sabato 13 settembre 2008

COMINCIA LA SCUOLA: I GENITORI E I MAESTRI NON SOTTOVALUTINO LE TENSIONI DEI BAMBINI


r.s. a cura della redazione ECplanet

“Un bambino italiano su quattro soffre di emicranie e cefalee tensive, che si acutizzano con il rientro a scuola, periodo di stress per ogni studente”. Lo spiega all'Agi Davide Moscato, direttore del Centro Cefalee dell'ospedale San Carlo di Nancy di Roma: “Chiaramente i mal di testa infantili sono strettamente legati agli impegni scolastici, poiché aumenta la preoccupazione e lo stress”.

“La tensione aumenta in questo periodo e anche per chi non soffre di patologie croniche, il disturbo aumenta - sottolinea Moscato - mentre diminuisce con l'arrivo delle vacanze”. “Ne soffrono di più i piccoli della scuola dell'obbligo, che sentono molto la competizione - continua Moscato - e non sono abituati a queste fonti d'ansia”.

Ma i genitori come devono gestire il rientro nella routine ?: “I genitori devono vedere e proporre la scuola come un momento di gioia e vivere con serenità e tranquillità questo periodo investendo sull'incontro con l'altro- conclude il professore - senza sommergere i bambini con cento mila impegni da subito, come gli sport e altre attività, per questi è meglio aspettare a quando l'attività scolastica ha ripreso i suoi ritmi”.

Data articolo: settembre 2008
Fonte: salute.agi.it

IL CORAGGIO DI FINI. E GLI ALTRI?


"Chiaro, ma non coerente". E' stato definito così il discorso che il presidente della Camera (e di AN) Gianfranco Fini ha fatto alla festa di Azione Giovani "Atreju 08", a Roma.
A contestarne il contenuto è stata una parte della platea (composta in massima parte di giovani simpatizzanti, se non addirittura aderenti ad Alleanza Nazionale), allorchè Fini , dopo avere affermato, senza mezzi termini, che la destra non può non riconoscersi nell'antifascismo, sollecitato dalla polemica suscitata da La Russa, a proposito dei combattenti della repubblica di Salò, ha dichiarato che a stare dalla parte giusta furono gli uomini della resistenza e non i repubblichini. .
Compito di una destra che onestamente vuole fare i conti con il passato è ammettere che "non è equivalente chi combatteva per una parte giusta e chi, fatta salva la buona fede, combatteva dalla parte sbagliata". E ancora,"la destra politica italiana e a maggior ragione i giovani devono senza ambiguità dire alto e forte che si riconoscono in alcuni valori della nostra Costituzione, come libertà, uguaglianza e solidarietà o giustizia sociale. Sono tre valori che hanno guidato il cammino politico e ribadire che la destra vi si riconosce è un atto doveroso.
"Se in Italia - ha aggiunto Fini - non è stato così agevole, è perché non c'è stata una destra in grado di dire che ci riconosciamo in pieno nei valori antifascisti". Pur senza fare riferimento esplicito alla discutibile asserzione del sindaco di Roma, Alemanno, secondo cui il fascismo non fu un male assoluto, mentre lo furono senza dubbio le leggi razziali, il presidente della Camera ha voluto ribadire che"quando ci si confronta con la storia, serve la consapevolezza che un periodo storico va giudicato nel suo complesso, e il giudizio complessivo, da parte della destra, sul periodo del fascismo storico, dal 1922 al 1945, deve essere negativo, in ragione della limitazione e poi della soppressione della libertà. Non possiamo prescindere dai dati storici, il passato non lo possiamo nè ignorare, nè mistificare". Il presidente della Camera ha scandito a chiare lettere che non solo le leggi razziali sono state la colpa grave del fascismo, ma anche "la soppressione della libertà".
Come si può evincere, stavolta la chiarezza è stata alla base di tutto il discorso di Fini, e probabilmente la coerenza ci sta pure tutta, se ci si limita alla convinzione personale del presidente.
Che poi la sua convinzione, per quanto esplicitata con sincerità, sia condivisa da quanti da An trasmigrano nel Pdl, nessuno può esserne certo.

