martedì 28 aprile 2009

IL SOLITO CONSIGLIERE PD CHIEDE CHE SIA MIGLIORATO IL PARCO GIOCHI PER I BAMBINI


E' il solito Mario Presti, che - bene o male - si muove in Consiglio Comunale per proporre qualcosa di concreto all'Amministrazione.
Stavolta, si rivolge al Sindaco, al presidente del consiglio e all'assessore competente per invocare che si provveda alla manutenzione e al miglioramento del parco giochi esistente in città.

"Premesso che con l’approssimarsi della stagione estiva aumenta notevolmente il numero di famiglie che con i propri bambini frequenta le aree verdi e i parchi attrezzati del nostro Comune - scribe Presti - è obbligo segnalare come risultano a tutt’oggi tali parchi gioco in condizioni di pessima manutenzione (si segnala in particolare l’area attrezzata di Villa Primo Levi e il giardino di Piazza Trento) tanto da divenire pericolosa se non impossibile la fruizione da parte delle famiglie e dei bambini stessi".
Fin qui la segnalazione, che doveva essere superflua, e che invece risulta indispensabile, per il semplice fatto che nessuno degli amministratori bada a rendersi conto di ciò che necessita alla città.
Ma leggiamo adesso che cosa il consigliere del Pd chiede.

"Si chiede
che l’ Amministrazione voglia intervenire al fine di garantire l'immediata messa in sicurezza degli stessi e delle aree circostanti allo scopo di renderli fruibili senza alcun pericolo da parte dei bambini, nonché a verificare l’opportunità di inserire nuove aree attrezzate nel tessuto urbano, in considerazione della notevole richiesta di spazi verdi attrezzati da parte della cittadinanza".
"E' una richiesta sacrosanta, direbbe il nostro Generale, si vorrà dare ascolto al proponente?"
Staremo a vedere. Noi siamo qui per questo.

35 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo professore, aspettiamo il suo profilo e le sue notizie anche su Facebook!
Buon lavoro,
Marilia Costa

francesco ha detto...

Cara Marilia, perchè proprio su Facebook? Mi vuoi proprio fare diventare stakanovista. Mica ho più la tua età.Ciao, cara.

Anonimo ha detto...

Ma basterebbe solo un "copia e incolla" e molte più persone potrebbero leggere i suoi scritti in tempo reale....io penso che "se po' ffa'"!
Cordialmente,
Marilia Costa

daniela ha detto...

Dov'era barcellonablog domenica pomeriggio alle ore 18:30?
Io ero all' auditorium della vecchia stazione dove è stato presentato il libro del Senatore Domenico Nania "Una nuova idea per l'Italia"
Con la sua presenza il prof. Ginebri ha dimostrato intelligenza e apertura politica e culturale in un confronto leale, vivo e trasparente con l'avvocato Rino Nania.

barcellonablog ha detto...

barcellonablog era dietro la porta, impedito d'entrare non da sentimenti avversi ma dalla calca che riempiva quella saletta angusta.Soddisfatta Daniela? Vuoi essere così gentile da supplire tu, con un tuo servizio sul libro del Senatore, la carenza dimostrata da questo blog? Grazie

franzsidoti ha detto...

Sarei curiso anch'io di sentire le idee per una nuova Italia del nostro senatore.Mi dispiace ma non sono potuto intervenire.
Per quanto rgurda i giochi dei bambini,sarebbe opportuno non solo che fossero sicuri ma anche sparsi in diversi posti della città.Ammassarli in pochi posti e meno efficace ed è ingiusto.E poi insisto a suggerire di metterne alcuni di corda e di legno in piazza Duomo al posto di quella orribile fontana.Grazie sindaco.

salvo ha detto...

Un vero giornalista, si fa spazio con le proprie braccia per poter poi commentare in modo sereno il dibattito che sicuramente è stato di grande spessore politico e culturale.Per quanto riguarda l'angusta saletta, la prego caro professore di ricordare che soltanto questa amministrazione con caparbietà,battaglie politiche e soprattutto con amore verso la città ha aquistato. Mentre l'amministrazione precedente(guidata dal professore SPECIALE)non aveva nessun progetto presentato per l'acquisto ma soprattutto le mancavano i fondi per poterlo riscattare.Al momento le ricordo che il rilevato ferroviario è stato già appaltato e aggiudicato per un importo di venticinque milioni di euro e comprende la realizzazione della piazza S.Antonino, più il quartiere degratato di Fondaconuovo. RICORSI E SENTENZE PERMETTENDO.

daniela ha detto...

