mercoledì 25 marzo 2009

AGITAZIONE E PARZIALE ASTENSIONE DAL LAVORO, NEI PROSSIMI GIORNI, NEL SETTORE DELLA NETTEZZA URBANA PER LA GRAVE SITUAZIONE FINANZIARIA DELL'ATO ME2

FOTO: Il presidente dimissionario di ATO ME 2, Andrea Paratore

Gli operatori ecologici dipendenti dell'Azienda appaltatrice ( Gesenu) e delle sub-appaltatrici del servizio di Nettezza Urbana di competenza dell’ATO Me-2, a causa della mancata erogazione del salario, maturato lo scorso mese di febbraio, in una riunione tenuta stamani, hanno deciso di confermare lo stato di agitazione e di astenersi dal lavoro per una ora, a fine turno, tutti i giorni dal 27.03.2009. Inoltre anticiperanno alle ore 10 l'astensione dall'attività lavorativa il giorno 31 dello stesso mese, per potere essere presenti all'incontro dei sindaci dei comuni del territorio ATO Me2, nel corso del quale dovrà essere trattata la questione relativa all’incremento del capitale sociale, necessario per l'accesso al fondo di rotazione, previsto dalla Regione Siciliana.
Maestranze e Sindacato, intanto, nell'esprimere in un comunicato ufficiale, la propria comprensione per i disagi causati alle comunità, in un servizio così delicato, fanno appello a tutte le forze politiche, a tutti i Sindaci, a tutti i parlamentari della nostra provincia, al Prefetto, al Presidente della Regione Sicilia, affinché promuovano ogni utile iniziativa ispirata al superamento della disastrosa situazione economica finanziaria in cui versa l’ATO Me-2.
"La consapevolezza che la situazione finanziaria peggiori di giorno in giorno - si fa notare - è diffusa, posto che secondo le informazioni fornite dalla Azienda Gesenu, in sede Sindacale, i debiti maturati nei confronti della ditta dal maggio 2005 ad oggi ammontano ad € 26 milioni, cui vanno aggiunti quelli coi gestori delle discariche ed altro, il cui importo supera i venti milioni di euro"
"In simile situazione, il malessere e la mortificazione dei lavoratori, i quali da parecchi mesi non ricevono il salario alla scadenza prevista, con l’aggravante che le maestranze di alcune ditte sub-appaltatrici non hanno ancora percepito neppure la tredicesima mensilità, hanno raggiunto livelli di guardia, anche perchè si teme che, oltre al salario, se malauguratamente non si interverrà con urgenza, ci andrà di mezzo il futuro lavorativo".
A rendere più complicata la situazione, si sono aggiunte le dimissioni da presidente del CdA ATO ME2, annunciate due settimane fa dal dott. Andrea Paratore, a causa della scarsa collaborazione di parte dei sindaci del territorio.
Secondo Paratore, non sussistevano più le condizioni di serenità per potere continuare ad assolvere un compito così importante e delicato con lo stesso impegno, entusiasmo e coraggio di prima.
"In un momento così delicato e difficile per il mantenimento di un servizio così importante, quale è quello di igiene ambientale - s'è lamentato in quell'occasione il presidente - sarebbe stata necessaria la collaborazione non solo di alcuni, ma di tutti i soci, così come avviene in altri ambiti, per uscire da una situazione finanziaria e gestionale difficile, come peraltro riferito e fatto presente con realismo nella riunione avuta in Prefettura alla presenza di sua eccellenza il Prefetto, preannunciando in quella occasione le mie eventuali dimissioni".
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Paratore si è dimesso.Non credo sia un male.Adesso ,aspettiamo la riunione del 31 p.v. fra i sindaci dell'area ,i quali dovrebbero decidere un aumento di capitale dell'azienda per...Questo aumento di capitale come avverrà? Chi metterà i soldini?I soci,cioè i comuni? E ai comuni ,chi li darà? Sembra un giochetto alle spalle degli ignari cittadini.Si perde solo tempo.Aspettiamo le dimissioni di tutti i sindaci.

Anonimo ha detto...

Una cosa è certa. Saremo di nuovo nello skifo. Già ci sono le prime avvisaglie. E i topi faranno festa e banchetti luculliani!!!. AL.T.

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