giovedì 15 gennaio 2009

IL CIMITERO? NON SI PENSA PER I VIVI FIGURIAMOCI PER I MORTI!

FOTO: Cappella Anime del Purgatorio e interni(visibile il buco quadrato)
Giuseppe Fazio all'interno del " piano basso"


Oggi sono andato al Cimitero per mettere dei fiori sulla tomba di mia madre. Purtroppo si trova nel tratto che le piogge dell'11 dicembre, per cedimento del muro di sostegno, fecero franare, trascinando sulla strada un'intera fila di loculi con tutti i resti mortali in essi contenuti.
Malgrado sia trascorso, da quel tristissimo giorno, più di un mese, col rischio che altre piogge aggravassero la situazione, ho dovuto constatare che nessun intervento - almeno di protezione - è stato effettuato da parte del Comune, che anche in questa occasione sta dando prova d'inettitudine.
Stavo facendo, a bassa voce, le mie comprensibili considerazioni, quando si è avvicinato un signore che, avendo notato la mia incazzatura, per bilanciare il danno e la beffa da me accusati, ha creduto di potermi consolare parlandomi d'un'avventura che gli è capitata, proprio in questo cimitero.
Si chiama Giuseppe Fazio, risiede a Bergamo, e due volte l'anno generalmente viene a Barcellona, paese d'origine. Ogni volta approfitta per portare dei fiori ai nonni, sepolti nel nostro Camposanto.
Ecco perchè l'ho incontrato là, e ha avuto modo e occasione per raccontarmi questa storia, davvero poco edificante.

"In una cella , al piano seminterrato della cappella delle "Anime del Purgatorio" - esordisce l'occasionale avventore - sono custoditi i resti di mio nonno. Cinque anni fa, come sempre avevo fatto, son venuto a fargli una "visitina"; avevo portato dei fiori e li stavo collocando quando improvvisamente ha ceduto il suolo sotto i miei piedi e, sprofondando, mi ha trascinato giù.
Inghiottito fino alla cintola ho subìto danno alle gambe e agli abiti. Ovviamente ho protestato e persino ho minacciato di denunciare il fatto, ma siccome m'è stato assicurato che si sarebbe subito provveduto a mettere tutto in sicurezza, me ne sono tornato a Bergamo senza reagire oltre, fiducioso che la promessa sarebbe stata mantenuta".

Ed è stata mantenuta?
"Assolutamente no, adesso dopo cinque anni da quell'episodio, vorrei farle vedere in quali condizioni rimane la Cappella di cui le ho parlato".
Mi ha condotto sul posto e vi posso garantire che un luogo indecente, trascurato e pericoloso com'è quello che mi ha fatto vedere, difficilmente si trova, tanto è il degrado che lo opprime.
Ho scattato un paio di foto, nella speranza che riuscissi a cogliere qualche immagine decente di tanta indecenza.
Nonostante non siano un granchè, le pubblico lo stesso, perchè mi pare che ugualmente parlino da sole.....

Francesco Cilona

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