venerdì 3 aprile 2009

C'ERA UN CLANDESTINO CHE VOLEVA RAGGIUNGERE PERUGIA


Ieri pomeriggio, mentre tornavo al Convento, giunto nei pressi del Manicomio Giudiziario (ora OPG), m'è occorso di vedere, seduto su una panchetta, posta a ridosso di una casa, sul marciapiede di fronte, un tipo mai visto.
Stava fumando una sigaretta e pareva molto stanco.
Il suo aspetto m'ha fatto subito pensare che si trattava di un extracomunitario, probabilmente un marocchino, d'età un po' avanzata.
Indossava un berretto di lana grezza, vecchi jeans e un giubotto stretto sopra un maglione dal colore indefinito. Sul marciapiede, accanto a lui c'era un passeggino scheletrito, con inzeppati una scatola di cartone e degli indumenti.
In un primo momento - forse ingannato dalla presenza di quel passeggino - ho scambiato quell'uomo per uno di quei nordafricani un po' anzianotti, solitamente impegnati - lungo le spiagge - a vendere la loro modestissima merce. Ma ho dovuto ricredermi subito, quando, sentendomi appellare dalla sua voce un po' rauca : "Amico, Amico" , mi sono avvicinato pensando che mi volesse appioppare qualche cianfrusaglia, e gli ho chiesto cosa volesse.

"Perisi, perisi", ha cominciato a dire. E siccome non capivo , si mise a far segni con una mano come a volermi dchiedere:"Dov'è, Perisi?".
Ma io continuavo a non capire, e ho pensato che stesse domandandomi l'indirizzo di qualche persona, di nome Perisi.
Gli ho spiegato, anch'io ricorrendo ai gesti, che non abitava nessun Perisi da quelle parti.
"No - ha esclamato battendo il dorso della mano sulla fronte - no Perisi, Perugia, Perugia.

Voleva sapere dov'è Perugia. Cercava Perugia, perchè era diretto in quella città, dove sapeva che viveva qualche conoscente.
Cosa potevo dirgli, se non che stava cercando un posto troppo distante, non facile da raggiungersi, così in groppa all'asino di San Francesco.
Ma da dove era spuntato, quel pover'uomo, così disorientato, così stanco, eppure per nulla avvilito?
Probabilmente era sfuggito al controllo, non certo ferreo, di chi doveva vigilare sulla sua permanenza in quarantena, in uno di quei tristi siti obbligati che trattengono ammmassate migliaia di persone, destinate al degrado clandestino, dopo che, rischiando la vita, sono riuscite a sbarcare su uno dei nostri sospirati lidi.

fra' Galdino

17 commenti:

grillo parlante ha detto...

Questo potrebbe essere un esempio degli effetti della severità voluta dalla lega nord, che costringe a ghettizzare tutti gli arrivati i quali, intanto, non hanno altra aspirazione che scappare e rendersi uccel di bosco o, come si dice adesso, clandestini.

franzsidoti ha detto...

Un naufrago... in città ... vicino al manicomio...E'la parabola del nostro comune destino? Riuscirà quell'uomo a raggiungere la sua meta? Chi mai potrà aiutarlo? Quale sarà il suo destino? Cicciu sei stato bravo giornalista a proporci questo tema dell'uomo-umanità misera e viandante malaccolta e sola.L'idea di un Dio interventista che ripara i mali del mondo ci tiene lontani dalle nostre responsabilità?Dio è con noi ma siamo noi che dobbiamo porre riparo a quei mali.Per assicurare una vita dignitosa a tutti noi.Qui in questo mondo.No dopo in quell'altro.Qui a Barcellona Pozzo di Gotto.La Chiesa gerarchica ci ha abituati a rinviare nell'altro mondo la felicità cui abbiamo diritto in questo mondo.E quindi a sopportare ingiustizie e oppressioni senza ribellarci.

l'informatore ha detto...

c'è un intruso in questi post.

barcellonablog ha detto...

Denuncialo apertamente e senza allusioni. Comunque qualsiasi infiltrato non avrebbe nulla da guadagnare, da eventuali sue intenzioni, perchè qui si lavora per il bene di tutti e non per il male. Di nessuno. barcellonablog

SALVO ha detto...

Ma l^ intruso forse vi da fastidio?

l'informatore ha detto...