Francesco Cilona

venerdì 12 settembre 2008

L'OPERA PIA DELLA MINISTRA CARFAGNA


Mi trovavo a Roma, dove, superato il concorso per l'insegnamento, m'era stata assegnata la classe, come maestro unico, in una scuola di via Casilina.
Un giorno, mentre mi recavo alla stazione Termini - allora molto più tranquilla e meno disordinata di adesso - m'imbattei in una "signora" ...di strada, assai pienotta e un po' matura che, fumando svogliatamente una sigaretta, s'era appostata all'angolo del marciapiedi. "Che famo! nnamo?" mi disse con voce rauca. Ed io, che siciliano ero (e sugnu) e, per giunta, con pochi spiccioli in tasca, piccolo residuo del modesto stipendio di maestro elementare (60.000 lire e non certamente euro), risposi con flebil voce:" nenti picciuli". E scossi la mano con pollice ed indice aV, per essere più chiaro, nel caso in cui la buona donna non avesse inteso cosa significasse per noi la parola picciuli."Ma tutti 'na stessa cosa me dite", ribattè la battona e sconsolata tirò una boccata dalla sigaretta. Era, quella, per me la prima volta che colloquiavo con un'autogestrice - ancorchè modesta e travagliata - del più antico mestiere della terra.
Quella donna, che probabilmente aveva speso il fiore dei suoi anni in una di quelle case chiuse che un giorno la legge Merlin avrebbe definitivamente chiuso, rimasta senza più prospettive di lavoro "regolare" o di una sia pur modesta pensione, stava cercando di arrabattarsi con un posto fisso sul marcipaiede. Forse senza rendersi conto che quello era l'inizio di una nuova era: oggi degenerata, tanto degenerata da suggerire alla Carfagna - o a chi per lei - di dire stop alla prostituzione,facendo arrestare lucciole e clienti sorpresi a far sesso all'aperto. E siccome il meretricio non si può estirpare, cercherà di nasconderlo sotto il tappeto (come fanno per la mondezza certe pigre donne di casa) relegando il "futtisterio" in appartamenti privati. Non più chiuso in case di tolleranza legalmente riconosciute,qual erano i bordelli dell'antemerlin, ma disseminato in ville, casupole e condomini privati, con gran sollazzo, in quest'ultimo caso, per i vicini di casa.
Sarà davvero un'opera pia, quella avviata dalla ministra Carfagna.

Francesco Cilona

TROPPA CARNE SUL FUOCO, SANTISSIMO SILVIO


Troppa carne sul fuoco. La sta mettendo il governo Berlusconi, senza accertarsi se la fiamma è alta, troppo alta, bassa o troppo bassa. La Gelmini tenta di gettare sulla graticola la scuola con tutti i suoi problemi, Berlusconi e le banche buttano sulla brace la decotta Alitalia, la Carfagna intende arrostire il mestiere più antico del mondo, che crudo com'è le fa schifo, Bossi vuole alla fiamma la devolution, mascherata di federalismo fiscale, Angiolino Alfano, ovviamente dettato dall'avvocato del cavaliere, si appresta a friggere in padella la Magistratura, con un contorno di pubblico ministero e polizia. Tutto ciò, nel momento in cui Tremonti giura che non ci sono soldi per la carbonella e in mancanza di ciò, utilizzando i proventi della Robin-tax, li baratta coi petrolieri con tanto carburante da buttare sul fuoco. E che benzina sul fuoco si sia cominciato a gettare ce lo dimostra la rabbia esplosa tra i dipendenti di Alitalia, con gli assedi, i blocchi e i voli cancellati, ieri, come primo segno del serpeggiante malumore. La fiamma è alta, e tende a diventare altissima, con grande rischio di irreversibili scottature.

