venerdì 20 giugno 2008

NON FACCIAMOCI TRADIRE DALLA MACCHINA

Il "motore" continua a mietere la vita, soprattutto quella dei giovani. Il recente tragico incidente, in prossimità della Farmacia delle Terme, la cui dinamica pare sia stata registrata da una telecamera fissa, ha gettato nella costernazione più di una famiglia, e per la raccapricciante sorte del conducente e per la gravità delle condizioni del giovane superstite che occupava il sellino posteriore della moto sfuggita al controllo dello sfortunato centauro.
Si dice che fosse una moto di grossa cilindrata, che nel cuore della notte in un tratto di strada in lieve salita all'improvviso abbia preso la mano al suo guidatore e come una palla impazzita sul panno verde abbia carambolato per cozzare in fine contro un palo elettrico di cemento.
Nessun testimone oculare, oltre al giovane accompagnatore che ovviamente non è in grado di riferire, costretto com'è in un letto del reparto di rianimazione del Policlinico Universitario, in prognosi riservata.
Ci sarebbero le immagini della telecamera, che i Carabinieri di Barcellona devono avere controllato attentamente e ripetutamente. Ma non è chiaro fino a che punto possano essere decisive per una minuziosa ricostruzione dell'incidente. Comunque gli accertamenti sono in corso e avanzare ipotesi di qualsiasi genere sarebbe prematuro, se non addirittura avventato.
Una cosa però bisognerebbe dirla, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze che in città si vedono scorazzare su scooters, macchinine, auto mormali, guidando con la disinvoltura di un campione sulla pista di un circuito. Ed è questa: "Giovani, non lasciate che tali gravissime notizie, che gettano nel lutto più sconsolato intere famiglie, scivolino come l'olio sulla vostra attenzione, distratta dalla convinzione che sono tragedie che possono succedere soltanto agli altri o, peggio, offuscata dalla noncuranza verso il valore della vita e dall'incapacità di temere l'insostenibilità di eventuali conseguenze invalidanti."
Questo bisognerebbe fare entrare in testa ai nostri giovani, come bisognerebbe far capire a chi ci controlla che non si deve mai allentare la vigilanza sul comportamento di chi ha la responsabilità di condurre un mezzo sulle strade interne ed esterne alla città.

Fra Galdino

giovedì 19 giugno 2008

SPERIAMO DI FARCELA ANCHE STAVOLTA




L’incontro di domenica prossima Spagna-Italia sarà arbitrato da un pianista, direttore di un conservatorio di musica. E’ questa, infatti, la professione dell’arbitro tedesco Herbert Fandel che, coadiuvtato dagli assistenti Kadach e Wezel, sarà in campo a Vienna a dirigere il quarto di finale tra le due compagini neolatine che, per tradizione, si sono sempre affrontate con grande agonismo e in condizioni tecniche d’alto livello.
Tuttavia le “furie rosse” – così sono intesi i nazionali iberici - non battono gli azzurri in una competizione ufficiale dal lontanissimo 1920, ossia dalle Olimpiadi disputate ad Anversa, in Belgio. In quella circostanza, la Spagna vinse per 2-0.
In
ventisette partite, disputate successivamente al di fuori delle Europee e dei Mondiali, nove vittorie sono state azzurre, 8 rosse. Quindi niente vittorie della Spagna sull’Italia né ai Mondiali di Calcio, né alle Europee, dopo quella data.
Comunque tra Italia e Spagna, le quotazioni per l’incontro di domenica sono, secondo Snai, testa a testa, prevedendosi tra le due squadre equilibrio di forze, Si dà infatti: 2,60 per la vittoria degli azzurri, 3,20 per il pareggio, 2,60 per la compagine di Luis Aragone .

CANTEREMO CANNA AMERICANA (Ordinanza o grida manzoniana?)