L'intruso è Mario Presti. Non lavora per il bene comune ma per il suo.

BARCELLONABLOG ha detto...

PER L'INFORMATORE::Ci pare che Mario Presti stia facendo la stessa politica dei signori politici italiani, nei confronti di oltre la metà dei quali non riesce a reagire chi si sta lamentando per Presti. Caro mio, non c'è politico. piccolo o grande che non cerchi di sfruttare la pubblicità. E siccome Presti non è meno fesso degli altri e s'è accorto che questo blog è l'unico che si batte per la Città - e sfidiamo chiunque a negarlo - quando ha qualche interrogazione - anche se a volte tardivamente - ce la passa. Cosa che non vediamo fare da parte di nessun altro consigliere, tanto da sospettare che molti "eletti" se ne fottono di questa città.

adesso basta 2 ha detto...

l'ho detto sembra il blog di presti.

un cittadino ha detto...

leggendo questo blog mi viene un dubbio: in questa città nessuno ha mai fatto niente.
Si critica l'amministrazione di questi tempi.
si criticano i tempi politici precedenti.
Sono curioso di conoscere dai ferequentatori di queste pagine cosa si è fatto di buono per questa città nelle varie amministrazioni (sia di sinistra che di destra).
se la risposta è niente
cambiate argomenti.

barcellonablog ha detto...

Per Cittadino: E', questo, un discorso veramente originale. Che argomenti bisogna trattare, quando una città è ridotta al degrado? Parliamo di fra Carru quando avìa rafriddatura? Nessuno ha detto che non è stato fatto mai niente. Caso mai si sarà detto che è stato fatto poco e a volte anche male. Non dimentichiamo però che c'è stato un tempo in cui s'è fatto qualcosa per Barcellona, tanto da cambiare il suo volto. E tuttavia quel che s'è fatto è stato favorito dal progresso e dall'utilizzo delle vacche grasse allora disponibili. Ma sempre quel che è stato fatto è stato legato a doppio filo all'interesse politico del voto

franzsidoti ha detto...

Questo blog mi sembra aperto a tutti,e in particolre ai consiglieri agli assessori al sindaco.Esso non è di nessuno, è di tutti.Grazie Blogger per il servizio che rendi alla città.I cittadini dovrebbero parteciparvi con l'intento di contribuire al suo buon governo.Oguno dia il suo contributo onesto e leale,se vogliamo dare un futuro ai nostri figli e nipoti.

salvo ha detto...

Purchè si faccia informazione,e non si parli di " aria fritta".Veda generale chi vi scrive è un normale cittadino che ama questa città con i suoi difetti le sue storture è me lo conceda sopratutto con i suoi preggi.E da quì che bisogna partire,perchè come dice LEI ai nostri figli e nipoti li dobbiamo far sentire il senzo comune di appartenenza se non facciamo questo non lasceremo sicuramente un buon servizio al di là delle nostre idee e valori che sicuramente ci divideranno.Ma questa è vera DEMOCRAZIA.

un amico di salvo ha detto...

condivido quello che dice salvo. Qualcosa di buono pur ci sara. cominciamo a metterla in vista su questo blog.

barcellonablog ha detto...

Siete pregati, quando vedete qualcosa di buono, di segnalarcela, così eviteremo che questo blog venga scambiato per una padella che sa friggere soltanto aria.Poi un'altra cosa: "Se non andiamo errati, non esiste soltanto barcellonablog. Pertanto, a chi non va assolutamente a genio, perchè troppo banale, non ci resta che suggerire di cambiare canale".

un amico dell'amico di salvo ha detto...

Il guaio è, caro barcellonablog, che quando qualcosa o qualcuno riesce ad affermarsi con dignità e professionalità, c'è sempre qualcuno che non riesce a digerirlo.

salvo ha detto...

Caro Prof.,io invece continuerò a scegliere il suo blogger,credo, infatti,che una persona possa crescere solo attraverso il confronto e in un rapporto dialettico, dove la monocromaticità delle idee sia spezzata dal pensiero divergente.Solo le dittature sono caratterizzate dal "pensiero unico e totalitario ",e per fortuna noi viviamo in una DEMOCRAZIA.

uno dei tanti amici di salvo ha detto...

le cose buone ci sono
basta cercarle

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