giovedì 11 settembre 2008

NEL PDL NOSTRANO SI STRACCIANO LE VESTI, PER UN INCARICO FRETTOLOSO

NELLA FOTO: L'on.Carmelo Briguglio


La discordia, in casa Pdl, almeno nella nostra provincia è ormai di casa.
Già diversità di vedute e gelosie non erano mancate quando ancora An e Forza Italia non avevano stretto gli attuali legami, e addirittura dissidi s'erano sovente registrati nell'ambito dello stesso partito.
Chi non ricorda, per esempio, gli sforzi a primeggiare, a danno l'uno dell'altro, tra due noti esponenti di An?
Adesso uno dei due, l'on. Carmelo Briguglio componente dell'Ufficio politico del partito d'origine, che ha assunto a Roma una importante funzione, nell'ambito del Pdl, , si sente in dovere d'intervenire... negli affari della Provincia in cui politicamene è cresciuto, per esprimere il proprio parere sulla opportunità e legittimità della nomina di Giuseppe Santalco a direttore generale dell'Ente Provincia, annunciata dal presidente Nanni Ricevuto.
Tale provvedimento, secondo Briguglio è inammissibile e costituisce un affronto ai cittadini, all'etica pubblica e alle motivazioni che ispirano il governo nazionale. La bacchettata è rivolta a Ricevuto, anche se ad essere colpito sarà Santalco, le cui capacità politiche Briguglio, tuttavia, afferma di riconoscere ed apprezzare.
Quindi "niente di personale", ma soltanto una netta presa di distanza per il passo falso di Ricevuto che attesterebbe uno stile di governo non condivisibile, umiliante nei confronti della dirigenza interna scartata in blocco dall'incarico, dispendioso, in violazione delle disposizioni vigenti in materia di finanza pubblica.
Sulla base delle sue rimostranze, Briguglio auspica un ravvedimento del presidente della Provincia, convinto d'interpretare così il sentimento della pubblica opinione e degli elettori che hanno dato fiducia al Pdl.

BARACK OBAMA ED IL MAIALE COL ROSSETTO



Monta la campagna elettorale megli Stati Uniti, e tra mosse, battute e gaffes salgono e scendono i dati dei sondaggi. Attualmente, dopo l'entrata nell'agone della governatrice dell'Alasca, che con la sua grinta di ferro ha destato l'interesse di molte elettrici americane, un certo nervosismo ha pervaso la campagna di Barack Obama.
Da qui le prime gaffes: il candidato democratico dichiara di essere musulmano, anziché cristiano, com'era notorio e viene accusato d'aver mentito; lo stesso Obama chiama in causa il rossetto di Sarah Palin in una frase che riguarda i maiali e viene travolto dall’accusa di sessismo.
A dar fuoco alle polveri è una frase che il candidato democratico ha pronunciato in Virginia: «Un maiale col rossetto è pur sempre un maiale".
Ma forse Barack non è neppure mulsumano, perchè se lo fosse, il maiale, non l'avrebbe nominato affatto.

BERLUSCONI E IL RE NUDO

Siamo ancora nel Paese di Bengodi.
Questa è l'unica verità: l'ha assicurato il premier Berlusconi, raccontando al suo omologo della Gran Bretagna che lui è "il presidente di un paese solido , dove il benessere è diffuso".
Per cui sarebbero tutte fandonie i risultati delle indagini ISTAT, secondo cui ormai le famiglie italiane non ce la fanno più a tirare la carretta, i consumi diminuiscono e la povertà cresce, mentre il pil è allo stecchetto dello 0,1%.
Tutte menzogne, per il signor Berlusconi, che ormai è convinto di potere continuare a fare il "sarto" della famosa fiaba del "Re nudo", che tessendo, tagliando e cucendo fantomatici broccati aveva finto di confezionare un lussuoso abito per il "Sire" e di farglielo indossare per presentarsi tutto in ghingheri al suo popolo.
A quel popolo supino che, come questo nostro, l'avrebbe applaudito. Peccato però che, improvvisa, uscì dall'innocente bocca di un bambino...la vera verità:"Oh, guarda, mamma, il Re è nudo".
E ,questa, è ormai la speranza che ci resta: che prima o poi - meglio prima che poi - un fanciullino ci svegli facendoci capire finalmente che ormai l'Italia è nuda e cruda.

