sabato 23 agosto 2008

ANCORA FUOCO NELLE NOSTRE COLLINE, NONOSTANTE IL BRUCIANTE RICORDO DELLA STRAGE DELLO SCORSO ANNO


E,' da poco prima delle 16, che con un continuo andirivieni un elicottero si affanna ad attingere acqua nel tratto di mare compreso tra Portorosa e Falcone, con l'evidente scopo di contribuire allo spegnimento di un incendio che si starebbe sviluppando nella corrispondente zona a monte. L'impegno sembra arduo e, a quanto pare, con forte spreco di energie, visto che la quantità di acqua trasportabile non è tale da potere garantire ciò che si potrebbe ottenere con l'impiego dei più idonei aerei canadair. E' auspicabile, comunque che gli interventi si trovino in presenza di focolai incipienti, in maniera da riuscire a spegnerli prima che si sviluppi il solito devastante incendio.
Questo "post" viene redatto alle ore 17, mentre ancora si sente nell'aria il rombo del mezzo aereo di soccorso, di cui è stata ripresa una fugace immagine, qui riportata.
Ma ecco che alle 17,15, si profila nel cielo la presenza di un canadair: evidentemente, l'operazione dell'elicottero era in attesa di un più adeguato sostegno nell'opera di spegnimento, per cui la speranza che si stesse trattando di scarsi focolai lascia un po' il posto a qualche preoccupazione.
Per quanto ancora non si abbiano notizie certe sull'entità e sull'ubicazione delle fiamme, rimane sempre l'auspicio che la prontezza degli interventi riesca a domare subito le fiamme e che esse non interessino alcuna parte vitale del territorio colpito.

NIENTE FANNULLONI A PALAZZO LONGANO: I tecnici del Comune hanno lavorato anche in periodo di ferie per non tardare il risanamento urbano

foto: Nania e Brunetta

Quanto prima potrebbero essere avviati i lavori per il risanamento e la riqualificazione di una grossa "fetta" di Barcellona, e cioè dell'area compresa tra la dismessa stazione ferroviaria di via Roma e il quartiere popolare di Fondaco Nuovo, compreso naturalmente il rione S.Antonino, dove tra l'altro con una quota di finanziamento messa a disposizione dalla Regione si provvederà al restauro dell'antico convento di Sant'Antonio da Padova, comprendente un chiostro di notevole interesse storico e artistico.
Lo Stato, tramite il ministero per le infrastrutture ( per accordo siglato tra il sindaco di Barcellona e l'allora responsabile del dicastero, on. Antonio Di Pietro) contribuisce con un finanziamento di sette milioni di euro. A tali somme, sempre per la riqualificazione dell'area urbana indicata, vanno aggiunti 4.600.000 euro cofinanziati dal Comune. Già previsti per l'atteso intervento di "rinascita urbana".
L'avvio dell'importante operazione di risanamento e riqualificazione, interrotto per sopravvenute lungaggini burocratiche, viene ora reso più sollecito dalla decisione del Comune di assegnare, con determina predisposta dall'Ufficio tecnico del VII settore, l'appalto dei lavori all'impresa Tecnical SpA di Catania, che in base alla graduatoria delle ditte ammesse, stilata dall'ufficio regionale competente (Urega), occupa il primo posto. Se non ci saranno ricorsi al Tar da parte di qualcuno degli esclusi, i lavori potrebbero essere avviati entro il corrente anno.
Il sindaco, Candeloro Nania, che a suo tempo ebbe a riconoscere l'importanza dell'iniziativa del ministro Di Pietro che, promuovendo il contratto di cofinanziamento, ha consentito alla città di fruire di una buona fetta di contributo statale, ha espresso la propria soddisfazione per il colpo d'acceleratore dato alla vicenda, grazie al lavoro svolto dai tecnici del Comune anche in periodo di ferie, tanto da smentire le preoccupazioni del ministro Brunetta, così legato alla sua teoria dei "fannulloni". Per quanto riguarda eventuali contraccolpi derivabili da possibili ricorsi, a Palazzo Longano non aleggia alcun pessimismo. E gli amministratori cominciano a considerare realistica "la visione di un pezzo di città completamente rinnovato, con un bel parco cittadino al posto del vecchio scalo ferroviario" e forse anche - ma qui non abbiamo certezza - la soluzione della pericolosa strettoia congiungente la piazza "Nuzzuluni d'aranciu" e la via Umberto Primo, la cosiddetta "forca caudina", da noi altre volte denunciata.


