venerdì 2 gennaio 2009

il 6 gennaio ricorre il 50° della morte di Vincenzo Florio



Martedì 6 gennaio ricorre il 50° anniversario della morte di uno dei leggendari pionieri dello Sport, Vincenzo Florio, fondatore della omonima Targa, la mitica corsa automobilistica tra le più antiche d'Italia e sicuramente la più famosa nel mondo.
La Targa Florio si è disputata 61 volte, praticamente senza soluzione di continuità (se si eccettuano gli anni delle due guerre mondiali), dal 1906 al 1977. Una volta soltanto la gara è stata trasformata da prova velocistica in prova di "regolarità", precisamente nel 1957, quando il recente incidente che segnò la morte della Mille Miglia mise gli organizzatori della Targa di fronte alla scelta di sopprimere la gara oppure trasformarla in una passeggiata o poco più. Gli organizzatori - Vincenzo Florio in testa - optarono per dare comunque continuità alla corsa.

Teatro della corsa sono sempre state le strade siciliane ed in particolare quelle strette e tortuose che percorrono la catena montuosa delle Madonie: solo in poche occasioni la corsa è stata abbinata al Giro di Sicilia e si è svolta lungo il periplo dell'isola mentre nel quadriennio 1937-1940 è emigrata al Parco della Favorita a Palermo, mai dunque abbandonando la terra della Trinacria.

La Targa Florio entrò subito nella leggenda per le enormi difficoltà insite nella durezza del tracciato al punto che, specialmente nei primi anni, anche il solo riuscire a completare la corsa significava compiere un'impresa titanica.Venne fuori un avvenimento mondano eccezionale. Inoltre alla gara si affiancarono manifestazioni connesse alla “Primavera Siciliana”, come gare di tiro a volo, corse ippiche. Vincenzo Florio curava la parte organizzativa e sportiva della manifestazione.
Florio aveva una passione insanabile per le corse automobilistiche, alle quali lui stesso partecipò e vinse , mostrando abilità notevole nella guida, e un pallino fisso nella sua mente, che gli restò scolpito dopo avere visto parecchie edizioni della famosa “Mille Miglia”: organizzare una gara sulle Madonie, lungo un percorso che avrebbe attraversato parecchie località e che avrebbe mostrato al mondo le bellezze della Sicilia.
L’idea della corsa gli nacque in Francia, a Rochefort, mentre si trovava in quella città per affari. Il caso volle che proprio in quei luoghi dovesse finire, il 6 gennaio 1959, i suoi giorni.
In Sicilia sono molti Comuni che si accingono a commemorarlo con cerimonie
ufficiali, ed alcuni di questi, come Capaci ed i paesi delle Madonie, gli
intesteranno una strada o una sala del municipio.
Inoltre il 6 gennaio 2009 delegazioni municipali, piloti ed appassionati
deporranno una corona di fiori nel cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo,
cimitero monumentale che domina dall’alto lo svincolo autostradale della
Palermo Catania/Messina

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