mercoledì 18 febbraio 2009

DOVE ANDRA' A FINIRE L'IGEA VIRTUS? Presto ce lo rivelerà Immacolato Bonina


Immacolato Bonina, il presidente ultradecennale dell’Igea Virtus, ha voluto attendere l’exploit della propria squadra di Calcio col Catanzaro per annunciare l’esplosiva notizia della sua intenzione di cedere la compagine giallorossa ad un gruppo d’imprenditori non Siciliani, essendosi ormai stancato di mantenere un’attività sportiva cui la città di Barcellona non riesce più a manifestare il proprio tradizionale attaccamento. Ciò che lascia perplessi sarebbe un particolare dell’annuncio: la squadra barcellonese perderà la sua identità locale, in quanto destinata a colmare il vuoto nel calcio di qualche altro centro della provincia, che potrebbbe essere il capoluogo dove le ormai note vicende legate alla gestione Franza, hanno fatto perdere al Messina il diritto della titolarietà nel campionato professionista (serie B). Insomma Bonina è deciso a cedere il calcio barcellonese, ad altra città, che potrebbe risultare la stessa, cui una volta venne venduta per un piatto di lenticchie la nostra fortissima squadra professionista di basket , allenata da Giovanni Perdichizzi, , che tanto entusiasmo aveva suscitato tra i Barcellonesi, divenuti accaniti frequentatori del palazzo dello Sport. Immacolato Bonina, che lo scorso anno aveva lasciato ventilare una prima volta l’intenzione di dare una mano d’aiuto al calcio di Messina, rimasta poi lettera morta, adesso potrebbe essere tentato a fare di più, cedendo l’intera società giallorossa a imprenditori del Nord, che potrebbero utilizzarla per rinsanguare il calcio peloritano. L’ha annunciato all’improvviso in una tv privata (Antenna del Mediterraneo) durante la Tribuna Sportiva del Lunedì scorso. “Entro due settimane - questa è la sorprendente dichiarazione di Bonina - firmerò un contratto preliminare con una cordata che però non manterrebbe l'attività nella città del Longano. L'accordo - ha sottolineato Bonina - comprende però una clausola: se entro il 31 maggio qualche imprenditore intenzionato a salvare il calcio barcellonese si farà avanti cederò a lui la società, a titolo assolutamente gratuito". Per cui, rinunzierebbe a quanto potrebbe ricavare dalla suddetta cordata, pari a circa un milione di euro. La cordata interessata al titolo sportivo di Seconda Divisione non manterrebbe la squadra a Barcellona Pozzo di Gotto dal momento che qui negli ultimi anni è scemato l’attaccamento alla squadra di calcio. Mentre nella pallacanestro Barcellona risponde in modo entusiastico. E Bonina più di una volta ha manifestato il desiderio ambizioso di conquistare la serie A1, in questo settore. “Nel calcio invece – si lamenta il presidente - mancano gli stimoli, anche perché non abbiamo ottenuto alcun aiuto ed il D'Alcontres resta costantemente vuoto, nonostante i buoni risultati". Bonina ha detto di avere informato della questione il sindaco di Barcellona, Candeloro Nania, rimarcando la disponibilità a cedere la squadra alla nostra città gratis. Ma la risposta sarebbe stata vaga .

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Premetto che sono un appassionato di calcio e seguo volentieri la squadra della mia città nel bene come nel male, purtroppo debbo testimoniare che il popolo barcellonese non frequenta in gran numero lo stadio forse per mancanza di stimoli. Ogni anno assistiamo alla solita tiritera del Presidente che è pronto a lasciare quando, invece, la gente vorrebbe sentir dire allestiamo una squadra competitiva per il salto di qualità scaldando così l'ambiente alla ricerca di un nuovo entusiamo. Poi non mi spiego come mai che con il basket si riesce a trovare una cordata di imprenditori ed appassionati ed allestire una squadra competitiva e con il calcio tradizionale primo sport cittadino questo non si può fare? Io spero che la squadra rimanga nella nostra città, se fossi stato un imprenditore avrei fatto la mia parte, ma da cittadino comune sono pronto dare dare, nel possibile, un mio contributo per iniziare una colletta generale affinchè l'Igea Virtus non venga ceduta ad altri.

Anonimo ha detto...

Buona l'idea dell'amico Russo. Ci sono altri disposti ad incoraggiarla?
Bonina dice di essere disposto a cedere la squadra gratis, se resta a Barcellona. C'è qualcuno in grado di avviare l'iniziativa per la formazione di una cordata? Che cosa è disposta a fare l'Amministrazione Comunale per evitare un vergognoso esodo dell'Igea Virtus dalla nostra città? Abbiamo visto in che condizion pietose è ridotto il fondo campo dell'Alcontres. A chi spetta l'onere e l'onore di toglierlo da tale schifoso stato?

Anonimo ha detto...

Il problema è che a Barcellona ci sono 2 categorie di tifosi: I tifosi del Calcio e quelli del Basket.
Mentre i tifosi del calcio, come ha detto Russo nel precedente intervento, vogliono stimoli per andare allo stadio, e che con scarsi proclami come quest'anno non ci vanno (anche se la squadra va bene, è in una posizione tutto sommato buona e potrebbe fare i Play Off), nel basket accade il contrario.

Anche negli anni grigi (se non neri), l'entusiasmo non è mai morto. Il 10 - 15% della capienza dell popolo "baskettaro" ha sempre assistito alle partite, che sia in C2 (pari alla 6 categoria Nazionale), C1 (pari alla 5 categoria Nazionale) o che sia, come quest'anno, A Dilettanti (pari alla 3 categoria Nazionale e assimilabile alla C1 di calcio).

Alla gente piace il basket, sport per famiglie e per bambini, giocato al coperto, in un ambiente sano ed educato.

Evidentemente il calcio non tira più e poi, gli imprenditori, con i soldi che mettono nel Basket, nel calcio potrebbero comprare - si e no - 3 o 4 giocatori.

Bonina è una persona molto intelligente e sa che nel Basket potrà dare lustro alla città che ama, mentre col calcio sarebbe solo un'utopia..

Anonimo ha detto...

Perche non:)

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