CIFRA

venerdì 22 agosto 2008

AD UN ANNO DELLA GRANDE TRAGEDIA NEL "RIFUGIO DEL FALCO"

E' trascorso un anno dalla tragedia che distrusse sulle alture di Patti
quasi un'intera famiglia e altre due persone. Per quel rogo maledetto, non solo non ha pagato nessuno il conto alla Giustizia, ma neppure c'è
stata alcuna istituzione che ha cercato di lenire il dolore di chi ha pianto
quei morti, indennizzandolo con concreto intervento. L'unica superstite della famiglia Cucinotta, Valeria, anch'essa colpita nella persona dal
fuoco, ha dovuto lasciare la propria città ed emigrare al nord, ospite di
un proprio zio a Milano. Qui per non dimenticare quella tragedia, ci
permettiamo di riportare un nostro corsivo pubblicato in quelle
circostanze dolorose, QUANDO IL PADRE,MATTEO,ULTIMA VITTIMA, NON ERA ANCORA DECEDUTO.

UNA TESTIMONE INFALLIBILE

(Nelle foto: VALERIA CUCINOTTA E IL ROGO DI PATTI)


Protagonista di un dramma che, se non le ha distrutto il corpo, avrebbe potuto sconvolgere la sua anima, sembra uscita indenne, con tutta la sua bellezza e nella pienezza del suo spirito. L'abbiamo vista, a lungo, sullo schermo di una una tv a testimoniare, con lucida fermezza, quanto aveva visto e sofferto di fronte al trerrificante dilagare del rogo che, nel rifugio del Falco, un mese fa, assalì e incenerì quel sito, causando cinque vittime umane: la sua mamma, Lucia Natoli, suo zio, Costantino Cucinotta, la nonna Caterina Barberina Maffolini, i dipendenti del ritrovo agrituristico, Concettina Scafidi e Giuseppe Bompensiere.
Valeria Cucinotta, splendida ragazza di 22 anni, dopo avere sofferto gli "spasimi" di gravi scottature, amorevolmente lenite e curate negli ospedali di Messina e di Napoli, adesso è lì a ricostruire con apparente freddezza e ricchezza di particolari lo scenario infernale di quel maledetto rogo, dolosamente appiccato da chi, se veramente esiste rimorso umano, dovrebbe rodersi l'anima, per tutta la vita. E con l'aggiacciante sua testimonianza, la splendida Valeria, pur senza inveire, inchioda nella loro "scottante" responsabilità, quanti, in quella tragica occasione, non seppero fare il proprio dovere con la "dovuta" tempestività.

giovedì 21 agosto 2008

ORAZIO CALAMUNERI ALL'ATTACCO--Un senior con molteplici esperienze politiche che vede nero sulla salute del pd cittadino

FOTO: L'avv. Francesco Russo
(A dx una vecchia vignetta di Cifra su Orazio Calamuneri)



Il PD, sulla cui riuscita molti italiani avevano riposto sicura speranza, ora, a causa dell'abnorme sviluppo delle originarie contraddizioni in nuce, comincia a fare disamorare buona parte del suo elettorato.

La delusione potrebbe diventare cocente, soprattutto in quanti alle cosiddette primarie hanno fatto registrare la loro entusiastica partecipazione.
Evidentemente, per quanto quasi plebiscitario sia stato l'orientamento su Veltroni e i suoi seguaci, nella scelta dei segretari nazionale e regionali, sembra adesso che si debba convenire che si sia trattato più di facciata anziché di sostanza.
E ciò perchè evidentemente devono essersi intrecciati, nel breve lasso di tempo fin qui tascorso, gli sviluppi di iniziali malumori, persistenti nella costellazione di vertice, con l'assoluta mancanza di volontà o capacità organizzativa.
Basterebbe l'emblematico caso di Barcellona, dove all'insoddisfazione per esempio di un Calamuneri si è aggiunta l'incapacità di porre almeno le basi di una struttura sezionale, che anche localmente un partito operativo non può non crearsi.
Niente di tutto questo è stato fatto, e ci si è cullati sulla eventuale - e quindi incerta - capacità organizzativa di una figura professionale con scarso carisma e limitata esperienza politica.
Ma questo non vale soltanto per la situazione locale, perchè si potrebbe salire con analogo rammarico ai gradi provinciale e regionale, senza tema di apparire presuntuosi.
Non so se questo ragionamento sia stato fatto da Orazio Calamuneri, che avendo visto sempre di malocchio la genesi e il rachitico sviluppo del PD barcellonese, contiuna a sparare a zero sull'attuale segretario di sezione, avv. Francesco Russo, tirando in ballo tra l'altro la mancanza del ricambio generazionale in un partito, il PD, che per essere neonato non dovrebbe rimanere in mano a gente ormai vetusta, residuo di due partiti (Margherita e Ds) decotti prima di spegnersi.
Dove possa puntare il rammarico di un altro anziano - qual naturalmente è Calamuneri - non si riesce a capire, a meno che non sia lui a sapere dove trovare i nuovi pezzi di ricambio, cioè quella gioventù spontaneamente disponibile ad affrontare l'organizzazione di una sezione che sappia buttare alle ortiche le obsolete tendenze correntizie ereditate dalle ormai spente "matrici" politiche.

