giovedì 15 gennaio 2009

RISCHIANO LA MORTE IN PISCINA ALUNNI E MAESTRI

Una cinquantina di persone, tra scolari disabili, maestri ed istruttori, hanno rischiato ieri la vita in una piscina del “Centro educativo specializzato municipale di Torino”, a causa di una nube tossica sviluppatasi all’interno della struttura. La pericolosa nube si è sprigionata in seguito ad errore di un improvvisato “manutentore”, che per uno scambio di contenitori ha mescolato con l’ipoclorito di sodio – usato per la clorazione dell’acqua - acido solforico, provocando una reazione chimica devastante.

L’ignaro autore del guaio è un giovane di 22 anni, assunto come precario Co.Co.Co. nella qualità di “animatore istruttore” dalla cooperativa che gestisce l’attività natatoria in piscina per conto di un’altra società. Ha una qualifica, che, a quanto pare, non sarebbe sufficiente per consentirgli di effettuare operazioni come quella che ha rischiato di provocare una strage. Che fortunatamente è stata evitata, per il pronto intervento di pompieri, polizia, tecnici dell’Asl, dell’Arpa e medici del 118, subito allertati. Diversi ragazzi ed alcune maestre sono stati trasportati in ospedale per essere sottoposti a cure di pronto soccorso. Altre persone, meno soffereni, si sono fatte curare dai medici del 118, nei locali stessi della scuola,.

Finita l’emergenza, sono state avviate le indagini del caso da parte del procuratore Guariniello.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'evento di pericolo qui raccontato con tanta partecipazione civile merita di essere preso in considerazione dai gestori della nostra piscina comunale.In particolare,dovrebbero cercare di capire la dinamica dei fatti(contenitore dell'ipoclorito di sodio vicino al contenitore dell'acido solforico,peraltro non ben segnalati nel loro contenuto?).Investigare un evento di pericolo e diffonderne i risultati può evitare un grave incidente.

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