Io non difendo le idee politico culturali della destra di Nania appartengo, infatti, all'area socialdemocratica! Però devo riconoscere che quando sottolinea che la sinistra-comunista in questi ultimi cinquantanni si è radicata,più di ogni altra area politica, negli ambienti culturali (università,scuola, editoria)e istituzionali(magistratura) della nostro paese e che lo scontro, oggi, con Berlusconi sia per questa egemonia, non ha torto.
Lo stesso. Prodi, infatti, quando ha cercato di arginare questi potentati è stato mandato a casa.
DA estimatrice di Craxi, mi dispiace che gli amici socialisti presenti in sala non abbiano colto al volo l'assist che l'avv. Rino nania gli ha lanciato quando ha parlato della questione morale ditangentopoli citando il famoso passaggio di Gardini a Botteghe oscure

Il giornalista per caso ha detto...

Salvo,Ella DEGRADA tutto e tutti, persino il giornalista, il quale poteva anche fare a meno di curiosare su un incontro al quale non era stato neppure invitato. Mimmo non conosce barcellonablog e barcellonablog non conosce lui. Visto che le cose stanno così, ognuno rimanga per i fatti suoi. Se poi Ella continua a DEGRADARE coloro che reputa suoi avversari e insiste con l'ESALTARE SOLTANTO I NANIA, questi sono semplicemente AFFARI SUOI. Cioè piccinerie

salvo ha detto...

Ad una manifestazione pubblica si invitano solo i relatori.
Noto bene che lei non legge non solo i quotidiani locali ma neanche i manifesti affissi sugli spazi pubblicitari.
Dal commento fatto da Daniela è palese che lei non è di destra eppure ha partecipato lo stesso all'evento politico culturale sopra citato.In un pubblico dibattito non partecipano infatti solo amici e parenti ma chiunque abbia voglia di confrontarsi liberamente.
Non bisogna infatti aver paura di esprimere idee diverse(se lei avesse avuto il piacere di sentire il prof Ginebri lo avrebbe capito un pò meglio)ma possedere l'intelligenza di sapersi confrontare.

barcellonablog ha detto...

Ho capito che vi è rimasto l'uovo schiacciato. Ma tanto importante è questo blog che volete ad ogni costo che vi faccia la "velina"?
Se non vi piace, cercate altra strada, forse troverete qualche altro sito di vostro gusto.

salvo ha detto...

I blog sono fatti per confronti di opinioni, ma lei non sa il significato della parola DEMOCRAZIA.

franzsidoti ha detto...

Il nostro blogger non ha certo bisogno di difensori d'ufficio perchè si sa difendere da solo.Ma queste aggressioni alla sua identità professionale sono immeritate.Barcellona consapevole del valore di un blog dovrebbe essergliene grata.La sua buona fede e lealtà nei confronti di tutti non dovrebbe mai essere messa in discussione.Così facendo si rende un cattivo servizio alla città.Il professore è un uomo e come tale porta in quello che fa e dice la sua passione e le sue idee.E' legittimo.Ma ciò non dequalifica il suo eccelente e instancabile lavoro di giornalista.L'obiettività non esiste.L'importante è qualificare il proprio punto di osservazione delle cose.

daniela ha detto...

Bravo Generale, è proprio quello che più volte ho scritto io: le opinioni sono tali in quanto personali e ,quindi, discutibili.
Non mi sembra d'aver chiesto al prof. Cilona di parlare bene ad ogni costo del senatore Nania,ma solo se aveva partecipato domenica alla presentazione del libro del Senatore.
D'altronde il prof. Ginebri ha espresso opinioni e convinzioni, molto diverse da quelle di Nania, con una lucidità che gli fa onore.
Io stessa non condivido e rimprovero con forza alla destra la legge sul federalismo,e,
sono contenta che persino il Senatore si sia reso conto che senza qualche modifica costituzionale per noi del Sud saranno guai seri. I nemici si devono conoscere bene se si vogliono criticare.

Anonimo ha detto...