Francesco Cilona

mercoledì 20 agosto 2008

UNA CITTA' ASSUEFATTA



Do uno sguardo alla Tv e, nella pubblicità di un'emittente privata, fa bella vista un ingegnoso spot su come comportarsi nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Apro il giornale e mi cade sotto gli occhi una vistosa pubblicità sull'impellente necessità di adeguarsi alla raccolta differenziata. Vado per strada e incontro i soliti contenitori per la spazzatura, sporchi e colmi di rifiuti e, non in tutti i posti, qualche contenitore per la raccolta di carta e qualcuno per i recipienti di plastica, anche questi colmi e fiancheggiati da materiale che non ha trovato spazio al loro interno. Insomma, mentre la teoria a suon di spot cerca di prendere piede, i piedi del cittadino continuano a muoversi nella mondezzza, visto che la pulizia nelle strade e nei marciapiedi è diventata una chimera, mentre un'altra chimera - quella della raccolta differenziata - si annuncia sui "media". Ed ecco che, come prima e forse anche peggio di prima, nella via Roma - trasandato salotto cittadino - ad un passo dal semaforo del centralissimo incrocio con la via Marconi, si può assistere ad uno scenario da terzo mondo: quello fotografato stamattina da barcellonablog e qui fedelmente riportato. Ma davvero dobbiamo abituarci a sconci del genere? Siamo ormai talmente cloroformizzati dalla dominanza politico-amministrativa da non riuscire più ad accorgerci di tanto squallore? Mentre scrivo queste righe e mi pongo queste sconsolate domande, mi sovviene d'avere letto stamani - su Repubblica - un bellissimo articolo firmato da Nadia Urbinati ("L'Italia senza dissenso"), che varrebbe la pena riportare qui integralmente. E' una fotografia cruda della ormai sconsolata "docilità" con cui noi cittadini accettiamo pacificamente quello che il padrone di turno, per esempio l'opinione generale di una più o meno larga maggioranza, crede, ritiene e vuole. Come, se dopo anni di allenamento televisivo, fossimo mutati nel temperamento e potessimo fare senza sforzo quello che in condizioni di spontanea libertà sarebbe semplicemente un insopportabile giogo. E' forse per questa forma di cloroformizzazione che non ci accorgiamo di ciò che ci sporca? E se ci accorgiamo, cos'è che ce lo fa sopportare? fra' Galdino

martedì 19 agosto 2008

LA GOMMA AMERICANA? FAREBBE BENE ALLA SALUTE!


Questa è nuova: masticare chewing-gum fa bene alla salute. L'hanno costatato i medici di un importante ospedale estero con forte crisma scientifico. Però farebbe bene soltanto in casi particolari: quando cioè il masticatore è un paziente che è stato sottoposto ad intervento chirurgico ed è costretto al riposo postoperatorio. Basterebbe che, durante tale periodo, il soggetto s'impegnasse a masticare la "gommetta" per un paio di turni giornalieri, di circa quattr'ore, senza declutirla, per avere grossi benefici nel decorso postoperatorio, il quale verrebbe notevolmente accorciato. Il che significa che la guarigione sarebbe anticipata, ma non si capisce ancora bene se grazie al meccanismo della masticazione o se ad opera dei succhi gastrointestinali, stimolati dalla saliva, incrementata durante la masticazione. Fortunatamente non è stato neppure chiarito quale marca di gomma americana sia consigliabile e quale gusto. Per cui, almeno per il momento sarà consentita la libera scelta.
Intanto, in attesa di ulteriore verifica scientifica, non vi azzardate più di rimproverare figli, nipoti o alunni, quando li sorprendete a masticare chewing-gum: potrebbe fare bene anche senza bisogno d'operazione.