Francesco Cilona

C'ERA UNA VOLTA UNO SPLENDIDO "GIRASOLE": ORA C'E' L'INFERNO

foto scattate con un telefonino


























Mentre si parla di riformare la scuola, grazie alle improvvisazioni della Gelmini, fonte di un pandemonio, nessuno si accorge di ciò che effettivamente ha bisogno la nostra scuola.
Prima tra tutte quella della nostra città.
L'altro giorno abbiamo toccato il tasto dell'edilizia scolastica superiore e ci siamo accorti quanto esso sia stonato, a causa dell'indifferenza finora manifestata dalla Provincia, che per la soluzione di un così grave problema ha ancora speso soltanto promesse e tutt'al più qualche bozza di procedura rimasta nel cassetto delle buone intenzioni.
Oggi, con grande sconcerto, ci tocca di toccare - scusate il bisticcio di parole - il tasto dell'attenzione finora mostrata dall'amministrazione comunale, che ha competenza sull'edilizia della scuola elementare e dell'infanzia.
Se il primo era stonato, questo è completamente rotto.
E a conferma di ciò, ci limitiamo a presentare una serie di foto scattate in quello che è stato il fiore all'occhiello della scuola materna cittadina, il plesso "Girasole", adiacente alla scuola elmentare di Militi. Adesso, completamente abbandonato e diventato un indescrivibile ricettacolo di tutta la negatività possibile e immaginabile.
Dopo essere stato spogliato di tutto l'arredamento ed altre suppellettili, depredato degli infissi esterni, delle porte interne, dei cessi, dei termosifoni e di quant'altro rimaneva da asportare, internamente è stato devastato, deturpato, imbrattato con scritte, tra cui addirittura qualche bestemmia.
Ma la gravità dell'azione vandalica non sarebbe stata completa se non si fosse aggiunta la logica conseguenza, maggiormente temuta dai residenti della zona, che allarmati hanno più volte - invano- protestato inviando - come ci ha riferito senza fare iperbole una persona bene informata - un "fascio" di lettere di denuncia agli organi competenti.
Questa, la temuta conseguenza: l'edificio - ormai aperto alla gente notturna - è diventato rifugio e punto d'incontro di personaggi d'ogni specie. E non c'è bisogno qui di specificare per far capire che non si parla soltanto di luogo d'appuntamento di coppiette innamorate, come quelle della spiaggia di ponente...
Addirittura, c'è stato qualcuno -senza fissa dimora - che armato di cazzuola, mattoni e malta s'è scelto un vano dell'ex scuola per costruirsi un ...alloggio personale.
Essendo aperto da tutte le parti, l'ingresso è libero a ratti, serpi e pipistrelli.
A questo punto, bisognerebbe sapere che cosa stia facendo la nostra amministrazione per impedire che la situazione diventi incontrollabile. La scuola, che alcuni anni fa venne chiusa per infiltrazioni d'acqua piovana che la fecero dichiarare pericolante, anziché essere prontamente riparata, è stata evacuata ed abbandonata, con tutte le inevitabili conseguenze possibili e immaginabili. Per cui, ora, è molto più a rischio di quando era pericolante, e tende a divenire estremamente pericolosa
L'unica soluzione sarebbe un intervento immediato dell'Ufficio tecnico, e non per un'eventuale recinzione d'isolamento, che riulterebbe inutile, ma per la completa demolizione del "rudere". Anche perchè, coi tempi che corrono, non ci sarebbe nessuna possibilità, nè intento alcuno di aprire sollecitamente un cantiere per la sua ricostruzione.

Fra' Galdino

martedì 9 settembre 2008

LE PERLE DEGLI ONOREVOLI MINISTRI


Dev'essere ormai un "vizio di classe".
Non può essere diversamente: basta che a un nostro "politico" si affidi una poltrona di ministro, perchè subito egli si metta in "cacaticchio" e pensi di avere il diritto di dire tutte le fesserie che gli passano per la testa: anche a costo di mettere in berlina il governo di cui fa parte e persino di farlo cadere.
Com'è avvenuto col governo retto da Prodi che, prima ancora di compiere il secondo anno di vita, si sfasciò appunto perchè ognuno dei suoi ministri, spesso per ragioni di visibilità personale, aveva voluto dire la sua.
Lo stesso sta accadendo nell'ambito del governo retto dal cavaliere.
Dopo le fregnacce del ministro Brunetta, con la sua dicotomia fannulloni-primi della classe, le fandonie della ministra dell'istruzione, con i suoi grembiulini obbligatori, i suoi tagli a danno del personale della scuola, il suo maestro unico, il suo 5 stringibulloni, gli insegnanti - non suoi - in esubero gettati nella discarica...del turismo, dopo tutte le contrastanti dichiarazioni dei leghisti, mancava soltanyo la inopportunissima sparata del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che,in occasione della rievocazione storica del primo atto della Resistenza romana ai Tedeschi, intervenendo - sul palco in cui c'era il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - a Porta San Paolo, ha avuto il cattivo gusto di cogliere l'occasione per annunciare che gli sarebbe rincresciuto non ricordare, in quella triste commemorazione, l'eroismo di altri Italiani ( i repubblichini della Nembo) che, "credendo nella difesa della patria, si opposero allo sbarco degli anglo-americani, e che quindi meritano il rispetto di quanti guardano con obiettività alla storia nazionale".
Una singolare revisione della storia nazionale, inopportuna per il luogo e la circostanza in cui è stata espressa, indelicata per la compresenza del Capo dello Stato e soprattutto scorretta perchè uscita dalla bocca d'un ministro, che nonostante le sue note radici ideologiche, ha giurato fedeltà alla Costituzione: a quella stessa Costituzione fondata sul sangue della Resistenza e di quanti altri lottarono per neutralizzare la Repubblica di Salò.
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RISPOSTA APERTA AD UN COMMENTO DI UN AMICO CHIUSO