Credo che la signora Daniela farebbe bene a considerare bottino craxi per quello che è: un latitante che si è sottratto alla giustizia del proprio paese. Andreotti, a cui non va certo la mia stima ha affrontato il suo processo con dignità (nel bene e nel male). Come si fa ad avere stima per un gaglioffo come craxi proprio non capisco.
Spartacus

francesco ha detto...

"I nemici si devono conoscere bene se si vogliono criticare".
E qui, cara Daniela, che casca l'asino.
Barcellonablog non solo non ha nemici, ma se anche li avesse non criticherebbe le persone, bensì cercherebbe di fronteggiare le loro opinioni mettendo in campo le proprie idee. Se qualcuno s'infiltra qui, ritenendosi memico perchè non condivide la linea di questo blog, rimane tale soltanto nella sua fantasia, anche se ha il compito di fare il guastatore. Ma cosa intende guastare?
Figurati se uno che per quarant'anni ha operato tra la gente - dal fanciullo della scuola elementare all'amministratore più smaliziato - non sappia come comportarsi di fronte a chi, incaricato di disturbare, lo definisce giornalista incompetente e ignorante del significato di democrazia. Continua a farlo sblaterale,tanto, grattando grattando, prima o poi mostrerà la corda dell'infiltrato. Sblateri pure, visto che i blog sono fatti per consentire i battibecchi. Io qui ho chiuso, e se ho parlato l'ho fatto come tuo interlocutore. Cordiali saluti

daniela ha detto...

Gentile Spartacus(mamma mia che soprannome rivoluzionario!) io ho ammirato il pensiero politico innovativo di Craxi, molto più europeo e moderno, già ventanni fa , di quello della sinistra italiana attuale. E' un dato di fatto che essa non riesca a trovare spazio nel partito socialista europeo, mentre la sinistra spagnola, francese, tedesca... ne fanno parte.
Riesce a spiegarmi il perché di tale esclusione?
Ritornando a Craxi, è stato di certo un errore non affrontare il processo a viso aperto in Italia, ma è pur vero che i tempi non erano ancora maturi e di certo un pool di magistrati così chiusi e politicizzati lo avrebbero schiacciato senza un giusto processo: le ricordo che durante la fase preliminare dell'inchiesta i magistrati stabilirono che Craxi non poteva non sapere delle tangenti intascate dal suo cassiere, mentre la stessa linea di orientamento non fu attuata per Occhetto: i magitrati allora decisero non luogo a procedere in quanto il Leader di Botteghe Oscure poteva non sapere che il cassiere del PCI aveva intascato denaro da Gardini.
Il processo di Andreotti, invece, era ben diverso in quanto basato semplicemente sulle dichiarazioni di un pentito ( e le ricordo che il Grande Falcone, con dolore, le aveva chiuso in un cassetto) e non supportato da prove tangibili.
Se allora si fosse fatto un processo politico al Senatore e alla corrente siciliana che lo appoggiava sicuramente la condanna morale lo avrebbe schiacciato.

maria ha detto...

ulà là ma di cosa si sta a parlare qui?!! rileggendo "appasionatamente" i commenti sembra di assistere alla tipica e classica commedia non all'italiana, ma alla "bacellunisi".
Dalle tipiche e poche originali, infiltrazioni, a cui da anni ci avate abituato , come il contemporaneo sorrisetto di berlusconi che partecipa alla festa della Liberazione( anche se invitato) mentre nel paradosso più emblematico cerca di equiparare "repubblichini" a "partigiani", voi con la'aria accodiscente vi infiltrate per sabotare chi sa cosa, e con pretese assurde ci sbattete in faccia il significato di democrazia, di giornalismo reale e corretto.
ma di cosa stavamo parlando, di un libro che nell'onda della sua celebrazione, non è stato ostacolato, al solito le facce note era quelle dei comizi in prima fila, forse non vi bastano nemmeno più quelle, nel dispotismo della maggioranza?
non stiamo mica a parlare degli atti immiserovoli di chi minoranza deve subire? bandiere stracciate, bruciate, e poi appese agli alberi di piazza Trento , come il "frutto strano" di quegli alberi americani che erano corpi di persone di colore..
e allora di quale democrazia parlate, quando non sapete nemmeno educare la vostra gioventù nel concetto primordiale della libertà.
e poi nell'ignoranza ( e i più non se la prendano a male non è un insulto) equiparate il significato di giornalista a quello di blogger, quando la sostanza intriseca a livello di notizia viene a mutare!!!
Signori miei è soltanto un libro, con la valenza delle sue idee, deve conquistarew solo i suoi lettori.

salvo ha detto...

