lunedì 5 gennaio 2009

ECCO PERCHE' NON FU VARATO IL MINISTERO DELLA SANITA'

Media buffer

"In tutta la lista del nuovo Governo, stranamente, sembra scomparso il Ministero della Salute e naturalmente manca il titolare dell'importante dicastero. A meno che il Presidente del Consiglio non abbia avuto l'intenzione di avocare a sè il pesante incarico, visto che si vocifera che il Cavaliere avrebbe promesso di affidare la delega di viceministro alla salute a Michela Vittoria Brambilla. Comunque si tratta di semplici supposizioni, che non chiariscono il mistero della mancata presentazione di un dicastero per la sanità. Che si sia trattata di una dimenticanza, determinata dalla fretta di fare presto, nella presentazione del nuovo Governo, non sembra verosimile.."
Queste poche righe, il 7 maggio 2008, chiudevano un mio post dedicato alla formazione del nuovo Governo Berlusconi. Le riporto senza togliere una virgola, ora che ho letto finalmente quanta furbizia si sia nascosta nell'operazione messa in atto dal premier nel traccheggio per la formazione del suo nuovo Governo.
Sentite cosa leggo adesso sulla Stampa di Torino: "La promozione a ministro di Michela Vittoria Brambilla e Ferruccio Fazio (rispettivamente al Turismo e alla Sanità) scuote la maggioranza. Berlusconi è intenzionato a portare a termine il rimpasto di governo il più in fretta possibile, perchè nei due settori «c’è bisogno di un coordinamento centrale». Per questo i due sottosegretari saranno fatti ministro.
Questo è l’unico cambiamento che si prospetta nella squadra di governo, «di cui sono molto contento», dice il premier. Ma le rassicurazioni di Berlusconi non convincono le altre componenti della maggioranza. L'altolà della Lega è giunto per bocca di Roberto Calderoli che sabato aveva stoppato la proposta di Berlusconi. Inaspettatamente, però, un secondo stop alla nomina di Fazio e Brambilla, entrambi di Forza Italia, arriva dal capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri (di An) secondo cui le nomine sarebbero una manovra che «costringerebbe a riaprire il manuale Cencelli e a ridiscutere tutto. Sarebbe una lotteria. Meglio evitare».
Stando a quanto si legge sul Tempo - quotidiano vicino al Premier - nonostante i paletti apposti da Bossi, "è difficile ipotizzare un dietro front da parte di Berlusconi. Tra l'altro, i due soggetti in questione, Fazio e Brambilla, sono persone che lui conosce bene e di cui si fida. Ancora prima della formazione della squadra di governo, nell'usuale toto nomine di Palazzo, i due nomi circolavano tra quelli che avrebbero avuto la "poltrona principale". Poi, esigenze di numero e di situazione furono invece nominati "solo" sottosegretari, con la ripromessa però da parte del premier di cambiare presto le poltrone."
E allora, come la mettiamo? Il sospetto che il mancato dicastero fosse riservato alla Rossa, non era del tutto infondato. Solo che, per opportunità ci sarebbe stato uno changé di titoli, nell'operazione destinata a compiersi in tempi più propizi, quando il bavaglio ad AN e alla Lega sarebbe stato possibile. Visto che i due dicasteri sarebbero stati destinati a due "forzisti doc": Adesso il premier - o chi lo consiglia - si sente talmente forte, anche di fronte ai suoi alleati, da potere mantenere la promessa, senza nulla regalare nè ad An, nè alla Lega. Daltronde basta leggere quanto afferma dell'Utri per trovare la risposta tra le righe.

"Marcello Dell’Utri, uno degli uomini più vicini al presidente del Consiglio - riferisce la Stampa - dà per certa la "promozione" di Fazio e della Brambilla: «Nella maggioranza non ci sono malumori - assicura il senatore di Forza Italia al quotidiano on line Affaritaliani.it - è solo un pò di dialettica interna. Berlusconi ha annunciato da tempo che quelle due posizioni, la Sanità e il Turismo, sono molto importanti. Macché malumore della Lega... e poi non è che Alleanza Nazionale può pensare di avere una contropartita. C’è solo il Popolo della Libertà. Punto e basta. Poi una contropartita dove? Al Commercio con l’Estero... su dai. Non esiste». Ma le certezze di Dell'Utri non convincono i leader di An che ribadiscono le loro perplessità sulla nomina di due nuovi ministri".
C'E' SOLO IL POPOLO DELLA LIBERTA. PUNTO E BASTA!
Ormai la gabbia è chiusa.


FRANCESCO CILONA


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