venerdì 20 marzo 2009

LA PIZZA PUO' ESSERE UN OTTIMO "SONNIFERO"


"Dalla Coldiretti arrivano suggerimenti per combattere l'insonnia attraverso una buona alimentazione. Sono consigliati per un buon sonno pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Assolutamente da evitare, se ci si vuole far cullare da Morfeo, condimenti con curry, pepe, paprika e troppo sale, alimenti in scatola per l'eccesso di sodio e di conservanti e minestre con dado da cucina, cioccolato, cacao, caffè e the per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino presto".

"Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi e yogurt. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione mentre tra le verdure - ricorda ancora la Coldiretti - al primo posto la lattuga seguita da radicchio, cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno. Infine, un bicchiere di latte fresco caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l'acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita. Infine, conclude la Coldiretti, un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un'azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un'atmosfera di relax e di piacere che distende la mente".
Sarei comunque curioso di sapere che cosa ci consiglierebbero i macellai e i salumai, di mangiare prima di andare a letto, per riuscire a fare una bella dormita.
Non cercherei invece di sapere che cosa suggerirebbero i pizzaioli, perchè è ovvio che mi direbbero: la pizza. La quale può contenere gli stessi ingredienti suggeriti dalla Coldiretti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cicciu,alla nostra età è meglio dare ascolto alla coldiretti.Passando di palo in frasca...C'è stato il 10 scorso il previsto incontro fra i sindacati e l'ato?L'ato non può dichiarare fallimento,e tutti quei debiti li deve pagare(rischiano di cadere sulle nostre spalle).C'è pure di mezzo il lavoro degli operatori ecologici e la pulizia della città.Ne sai niente di quell'incontro?Passando ancora di palo...,penso che per rispondere all'appello dei parroci,ottenendo nel tempo grandi e irreversibili risultati,basta semplicemente che ognuno faccia ilproprio dovere con continuità competenza sollecitudine,in ogni settore di attività:politica ecclesiale familiare scolastica...Che ne dici?

Anonimo ha detto...

I doveri sono noti un po' a tutti. Bisogna vedere se si ha la forza e la costanza di adempierli. Io mi auguro di sì. Ma non si tratta di cosa facile: significherebbe una mezza rivoluzione nel modo d'intendere e d'agire della nostra gente. Esiste un certo impaccio, che persinointravvedo nei commenti che ricevo. Troppa gente non intende identificarsi, come fai tu. A volte anche per le cose più banali e semplici, ci si nasconde dietro l'anonimato. Che brutta cosa, però.

Anonimo ha detto...

D'accordo ci vorrebbe una nuova antropologia già preconizzata da Cristo duemila anni fa.Ma la Chiesa gerarchica ha tradito, e ancora, il suo messaggio."La legge è fatta per l'uomo e non l'uomo per la legge".E vedi che ti combina.Scomunica la madre di una bambina di nove anni in cinta,perchè l'ha fatta abortire...condanna come assassino il padre di Eluana...condanna l'uso del preservativo fra la povera gente d'Africa con Aids ecc...ecc...appaggiato in quest'ultima nequizia dal nostro grande capo mentre in Europa gli altri hanno dissentito.Il potere ecclesiastico e quello politico fanno comunella per opprimerci.Altro che liberazione e verità e responsabilità e dignità.Ho letto ne "Il pane di ieri"(è buono domani,completa il proverbio)del priore di Bose Enzo Bianchi( un libro che consiglio di leggere),che sessant'anni fa,al suo paese, alle puerpere era proibito entrare in chiesa per 40 giorni,perchè impure,così altri dovevano portare il neonato a battezzarlo.E questo accade nella civile Italia dopo duecento anni di secolarismo,che aveva separato Cesare da Dio e dopo aver fondato lo stato laico di diritto con inclusione del concordato e dopo il Concilio Vaticano II.Cicciu ,ci conviene fare come il nostro santo e fondare un nostro convento e una nostra regola,se vogliamo seguire Cristo.

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