Ulà là guarda qua che mi tocca difendere il prof. Cilona.Cara Maria devi sapere che il prof Cilona era iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti e scriveva sul Giornale di Sicilia.

maria ha detto...

grazie ulà là lo sapevo!! sarà che non si riesce a comprendere il siglificato primo delle parole.. ciao..buone cose e buona lettura

Anonimo ha detto...

Per la Signora Daniela
Possiamo facilmente perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce.
Platone
...socialismo europeo?
non sapevo che il socialismo si occupasse di distruzione del mondo del lavoro (referendum sulla scala mobile), si occupasse dei nani e ballerine della milano da bere di Pillitteri e soci, si occupasse della devastazione dell'italia tramite l'esplosione del debito pubblico, di conti "protezione" e simili nefandezze... Ricordo alla signora Daniela che craxi nel suo ultimo discorso in parlamento, con la sua chiamata di correità, non fece altro che ammettere di aver preso tangenti come tutti perchè quello era il "sistema". Poi non capisco cosa c'entra il riferimento ad Occhetto, non lo capisco perchè lei dà per scontato che io sia comunista, quando in realtà ho avuto un trascorso di iscritto al PSI, lasciato proprio alla vigilia della trasformazione dello stesso nel prototipo di forza italia (ricordate il culto del capo con i congressi che craxi vinceva con il 98% dei consensi e con alle spalle le scenografie miliardarie di Panseca?) Questa la chiama modernità di pensiero? Si ricorda che fine fece il PSI craxiano con la fine politica del capo? Cosa ne è rimasto? Dove sono finiti tutti quei "socialisti" moderni? Non le viene in mente oggi, guardando Berlusconi, di osservare un film già visto?
Sulla sua ironia su Spartacus la invito a rileggersi un pò di storia e capirà che non c'è nulla di rivoluzionario nel morire per la propria libertà, ma vi è la grandezza di un uomo.
Spartacus

daniela ha detto...

Conosco benissimo la storia dell'eroe della Tracia Spartaco e lo ammiro perché seppe ribellarsi e morire per la Libertà negata...
La mia ironia,infatti, non era indirizzata all' antico eroe ma a chi sceglie un soprannome così importante!Contro cosa vuole ribellarsi?
Se cito Occhetto è perché molto spesso in questo Blog si ergono a difensori della morale ex PCI, d'altronde lei non si era qualificato prima come socialista.
Quello che volevo intendere è che con e in tangentopoli si identifica un sistema di corruzioni e cattivi costumi che coinvolgeva tutto il sistema politico e non soltanto i socialisti e i democristiani, ma buona parte degli amministratori di un tempo.( e ho molti dubbi che fosse solo allora!)
E mentre Craxi ha avuto il coraggio di ammetterlo, persino in Parlamento, i pidiessini di allora continuavano a professarsi come gli unici puri difensori della moralità.
Per quanto riguarda la fine degli amici di Craxi( e non dei socialisti)è normale che in un clima tanto acerrimo confluissero a destra e me ne rammarico in quanto riconosco che lì sono fuori posto!
Io, infatti, per molto tempo non ho più votato, e poi ho scelto Prodi sino a quando delusa dalla zavorra che quest'ultimo si portava dietro(intendo i conmunistri estremisti) ho scelto di votare destra, come voto di protesta. Le anime socialiste italiane non trovano casa e sono costrette a vagare nel limbo!
Se a lei non è mai piaciuto Craxi spero lo abbia detto anche allora perché è troppo facile sputare, adesso, sul piatto dove si è mangiato!

salvo ha detto...

Cara Maria, quando si scrive è molto più difficile essere chiari di quando si parla , e purtroppo ho trovato il tuo pensiero troppo complesso nella struttura e poco chiaro nelle intenzioni.
Ricercare paroloni o riferimenti importanti non sempre è sinonimo di chiarezza.
"Spieghiti megghiu a prosssima vota!"
Se Il Nostro Blogger per eccellenza avesse capito il pensiero di Maria me lo spieghi per favore.
Con umiltà Salvo

barcellonablog ha detto...