Nelle foto: Leonardi, Ricevuto, Buzzanca: i tre presidenti della Provincia regionale



Nei giorni scorsi ho scritto un "post" riguardante la scuola con particolare riferimento all'edilizia per la scuola superiore. Abbiamo ricevuto un commento al quale ripondiamo con quest'apertura,
dopo averlo riportato integralmente, anche perchè abbastanza conciso. Eccolo:

Anonimo
ha detto...Ma dai, ti fai prendere per i fondelli come un pivello....sono 40 anni che si sente questa canzone, ma dai..

Questa la mia risposta:
A me lo dici, eppure mi conosci bene e sai quanto ho scritto su questa - più che canzone come tu la chiami - telenovela, messa in atto prima da Peppino, poi da Salvatore e quindi ripigliata da Nanni, ultimo opite del Palazzo dei leoni.
Qui è stata riportata una trafila che, in qualche caso, come quello del liceo scientifico Medi, è giunta fino alla formulazione di una bozza di contratto d'appalto, per la cui attuazione si cercano ancora i due interlocutori principali: la banca e l'impresa concorrente.
Sono dati reali, ma non per questo realizzati, perchè restano in attesa di sviluppo, che può anche essere incerto. Anzi lo sarà se non ci saranno forti pressioni per la sua attuazione.
Come vedi, le notizie, prima di commentarle con il ricorso ai "fondelli", bisognerebbe riflettere un po', anche quando ci si chiude dentro un inutile NN.
Ciao e grazie per il tuo intervento, che mi ha consentito di fornire qualche altro dettaglio, sulla canzone-telenovela.

Francesco Cilona

lunedì 8 settembre 2008

IL 17 SETTEMBRE GIORNATA CALDA PER I PRECARI DELLA SCUOLA

FOTO. GLI ONOREVOLI ORLANDO E RIZZO

I superstiziosi - e non solo essi - considerano il 17 foriero di disgrazie.
E, per una strana coincidenza, il 17 settembre, giorno d'inizio della scuola in Sicilia, sarà latore di un grosso dispiacere per molti insegnanti, parecchi alunni, numerosi applicati di segreteria siciliani. Ciò per le arruffate "disposizioni in materia d'istruzione" decretate dal governo berlusconi, con la presa d'atto del supino ministro del ramo, avv. Maria Stella Gelmini.
Tali disposizioni -che non si limitano a ipotizzare il ritorno del maestro unico e l'aumento del numero di alunni per classe - prevedono per quest'anno tagli con l'accetta a danno dei docenti di sostegno e la drastica riduzione delle possibilità d'impiegare nella scuola personale precario. Per questa insensata stretta che rischia di strangolare la già asfittica - l'ha detto lei - scuola siciliana, lo stesso giorno 17 rischia di essere prologo per un autunno caldo.
Per quel giorno, infatti, i sindacati della scuola (Fic, Cgil, Cisl, Snals, ConSal e Gilda Unans) hanno indetta una manifestazione di protesta, da svolgersi davanti all'Ufficio Scolastico Regionale, a Palermo.
La protesta sarà seguita da una capillare campagna di informazione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla gravità dei provvedimenti restrittivi a danno della scuola, decisi dal governo nazionale.
Che si tratti di disposizioni inaccettabili, perchè perniciose, lo ribadiscono non solo le opposizioni, ma anche politici alleati di Berlusconi. Dopo la dura presa di posizione del PdCI, che ha fatto risaltare presso il parlamento europeo, con una mozione dell'on Marco Rizzo, il disagio creato dal governo alla scuola italiana, pure Italia dei Valori, con un intervento del portavoce nazionale, on. Leoluca Orlando, stigmatizzando la negatività delle iniziative del ministro dell'istruzione, ha espresso piena solidarietà a tutti gli operatori della scuola e annunciato il proprio appoggio alla manfefstazione di Palermo.
Ma, come dicevo, le critiche, anch'esse aspre, vengono pure dagli alleati del governo.
Durissima è stata, per dirne una, la reazione del governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, che in una lettera al ministro Gelmini ha sottolineato la mancanza di rispetto dimostrata nei confronti della Sicilia, che nella sua qualità di regione autonoma, per statuto, ha il diritto di essere interpellata in decisioni riguardanti l'importante servizio pubblico, qual è la scuola. Ha lamentato la eccessività dei tagli effettuati e reclamato una più oculata riduzione che non crei difficoltà agli operatori e alla scuola di Sicilia.
Per quanto energica possa apparire la presa di posizione di Lombardo, essa rischia tuttavia di risultare pleonastica se,in mancanza di un adeguato riscontro alle richieste, non succederà nulla di sostanziale nel rapporto politico tra l'Mpa e il cosiddetto Popolo delle Libertà.
"E' bene che lo sappia, il presidente della Regione: perderebbe tutta la fiducia che gli abbiamo dato". L' hanno detto diversi operatori scolastici, che ammettono di avere votato per il movimento isolano, in provincia di Messina.

