistra che tifa non si può arrogare ambizioni egemoniche !!!

Riccardo ha detto...

Cito dall'articolo che ho linkato precedentemente:
'per giustificare la sua scelta, Minzolini è costretto a disconoscere l’interesse pubblico di quei fatti. Lo fa riconducendo al concetto di gossip le “feste” e le “cene” (ma non cita le ragazze a pagamento) organizzate dal presidente del Consiglio. In realtà, qui l’interesse pubblico c’è tutto. Un uomo che invita sconosciute nelle stanze destinate ad ospitare capi di Stato, mentre propaganda il bisogno di sicurezza; che ospita a casa ragazze a pagamento mentre dichiara pubblicamente di riconoscersi nei valori cattolici e fa scrivere leggi che rendono impossibile la vita delle prostitute punendo nel contempo i loro clienti. Per milioni di italiani è lecito chiedersi perché hanno votato un individuo del genere. E, soprattutto, perché mai dovrebbero rivotare uno che in privato è l’opposto di come si mostra in pubblico. In altre parole, quei fatti ristabiliscono il rapporto tra il Berlusconi personaggio pubblico e la collettività in termini di verità. Qui soccorre l’art. 6, comma 2°, del codice di deontologia: “La sfera privata delle persone note o che esercitano funzioni pubbliche deve essere rispettata se le notizie o i dati non hanno alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica”. E non c’è dubbio che quei fatti incidono sulla vita pubblica di Berlusconi, proprio perché mettono in discussione la sincerità delle sue affermazioni pubbliche, sulle quali ha costruito la sua immensa fortuna politica.'.

Per quanto riguarda il concetto di notizia poi sempre dall'articolo:
'...Il processo mediatico è un concetto antitetico a quello di “notizia”. La notizia implica l’interesse pubblico alla sua conoscenza, a causa del rapporto che lega il personaggio alla collettività. Il processo mediatico, invece, provoca un’esposizione del soggetto preso di mira assolutamente ingiustificata, unicamente finalizzata a soddisfare quella morbosità del pubblico che in un paese civile non va mai stimolata.'.

Ripeto quanto espresso nell'articolo, qui non stiamo giudicando la morale del Presidente del consiglio, ma piuttosto la sua netta incoerenza nel legiferare, le sembra giusto che lui vada in netto contrasto con le stessi leggi promulgate dal suo stesso Governo? E con questo non voglio dire certo che tifi per la sinistra, se si mi dica dove l'ha letto tra le righe che ho scritto. La coerenza in ogni caso mi sembra sia una dote di cui è carente l'intera classe politica, ma ciò di certo non vuol dire che quando viene smascherata non lo si debba far notare. Lei più equilibrato reputa un direttore che impone di omettere certe notizie. A mio modesto parere così facendo fa solo del male a lei stesso e al diritto ad un informazione quantomeno minima che dovrebbe essere garantito (almeno sulla televisione pubblica e pagata dai contribuenti) e libero dal potente di turno.

biagio ha detto...

Parole sante.

franzsidoti ha detto...

Contravvengo a un mio indirizzo e convengo con le argomentazioni ferree di Riccardo che non conosco e che mi molto piacerebbe conoscere.E' certo una persona informata .Perchè Rino non gli ribatte ? Preferisce far sciogliere nel nulla il contenuto serio del commento di questo anonimo(peccato!)? E poi come si fa a paragonare la serietà professionale di Ezio Mauro con quella di un liberticida ,contro cui si è scagliata l'intera redazione della Rai, e non solo? Ezio Mauro incoerente? Rino si riferisce a fatti di dodici(?) anni fa per rilevare quell'incoerenza.Gli sarei grato se me la documentasse.Esiste repubblica on line fin dalla sua fondazione.Citi quel pezzo di Mauro.Grazie.

Anonimo ha detto...

guardando per caso il sito della guzzanti http://www.sabinaguzzanti.it/ neanche lei mi sembra così interdetta come si dice.

anonimobis ha detto...