E ci vuol tanto a capirlo? Maria non si sarebbe mai permessa di esprimere giudizi offensivi. Ti ringrazio, Salvo, per la tua puntualizzazione,anche s'è m'è sembrata superflua, perchè le parole di Maria sulla commedia baccialunisa non intendevano denigrare il blog, ma si riferivano alla piega che i commenti stavano prendendo. Comunque, siete tutti bravi amici, potete pure pizzicarvi come avversari politici, ma sono sicuro che alla fine non ci saranno ferimenti. Ciao a tutti e piuttosto cercate di appoggiare il discorso per la soluzione dei problemi, come quello che si sta presentando con la programmazione delle gite scolastiche all'Estero.
Su questa importante questione, gradirei che vi interessaste di più.

salvo ha detto...

Se i dirigenti e i professori scolastici proponessero di visitare la propria regione e il proprio paese di appartenenza,è un dato di fatto che la maggior parte degli alunni non conosce i luoghi storici, culturali e artistici che il nostro patrimonio artistico offre, sicuramente non si porrebbe il problema di perseguire costantemente mete europee per nulla superiore alla nostra grande SICILIA e ITALIA.

daniela ha detto...

Cara Maria, mi spiace che tu commenti la serata di domenica all'Auditorium della Vecchia stazione senza aver partecipato all'incontro , forse mi sbaglio?
Il prof. Ginebri non rappresenta, di certo, il pensiero di destra
e con onestà ha difeso le sue idee di vecchio comunista.
Se la platea era limitata ai soliti noti la colpa è più della sinistra intellettuale(se mai ne esiste una a Barcellona) che non ama confrontarsi e che snobba gli eventi e poi ipocritamente critica alle spalle! Bisogna avere, invece, il coraggio di confrontarsi a viso aperto in un pubblico dibattito .
Un libro che parla di politica, mi spiace, cara interlocutrice, non deve solo conquistare i suoi lettori , lo si può leggere anche in maniera critica .
Il pensiero divergente si forma e nasce anche e soprattutto dalla consapevolezza e conoscenza del diverso.
Hai visto il confronto tra la Bignardi e Brunetta?
Spiegami tu, per favore, il concetto primordiale di libertà , perché forse per te io sono troppo ignorante

Anonimo ha detto...

Quello che proprio non comprendo è perchè ci si deve confrontare senza l'umiltà di saper accettare le idee altrui con civiltà, ma manifestando sempre le proprie opinioni come fossero sentenze inappellabili o ironizzando su un nome scelto per partecipare ad un blog, anche se comunque indicativo di come ci si sente (vero o meno che sia). Signora Daniela, non capisco perchè usa tanto livore verso chi non la pensa come lei. Lo sperare che io non appartenga a tipo di persona che sputa sul piatto ove ha mangiato, denota subito un porsi con l'interlocutore con un atteggiamento pregiudiziale, non aperto alle altrui verità. Ma dato che ci sono le do lo stesso una risposta. Io provengo da una linea politica (badi bene non corrente) che va da Gramsci, Turati, Nenni fino a Pertini (ultimo grande socialista), dopo: il nulla. La storia insegna, mia cara, che Craxi riuscì laddove non vi riuscì neanche il Fascismo e il nazismo: la distruzione del Partito Socialista Italiano. Questo è il grande equivoco: considerare Craxi uno statista (de che?), invece che un uomo assetato di potere che è passato sopra, calpestandola, ad una Storia gloriosa e indimenticabile.
Spartacus

daniela ha detto...

Chiedo scusa per il sarcasmo utilizzato e non ho la pretesa di possedere verità assolute ma opinioni.
Chi mi conosce da sempre sa che sono aperta al confronto, al dialogo e mi spiace se con la mia ironia mi sono lasciata andare un po' troppo.