FRANCESCO CILONA

domenica 7 settembre 2008

IN CERCA DI SOLUZIONI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA SUPERIORE: buone speranze per il liceo scientifico di Barcellona.


Si riaprono le scuole: ancora dieci giorni di attesa per gli alunni, mentre per gli insegnanti è già cominciato l'anno scolastico , con i primi impegni a carattere burocratico.
Nella nostra città, i grossi problemi recentemente creati dagli interventi strozza-posti della Gelmini si aggiungono ad aggravare la già precaria situazione degli anni passati, sofferenti soprattutto per le ormai annose difficoltà dovute alla inadeguatezza dell'edilizia scolastica. Già è diventato un vero primato negativo, lo stato in cui il corpo insegnante del liceo Scientifico E. Medi è costretto ad operare. L'importante istituto, che ormai per tradizione ancestrale è frantumato in ben cinque sedi - tutte, tranne una, adattate alla meno peggio in edifici privati, con un costo complessivo d'affitto vertiginoso - è ancora in attesa della costruzione di un plesso scolastico a spese della Provincia, come da delibera dell'Amministrazione Leonardi.
Ad attendere nuovi edifici scolastici di competenza provinciale, ovviamente ci sono anche altri centri, un paio dei quali sono in "attesa avanzata", mentre altri si può dire che, rispetto a questi, possono dirsi dei neofiti: ovviamente, novelli per modo di dire, visto che le loro esigenze maturano da anni.
Ma vediamo che cosa è in grado di rispondere la Provincia regionale, adesso "governata" da Ricevuto.
Da una nota riportata sulla "Gazzetta del Sud", risulta che le sedi prese in affitto per le scuole superiori della provincia di Messina sono 41, con un balzello annuo davvero impressionante, a causa di certi canoni spesso salati.
Il problema di queste sedi è stato recentemente approfondito dalla quinta commissione consiliare di Palazzo dei leoni che, su relazione del dirigente ing. Enzo Carditello, ha potuto appurare quanto cara è costata e continua a costare complessivamente l'edilizia scolastica in affitto, ogni anno. Un vero patrimonio, che sarebbe intollerabile continuare a sperperare, a solo vantaggio dei padroni ...di case. Per questo, sin dalla precedente amministrazione, si è cominciato a cercare soluzioni diverse, ricorrendo ad una procedura che, se mpegna finanziariamente la Provincia, lo fa in maniera accessibile alle sue capacità di spesa. Cioè, così come predisposto da Leonardi, si mira a costruire nuovi edifici ricorrendo a leasing finanziari e a particolari accordi con imprese private, che grazie a quei finanziamenti - che la Provincia pagherà a rate - provvedano alla costruzione dei necessari manufatti. Insomma la Provincia deve trovare i due interlocutori necessari (banca e impresa) mettere in bilancio la spesa , che ovviamente si protrae negli anni, e attendere che la procedura scelta si svolga fino alla costruzione e consegna delle nuove scuole. Tale procedimento è stato avviato per la costruzione del liceo scientifico di Barcellona, per la cui gara d'appalto è già stato predisposto il relativo regolamento.

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barcellona pg, messina, Italy
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