martedì 17 febbraio 2009

INTERVENTO DEL "COORDINAMENTO CARO BOLLETTE" PRESSO LA QUARTA COMMISSIONE TERRITORIO ED AMBIENTE



Il coordinamento “Caro bollette Ato Me2”, costituitosi tra l’Associazione dei Consumatori Torresi, Movimenti e Comitati cittadini del territorio compreso tra Villafranca Tirrena e Brolo, nell’intento di agire nell’interesse dei cittadini destinatari del sistema Ato-rifiuti, ritenuto inadeguato e non rispondente alle diverse realtà territoriali, ha presentato, all’attenzione della IV Commissioine parlamentare Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, un promemoria concernente gli appunti su cui si fonda l’azione del Coordinamento, in maniera che possa eventualmente essere utilizzato per gli auspicabili emendamenti da esaminare all’atto della discussione sul disegno di legge che dovrà essere approvato per il rimodellamento degli Ambiti Territoriali. Nel documento si fa notare che “soprattutto a causa delle esorbitanti ed ingiustificate tariffe sono stati presentati migliaia di ricorsi alla Comm.Tributaria Prov/le di Messina e al TAR di Catania e l’ ultima sentenza del CGA del 13 gennaio scorso conferma l'orientamento di accoglimento dei ricorsi. Tutte ragioni quindi che potrebbero indurre gli utenti a proseguire solo e sempre col contenzioso. Tuttavia, il senso di responsabilità, che è sempre prevalso, ha consigliato altri percorsi”. Il Coordinamento prende atto degli sforzi che gli Organi di Governo e del Parlamento regionale stanno compiendo alla ricerca di modelli efficienti ed economici, quali la riduzione degli ambiti e dei costi, il che rafforza la giustezza della linea tesa responsabilmente a salvare questo servizio. E sulla base di ciò garantisce che "s’è evitata la litigiosità, invitando gli iscritti, nelle more che si concludesse l’iter giuridico, a pagare autoliquidandosi la tassa sulla base dei prelievi storici e mettendo l’ATO a conoscenza di ciò". Pertanto il Coordinamento ritiene "indispensabile ricercare su queste basi una soluzione condivisa e snella per evitare ulteriori difficoltà economiche alle famiglie e problemi di lavoro agli operatori dell’Ato..".Cosicché ha "concepito un prospetto di rimodulazione, confortato dalle sentenze della commissione tributaria, prendendo a base l’unico dato ancora vigente, cioè la TARSU comunale (maggiorandola a seconda dei casi)" per sottoporla all'attenzione dela Commissione".
Nel documento si fa inoltre rilevare che "i cittadini/utenti con molta responsabilità vogliono pagare e, malgrado sappiano che la raccolta differenziata non è reale poiché assistono alla raccolta promiscua dei rifiuti, sono i primi ad essere disponibili a farla se gliene venisse data l’opportunità.Sulla scorta di questo “sentire”, rilevato uniformemente tra i cittadini, il Coordinamento ha consegnato all'on. Presidente della Commissione,Fabio Maria Mancuso, la petizione, formulata col sostegno di migliaia di firme, nella speranza di trovare attenzione da parte delle Istituzioni per una equa rimodulazione delle tariffe, che non addebiti anche gli sprechi ma si riferisca solo agli effettivi servizi resi, a partire dagli anni pregressi, con agevolazione nelle modalità di pagamento.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' da lodare l'azione e la lotta del coordinamento per la riduzione del caro bollette. io non ho tanta fiducia nella commissione territorio ambiente, alla luce di ciò chesta succedendo per la sanità (previste 17 ASL dall'Assessore Russo, la Commissione sanità 23 per non perdere le clientele)sono in una situazione di stallo da tempo che si doveva approvare 1 ATO rifiuti per ogni provincia. Giusto l'invito ai cittadini nell'attesa che "si concludesse l’iter giuridico, a pagare autoliquidandosi la tassa sulla base dei prelievi storici e mettendo l’ATO a conoscenza di ciò". Giusta anche aver "concepito un prospetto di rimodulazione, confortato dalle sentenze della commissione tributaria, prendendo a base l’unico dato ancora vigente, cioè la TARSU comunale (maggiorandola a seconda dei casi)" per sottoporla all'attenzione dela Commissione".
Quando è stato istituto l'ATO2 ci siamo oppostiin consiglio comunale contestando che la tariffa veniva stabilita ed approvata dall'ATO e non dal consiglio comunale o dai Sindaci: abbiamo contestto con interrogazioni che i componenti nominati ad Aprile si autopagavano lo stipendio da Gennaio; che veniva assunto nuovo personale in modo non trasparente e non per trasferimento dai comuni; abbiamo contestato le prime bollette emesse dall'ATO2 per i costi eccessivi soprattutto per le attività commerciali. Eravamo in prossimità delle elezioni Europee, le bollette sono state ritirate ed emesse al 50% nell'attesa di fare un piano tariffario. Abbiamo fatto dei convegni e riunioni su tale tem con scarsa partecipazione dei cittadini. A Barcellona si pagava una TARSU già salata e la nuova bolletta si discostava di poco da quelle emesse dal comune, mentre si registravano dei costi eccessivi, aumento del 400% in alcuni comuni vicini. Io credo che la lotta politica sia più rapida ed efficace dell'azione giuridica. Probabilmente noi non siamo riusciti a svegliare le coscienze dei nostri concittadini.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Peppino dottore.Meglio la lotta politica per creare leggi e enti e regolamenti giusti ma se essa fallisce non resta che la via giuridica.Il fallimento è colpa dei cittadini distratti o dei politici non incisivi?E' più probabile che il fallimento sia di entrambi,in un contesto di scarso senso civico e partecipativo,in un mare di "mi 'nni futtu" e di furbizia individualistica.La vita democratica è inficiata da questo tessuto socio-politico povero.Come facciamo a cambiarlo?

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