Ma comincio a risponderle riportando parte di un articolo che parla di massimo D’Alema” Un periodo storico può essere giudicato dal suo stesso modo di considerare il periodo da cui è stato preceduto. Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne la grandezza e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in sé stessa. Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente».
Molto probabilmente, Massimo D'Alema aveva presente questa acuta osservazione di Antonio Gramsci quando dichiarò: «Dobbiamo cominciare a vedere nella vicenda del cattolicesimo democratico e nel partito socialista italiano qualcosa di più che una lunga preparazione di Tangentopoli; altrimenti consegniamo alle nuove generazioni l'immagine di 50 anni della nostra storia come una storia di ladri e di assassini».”

E’ per questo motivo che molta passione ti chiedo di cercare altrove la “fine “ del nostro partito e non in casa socialista.
Ricordi lo scontro politoco-ideologico che ha caratterizzato gli anni di piombo tra Craxi e Berlinguer?
E’ stato Craxi a portare avanti i valori della socialdemocrazia e degli insegnamenti di Turati e Matteotti scontrandosi con la visione berlinguerina di un governo molto sovietico (magari con qualche piccola correzione). Craxi ha saputo coniugare questi valori con un’azione di governo, dando respiro ad una stanca DC che in quel periodo stava attraversando uno dei momenti più critici della sua storia. Avresti preferito che prendesse il sopravvento il PCI?
A volte purtroppo la purezza delle idee, degli ideali, possono leggermente scontrarsi con la crudezza della prassi ma non per questo morire.
I post comunisti cavalcando l’onda giustizionalista si sono tolti il sasso dalla scarpa e noi glielo abbiamo concesso e continuiamo guardando il male solo in casa nostra, e ,sino a quando continueremo così saremo sempre come il cane che si morde la coda.

fra' Galdino ha detto...

Insomma, Daniela, non tolleri che il socialismo italiano sia finito. Ma neanche Ferrero e Bertinotti sopportano che sia finito il comunismo, e come tu sogni che risorga il socialismo tentando di recuperare il personaggio Craxi, anche loro sognano - o fanno credere di sognare - la resurrezione del loro ideale. Intanto, mentre i più ingenui fentano di risuscitare i morti,si constata che molti saltafossi, cresciuti nelle file dc,pc,ps,pr,radicalriformisti eccetera, sono già saltati sul carro di Berlusconi, a far da valletti, per mangiare a sbafo, alla corte del cavaliere senza pudore, le cui tv, smagliando ciò ch'era rimasto d'ideale in Italia, hanno finito col toglierti ogni possibilità persino di sognare in un ritorno alla normalità democratica. Per cui, ogni dibattito ed ogni controversia politica, sono ormai diventati semplici retorici guaiti di lagnosi sognatori.

daniela ha detto...

Mi spiace ma non sono d'accordo con Fra' Galdino, in quanto mentre il comunismo è stato bocciato dalla storia come ideologia il socialismo vive ancora nelle idee e negli ideali, al massimo sono le persone che sono state bocciate dalla storia.
Vorresti citarmi una moderna democrazia comunista?
Io ti ricordo la Spagna socialista, la socialdemocratica Danimarca, Svezia, i laburisti in Inghilterra...
Ecco perché non voglio arrendermi, non credo di essere un Don Chisciotte

salvo ha detto...

Ma come non ve ne accorgete che Daniela ha centrato in pieno la vera crisi di identità del centrosinstra, dove persino la classe opraia che lo ha sempre appoggiato vota a destra.Un perchè ci sarà.Essi non si sentono più rappresentati dalla classe dirigente che da 15 anni votano,possono mai votare, infatti, un COLANNINO,SORU,CALERARO. Essi appartengono alla classe dirigenziale che non andrà mai atutelare le loro esigenze di natura economica ,sociale e culturale. Quindi o il centrosinistra per una volta si decide a candidare un volto di aria socialista riformista oppure ci sarà per altri lunghi anni il dominio assoluto del vostro odiato Berlusconi.
E vi aggiungo anche che questo non sarà un bene nemmeno per la destra perché l'alternanza e non l'egemonia, insegna la storia, rafforza le coalizioni.
Se foste venuti domenica alla Vecchia stazione lo avreste udito con le vostre orecchie persino dal senatore Nania.
Sbalorditi vero!?

Anonimo ha detto...