Sabina guzzanti è figlia di quel guzzanti?ah!!!!

rino ha detto...

Quanto detto da Riccardo vale per tutti ? per il centro-destra e il centro-sinistra ? se si aplica il giusto equilibrio nell'interesse pubblico allora convengo a pieno. Spesso però devo registrare pareri discorsi solo perchè si discute e giudica l'operato dell'attuale Governo. Se le analisi si fanno con Se quanto detto da Riccardo vale per tutti sia per il centro-destra che per il centro-sinistra allora sono pienamente concorde. Se si applicasse il giusto equilibrio nell'interesse pubblico saremmo in un altro paese non certamente in Italia. Anche oggi Galli della Loggia sul Corriere della Sera ha ribadito l’uso strumentale del circuito mediatico che vede il Gruppo Espresso tra i maggiori protagonisti teso a difendere interessi di parte non certo quelli pubblici e generali.
Devo registrare che le opinioni che spesso si esprimono tra coloro che tifano a sinistra dimostrano che il discutere (costituito da una relazione di andata e ritorno, di ascolto e rappresentazione di questione) coincide solo con il giudicare con disprezzo l'operato dell'attuale Governo.
Devo ricordare che a più riprese ho chiarito che se le analisi si fanno con la volontà di approfondire mi trovano disponibile ad ascoltare e riconoscere i difetti di ciascuno, compreso l'attuale Presidente del Consiglio.
Non mi piace il partito preso, neanche quello di Riccardo, che segue nel suo incedere discorsivo un procedimento logico-formale ineccepibile. Peccato che tralascia la sostanza, carica di ipocrisia, doppiezze, mezze verità e volgari doppiopesismi.

Riccardo ha detto...

Almeno per conto mio(come hai anche notato), la critica è valevole per ogni corrente o personalità politica, spero sia così per tutti.
Senza dubbio ogni gruppo editoriale e/o partito che sta dietro un giornale ha i suoi interessi particolari (di veri indipendenti non so quanti ce ne siano). Ma la discussione che stiamo facendo in questo momento riguarda anche il servizio pubblico, che in molti casi viene ridotto(scusate se mi ripeto ancora) a strumento del potente di turno, ed in questo caso in un modo a dir poco grottesco mi permetto di dire. Come hai detto tu : "Se si applicasse il giusto equilibrio nell'interesse pubblico saremmo in un altro paese non certamente in Italia", purtroppo non posso che trovarmi d'accordo, ed è assurdo che in un paese che si professa democratico sia un utopia pretendere che la televisione finanziata dalle tasse dei cittadini sia quantomeno imparziale. In pratica legittimiamo con i nostri soldi il diritto a far "propaganda" a chi detiene il potere in un determinato periodo, sottolineo che questo non sta avvenendo solo sotto questo governo, ma credo sia ormai perpetuato da decenni.
Mi trovo d'accordo anche sull'idea di non essersi saldi in una posizione, e ammetto che la mia sfiducia nella nostra classe dirigente è tale che difficilmente riuscirò a ricredermi. Nonostante tutto, per quanto mi è possibile cerco sempre di valutare obbiettivamente e singolarmente l'operato delle persone, senza alcun pregiudizio politico, e spero che ciò avvenga in ognuno di noi.
Per quanto riguarda la tua ultima frase, non ho capito bene a chi o cosa ti riferisci, in tutta sincerità. In ogni caso qui mi sembra si parlasse del direttore del tg1 e su di lui mi sono espresso, non mi sembra di essere entrato troppo nel merito della notizia in sé.

p.s. scusami se mi sono permesso di darti del "tu"

Ringrazio franzsidoti per i complimenti, ma non credo di avere particolari meriti, piuttosto credo che il giusto merito debba essere dato all'articolo che vi rimando:
http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/131/tg1-molta-confusione-e-troppo-servilismo-nell-editoriale-di-minzolini/

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