giovedì 14 maggio 2009

SUL PACCHETTO SICUREZZA, IL GOVERNO OTTIENE LA FIDUCIA, SCAVALCANDO LA DISCUSSIONE ALLA CAMERA


La Camera dei Deputatii ha approvato col voto di fiducia tre maxiemendamenti al disegno di legge sulla sicurezza. Presente anche il ministro delle Riforme Umberto Bossi, che a proposito delle perplessità su alcuni dei passaggi del provvedimento espresse da Gianfranco Fini ha dichiarato: "A me interessa solo il voto. Mi basta che passi".

Montecitorio così ha detto sì ai tre obiettivi di Maroni: quello sull'immigrazione, su mafia e sicurezza urbana. Per il primo i voti favorevoli sono stati 316 e 258 i contrari; per il secondo, favorevoli 315,i contrari 247, per il terzo favorevoli 315, contrari 237.
Il testo sulla sicurezza, dopo l'approvazione dei tre maxiemendamenti del governo, prevede alcune modifiche rispetto all'articolato approvato dalla Commissione. Torna intanto l'obbligo - che s'era cercato di eliminare - degli imprenditori di denunciare i tentativi di 'racket', pena l'esclusione dalle gare d'appalto, che scatta anche quando la richiesta del 'pizzo' emerga dalle risultanze di un rinvio a giudizio.

Riappaiono le 'ronde' e il reato di immigrazione clandestina, passibile di multe da cinque a diecimila euro, con obbligo di denuncia da parte dei pubblici ufficiali, e passa da 60 a 180 giorni il periodo in cui un immigrato potrà essere trattenuto nei centri di identificazione ed espulsione. Costerà 200 euro chiedere la cittadinanza e da 80 a 200 euro il permesso di soggiorno. Una pena fino a tre anni di carcere è prevista per chi affitti case o locali ai clandestini e per insulti a pubblico ufficiale. Vengono inoltre ripristinati i poteri del procuratore nazionale antimafia e inasprito il '41-bis' sulla detenzione dei boss mafiosi.

Critica è stata subito la reazione del direttore dell'Ufficio per la pastorale degli immigrati della Cei, padre Gianromano Gnesotto, perchè "di fatto il grande tema che viene tenuto sotto silenzio di questo ddl è proprio quello importante dell'integrazione, dell'inserimento nella società per ottenere il quale - dice il sacerdote - sono prioritarie le strategie della tutela dell'unità familiare, dei ricongiungimenti familiari, dei minori tutelati".
L'esponente della Cei ha anche espresso "forte preoccupazione" in particolare per le misure che farebbero emergere, secondo alcune interpretazioni, la possibilità di "bambini invisibili" per le difficoltà poste al riconoscimento dei figli nati in Italia da madri clandestine senza passaporto. "Non è vero come si dice - afferma padre Gnesotto - che c'è un permesso automatico dato alla madre clandestina in attesa del figlio e poi per i primi sei mesi dalla nascita perché questo va richiesto e quindi si possono trovare bambini che vengono registrati da parte dell'ostetrica o dei servizi sociali: una modalità, questa, prevista per chi non vuole riconoscere il proprio figlio o intende abbandonarlo: che non è il caso di estendere alle donne immigrate". Secondo il sacerdote "tutto questo porterà conseguenze veramente difficili, ma già il fatto stesso che la madre del bambino si trovi nella condizione di non poterlo registrare pone un problema forte".

Duro il giudizio dell'opposizione: il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi ha dichiarato che "non c'è un briciolo di sicurezza in questo testo, ma soltanto demagogia. Si finanziano le ronde, che sono l'anticamera della polizia di partito, e si tolgono soldi alle forze di polizia". Per il Pd, Marco Minniti ha parlato di "un sonno mostruoso della ragione", e di "una fiducia posta contro la libertà della stessa maggioranza".
Sul secondo maxiemendamento, riguardante provvediment antimafia, il Pd ha protestato per la decisione di porre la fiducia, che ha impedito al partito di votare passaggi positivi del provvedimento, quale la conferma del 41 bis.

Tratto da: Repubblica

1 commento:

franzsidoti ha detto...

Il governo fa leggi che pesano sulla comunità democratica come macigni e che interessano solo una parte politica, e a fini di mantenimento e accrescimento del potere in un momento di campagna elettorale.Trascura la necessaria ,in questo caso in particolare,dialettica parlamentare,trattandosi di diritti basilari previsti dalla nostra costituzione.Non è una cosa seria.E' pura pirateria,di moda in questi tempi di crisi.Sono rattristato.Si comportano come padroni del vapore non come governanti.Decisamente questo governo è contro il bene di tutti.Si cura il suo proprio orticello, e basta.Possiamo onestamente affermare che questo è il governo di tutti gli italiani?

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