Nessun problema.
Cara Signora Daniela, mi dispiace doverla contraddire, ma lei mette insieme dei socialismi che poco c'entrano l'un l'altro. Il socialismo scandinavo, il socialismo di Olof Palme, il socialismo internazionalista di Francois Mitterand sono cosa ben diversa dal socialismo spagnolo o Blairiano, tutto proteso verso un liberalismo che è concettualmente, oserei dire quasi etimologicamente, incompatibile con la natura stessa del socialismo (laissez faire laissez passèr - spero l'abbia scritto correttamente, il mio francese zoppica - coniugato con stato sociale, solidarietà, scorrimento interclassista...mah!!). Inoltre, come ben sa, il socialismo sta alla base del comunismo, basti pensare che il Capitale di Marx è un testo fondamentale di entrambe le ideologie. La differenza vera sta nel percorso che si segue per raggiungere il potere: la via socialista è conquistare il potere attraverso le istituzioni, da dentro il sistema, viceversa, la via comunista è la rivoluzione. Occorre dire, per completezza di pensiero, che ci sono dei momenti della Storia in cui si sente puzza di regime e allora è tale la situazione di inefficienza dello stato che la molla rivoluzionaria scatta comunque, con tutte le conseguenze del caso. Questo non significa che sia preferibile, dico solo che è scientifico: prima o poi accadrà. E saranno guai. E' in questo che manca una guida socialista. Nel non saper prevedere gli eventi futuri, o, quantomeno orientare il Paese verso un'idea del futuro. Veda, Tangentopoli è stata la naturale conseguenza della gestione di un partito come fosse un "Circo Barnum" della politica, infarcendolo di nani, ballerine e tangentisti. Neanche con le palle, in quanto al primo tintinnio delle manette cantavano come usignioli. Quel partito non poteva che esplodere, svanire. Ed è penoso vedere questi tentativi di rianimare un soggetto politico che ormai è sconfitto, perchè pugnalto al cuore.
Spartacus

daniela ha detto...

E' dal 1959 con il congresso di Bad Godesberg del Partito socialdemocratico tedesco che tutti i partiti socialisti europei hanno abbandonato il marxisismo formando una vasta famiglia che si richiama agli ideali socialisti.
Inoltre è la storia a identificare i laburisti come socialisti, non a caso le loro riforme per un moderno stato socile( post seconda guerra mondiale) furono prese a prestito da molti paesi europei.
E' anche vero che il nuovo mutato assetto economico, politico, sociale ha richiesto ai partiti socialisti moderni un sotanziale cambiamento.
Scegli tu, nella grande famiglia, quale ti è più cogeniale e fammelo sapere.
Con rispetto Daniela

Anonimo ha detto...

Nel vecchio simbolo del PSI, oltre al garofano, vi era un libro aperto alla sua base: "Il Capitale". Fu Craxi ad eliminarlo, mi pare negli anni ottanta. Non è una questione di tipi di socialismo, ma di cos'è il socialismo. E'infatti questa sua frantumazione in famiglie ad essere stata la causa principale della sua sconfitta in Europa e in Italia (a meno che non si consideri socialismo il liberismo di Blair, Zapatero e compagnia cantante).
Il rosso sempre rosso è. Anche se socialista.
Spartacus

rino ha detto...

Noto che la discussione appassiona e diviene sempre più interessante. Entrando in argomento non intendo dilungarmi più di tanto sulla storia del nostro paese con tutto ciò che ha comportato in termini di lacerazioni e divisioni anche e soprattutto su basi pregiudiziali. Oggi attraversiamo una transizione che conduce verso una terza repubblica i cui connotati non sono ancora ben definiti a causa di macerie ancora presenti, ma che non sono ancora state rimosse dall'immaginario collettivo. Sicché non risulta ancora ben calibrato il percorso per assorbire gli effetti nefasti della globalizzazione, ma sicuramente si è obbligati a rivedere la realtà con lenti diverse da quelle ideologiche. Per cui chi si attarda a parlare di comunismo distinto dal socialismo fa cosa buona e giusta, ma riguarda una altro secolo e non l'attualità. Per entrare nel presente, bisogna partire dal dato che la società ha bisogno di certo di un sano pragmatismo che và coniugato con una vision che deve aiutare a costruire, in una civile realtà democratica, più confronto e più libertà all'insegna del bene comune. Prendersi cura degli altri è il compito della politica, speriamo che la discussione sia foriera di solidarietà, non solo in politica.

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