lunedì 18 agosto 2008

FLESSIBILITA' DEI BARILI E RIGIDITA' DELLE POMPE




Pinco= Ciao Pallino, si torna al lavoro?
Pallino= Eh, sì. Le fiere son finite ed il tran tran riprende.
Pinco= Già, tu non sei precario, ed il tuo lavoro è noioso. Io, invece, che precario sono, con la mobilità flessibile che mi ritrovo, non ho nè modo, nè tempo, nè luogo per potermi annoiare.
Pallino= Ma che vai dicendo. Pensi anche tu, come il ministro Trombetta, che sono un fannullone? Ti sbagli, caro. Noi ci facciamo il culo così, con tutte le scartoffie e le altre camurrie che ci capitano tra le mani. Pensa che nelll'ufficio in cui io lavoro, la prima cosa che dobbiamo fare è andare a cercare il materiale per scrivere.
Pinco= E lo trovate?
Pallino= Quando sì e quando no. Spesso ci manca la carta per le fotocopie, e quando troviamo la carta, ci accorgiamo che la stampante è asciutta.
Pinco= Cioè? Vi manca pure l'inchiostro? A me invece manca un altro liquido...la benzina: ogni giorno per andare al lavoro non mi bastano dieci euro di carburante.
Pallino= Ma come, prima dicevi che ti erano sufficienti...forse adesso vai a lavorare a Messina e non più a Villafranca.
Pinco= No, vado a lavorare a Venetico, e pur essendo la strada più corta, mi tocca spendere di più, e tu lo sai perchè.
Pallino= Lo so, lo so: ogni giorno che è passato c'è sempre stato un ritocco in sù, per la questione dei barili che aumentavano di prezzo, ma adesso il costo del greggio sta precipitando, si parla di un 35 per cento e forse più di ribasso....
Pinco= Ebbene, cala il prezzo del greggio e non quello del carburante alla pompa. E sai come giustificano questo fenomeno i signori petrolieri?
Pallino: Non lo so, mi sembra ingiustificabile.
Pinco= Dicono che, loro, il petrolio che hanno di scorta l'hanno pagato a prezzo fortemente maggiorato e che quindi quando arriva alla pompa non può che mantenersi a livelli elevati.
Pallino= Ah, si? Bella logica, questa. E il Governo l'accetta questa specie di teoria truffaldina?
Pinco= Governo? Ma quale governo, quello che dice di non volere mettere le mani nelle nostre tasche e, per non farlo, ci mette il tubo della benzina in un altro...posto! Ma lo sai tu che più caro è il carburante e più incassa di tasse lo Stato? Non lo sai questo?
Pallino= Lo so, lo so! E capisco anche tante altre cose, ma che ci vuoi fare: ormai mi pare che ci stiamo assuefacendo ad un andazzo che prima o poi ci...
Pinco= Stop, per carità, lasciamo che parlino gli altri::::
Pallino= "Famiglia Cristiana" vuoi dire? Che parli pure...e liberamente.

domenica 17 agosto 2008

SU, RAGAZZI, VOGLIAMO SVEGLIARCI?!?!?


Sinceramente, non so fare a meno di confessarlo. Avevo creduto parecchio nella possiblità offerta da alcuni siti della nostra zona che, attraverso internet, potessero fare quello che non s'era riuscito mai a realizzare con la carta stampata: fosse stato pure un periodico costante e di lunga durata.
Certo, come ho detto altra volta, negli anni passati non ebbero a mancare i tentativi, intesi a dare alla città una propria voce, ma la loro attuazione fu o di breve durata o, se protratta, saltuaria, quando non strumentalizzata. Dicevo: avevo sperato tanto che, con il nuovo portentoso strumento web si sarebbe attenuata la difficoltà d'impresa e che ciò avrebbe consentito, soprattutto alla giovane generazione, di dare voce alle molteplici esigenze della città: da quella culturale a quella politica, dalla ricerca delle radici storiche all'escursione del nostro passato, alla valutazione delle condizioni attuali della nostra città, alle indicazioni propositive per il loro miglioramento. M'era sembrato che ci fosse un fiorire di iniziative, varie, intelligenti e persino ambiziose.
E' bastato un annetto o poco più di osservazione e di cammino ad esse collaterale, per mettermi nella necessità di dovere rivedere la mia prima impressione?
Io vorrei di no!
Ed è per questo che ho sentito il bisogno di scrivere queste quattro righe.
Vorrei che servissero a muovere le acque, prima che, ristagnando, diano ragione alle mia incipiente preocupazione.

francesco cilona

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.