mercoledì 21 gennaio 2009

MA CHE LINGUACCIUTI, QUESTI STILISTI ITALIANI



E chi non se l'aspettava?
Se critica bisognava fare alla cerimonia del "President Day", quale migliore appiglio se non l'abito indossato per l'occasione dalla nuova first lady? Soprattutto si sono buttati addosso, sulla preda, gli stilisti italiani, che con il loro snobismo non sono riusciti a tollerare ciò che sicuramentte è stata la libera scelta di una signora che preferisce farsi giudicare più per l'intelligenza e l'umanità che la distingue, anzicché per gli orpelli che stilisti leziosi sarebbero stati disposti a metterle addosso.
Un abito non adatto alla cerimonia; un colore oro sgargiante; un tessuto di broccato che l'appesantisce; ed il confronto con Jacqueline o con Barbara o con la first lady di Parigi, Carla Bruni; ma quante in un attimo ne hanno sparate contro! E chi più (di albagia livorosa) ne aveva, più ne ha scagliato.
Può darsi che sia stata gelosia di mestiere, perchè la Michelle Obama aveva scelto una stilista giovane, poco nota e per giunta Cubana, scartando tutte le firme brillanti, pronte a ritagliarla secondo un gusto per nababbi?
Può darsi.
Ma se lei di tutte le critiche se ne fregherà?
Sarà certamente la risposta migliore, soprattutto in un momento in cui conta non la forma , ma la sostanza, per affrontare con chiarezza d'idee ed energia i gravi problemi che affliggono l'America e con essa il Mondo.
E Barack Obama intende far questo.
E Michelle sarà sempre al suo fianco, per ispirarlo e sostenerlo.

Per non concludere con la retorica, a questo punto, mi piace riportare un giudizio più da donna che da stilista, anche se a parlare è
Lella Curiel, la stilista piu' invitata nei salotti che contano, la quale ha apprezzato la mise di Michelle Obama.
"Giovanilistica - l'ha giudicata - Quel suo look mi piace particolarmente. Ho apprezzato anche il giallo, l'avrei consigliato alla first lady. Nella mia ultima collezione, presentata qualche giorno fa a Milano, c'e' molto giallo, in tutte le sue sfumature. Quella tonalità - aggiunge - le illumina il volto. Ed è giusto, perché Michelle Obama deve dare l'immagine di dolcezza e femminilità. La first lady è madre e moglie. Ho anche amato quel suo coctail di colori - conclude Lella Curiel - Il rosso, il giallo, il verde. Molto trendy, alla moda, il futuro".
Alla faccia di chi non vuole.

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