domenica 8 marzo 2009

COSSOVARI COLLABORANO PER L'IDENTIFICAZIONE DI TRE GIOVANI RAPINATORI


Sarà stato per opportunismo, sarà stato per sincera reazione, è accaduto che una comunità di nomadi, di stanza a Palermo, ieri ha collaborato fattivamente con la polizia per fare identificare i tre autori della rapina subita l'altra sera da due fidanzatini che, in attesa dell'arrivo dell'autonbus, in viale del Fante, sotto la minaccia di un coltello dovettero consegnare agli aggressori un cellulare, un giubotto e delle scarpe griffate.
La ragazza, una studentessa di 15 anni, sarebbe stata pure palpeggiata e il fidanzatino, intervenuto per difenderla, picchiato.
I tre identificati (due fratelli e un cugino di origine slava: uno di 16 anni e due di 14 , appartenenti alla comunità nomade) sono stati denunciati alla Procura dei minorenni.
Gli inquirenti sono riusciti a risalire agli aggressori grazie alle indicazioni del giovane rapinato che aveva notato un accento slavo nei tre assalitori. "Siamo andati dai capi della comunità - ha detto il commissario Sara Fascina - abbiamo chiesto loro se sapessero qualcosa della vicenda. Quando hanno appreso che, oltre alla rapina, erano stati commessi atti di violenza sulla quindicenne, si sono mobilitati. In particolare a portarci dai responsabili sono stati gli stessi genitori".
Le mamme dei giovani accusati, che hanno accompagnato i tre ragazzi al Comissariato San Lorenzo, hanno detto apertamente che i loro figli avevano compiuto un gesto inaccettabile per la loro cultura, Non dovevano toccare e derubare quei ragazzi.
"Noi - hanno aggiunto - viviamo grazie al bene che ci fa la gente, e non insegniamo queste cose ai nostri figli".
Si sono dette pronte ad incontrare la mamma della ragazzina assalita, per chiederle perdono.
Può darsi che a farle parlare così sia stata la delusione per il comportamento dei tre adolescenti, può darsi che sia stata la paura di suscitare intolleranza tra la gente, il fatto è che la lorro collaborazione è servita ad accelerare l'inchiesta e a fare restituire la roba rubata ai legittimi proprietari.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Se tutti i rom si comportassero così, se tutte le mamme sapessero rendersi conto della necessità di giudicare obiettivamente il comportamento dei figli, io penso che ciò farebbe bene alle famiglie. Speriamo che la reazione delle mamme dei tre giovani sia stata sincera e non opportunista.

Anonimo ha detto...

ma i rom sono innocenti. E' questa Italia fascita e canaglia ad avere torto... Lo vogliamo capire si o no?
Secondo me è la faccia di Berlusconi a spingere questi poveri migranti alla violenza...

C. F.
(Cu.fra)

Anonimo ha detto...

Non esageriamo, Franco. l'unica cosa che non c'entra, qui, è la faccia di Berlusconi, che è talmente tirata da essere diventata amorfa-Ciao

Anonimo ha detto...

l'Italia fascista, il ritorno del passo dell'oca, olio di ricino e bastone? ma che bravo l'anonimo, Cu.fra o forse intendeva dire CUFU, un tollerante tale da dimenticare che chi delinque non ha colore, né religione ma è una persona che commette delitti nei confronti di altre persone inermi. Devi usare la stessa ironia nei confronti dei familiari delle vittime vedrai che risposta ti daranno!!!

Anonimo ha detto...

CMQ il mio intervento era ironico... volevo dire l'opposto di quello che avete capito voi...

Cu.Fra.

Anonimo ha detto...

siccome siamo stanchi di tolleranti o presunti tali, di libertinaggio espresso da una certa corrente politica che sta lentamente distruggendo la nostra società, che certe volte si scambiano gli ironici in buona fede con gli ironici maligni!

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