Il 3 e il 13 giugno ultimi scorsi, in questo blog , cogliendo spunto dagli incendi che s'erano sviluppati in concomitanza dell'ondata di scirocco, mettemmo in evidenza l'intervenyto di un consigliere (Mario Presti) riguardante la necessità che venga istituito il catasto dei terreni soggetti ad incendi, e l'emissione di un'ordinanza del sindaco di Barcellona, varata per la prevenzione di incendi nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto. Proprio oggi , su un giornale della provincia , appare un servizio che tocca gli stessi argomenti: ovviamente sempre d'attualità, anche perchè è bastato un breve ritorno dello scirocco per vedere all'orizzonte, sui crinali delle nostre montagne, improvvise fumate nere, indizi preoccupanti di nuovi focolai. Sollecitati da questo inquietante "ritorno di fiamma", abbiamo creduto opportuno fare una breve escursione in alcune strade ed angoli della città, senza però spingerci troppo verso la periferia campestre. Volevamo vedere se l'ordinanza del sindaco fosse stata efficace o se invece fosse stata disattesa. Abbiamo osservato, abbiamo costatato, e pure scattato qualche foto, che ha riguardato però un'area sconsideratamente aperta al pubblico: il tratto dell'ex scalo ferroviario accessibile dal dismesso passaggio a livello di via Ugo di Sant'Onofrio. Le erbacce, in quell'area, la fanno da padrone e sono talmente secche da costituire un costante rischio per l'incolumità della gente. Ci siamo chiesti allora: "Che cosa fa il Comune, emissario di quella severa ordinanza, per controllare e ripulire aree a rischio di questa portata? E quale vigilanza c'è stata finora per controllare l'efficacia di detta ordinanza?". Sono quesiti che vorremmo stavolta girare al Consiglio Comunale, e non più al capo dell'Amministrazione, per evitare che, come è avvenuto altre volte, restino lettera morta. Se poi anche i consiglieri crederanno opportuno fare orecchio da mercante. Beh, pazienza, vuol dire che è nostro mestiere "cantare canna americana".
barcellonablog

martedì 17 giugno 2008

CASINI, L'UDC ED IL CAVOLO SICILIANO


"Le iniziative dissennate di queste ore fanno capire perchè l'Udc non fa parte della maggioranza e perchè aveva un senso impedire che l'Udc ne facesse parte".
Lo dice il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, di fronte al tentativo di Berlusconi di continuare a varare leggi salva-silvio.
Un senso che però è un nonsenso, alla luce dello stretto legame mantenuto dall'Udc che, nelle elezioni siciliane, ha consentito a Berlusconi e ai suoi alleati (Udc compresa) di incamerarsi tutte le province e quasi tutti i Comuni dell'Isola.
A meno che Casini non conti un cavolo nell'Udc di Cuffaro. =====>

FINCHE' LA BARCA VA LASCIAMO CHE IL VENTO SE LA PORTI VIA


Trik: Vento, vento, portami via con teee!
Trak: Come mai canti questa vecchia canzone? Non ti sembra fuori moda?
Trik: Eh, no! E' attualissima. Non senti che vento che tira...
Trak: Tira scirocco e soprattutto a Milazzo dà fastidio.
Trik: Lascia stare lo scirocco e i cugini milazzesi. Qui tira un fortissimo vento di centrodestra che sta spazzando via un intero elettorato. Hai visto i risultati di queste ultime elezioni amministrative? Il vento dalla coalizione di centrodestra ha irrotto peggio di un ciclone.
Trak: Già otto province su otto, comuni su comuni risucchiati a destra, io direi che, come si dice in gergo politichese, continua l'onda lunga.
Trik: Un vero e proprio tsunami.
Trak: Visto che si parla di onda e di tsunami, mi pare di dovere dire che l'elettorato sta diventando come quel barcaiolo che, tirati i remi in barca, lascia che questa vada alla deriva, seguendo la corrente marina...
Trik: E finché la barca va....
Trak: lasciala andare!

Trik: E questa ti sembra canzone moderna?
Trak: Coi tempi che corrono... è di grande attualità.

lunedì 16 giugno 2008

SINISTRA DEMOCRATICA CERCA IL RINNOVAMENTO


Mentre in Sicilia, sulle otto province in cui s'è votato, si abbatte la valanga delle forze di centro-destra (Pdl,Mpa, Udc), il movimento "Sinistra Democratica" prova a superare il frastornante momento, affidandosi alla necessità di un decisivo rinnovamento, da compiersi anche a costo di dovere raccogliere i cocci di una frantumazione che, in quest'ultima occasione, non ha risparmiato nessuno, PD compreso.
Anche se ci aveva pensato prima di queste elezioni amministrative, già sospinta dal disastroso risultato delle consultazioni politiche, oggi "Sinistra Democratica" ancor più sollecitata da quest'ultima lezione, mostra di volere avviare con tenacia un reale processo di rinnovamento e di unificazione di tutte le forze che rappresentano la sinistra. A tale scopo ha indetto una prima assemblea, che si terrà mercoledì 18 giugno, alle ore 18,30 nella sala convegni Oasi. L'incontro, che ha all'ordine del giorno il programma politico del movimento e la valutazione del momento politico che la città sta attraversando, sarà aperto a tutti i compagni che intenderanno partecipare e contribuire all'opera di rinnovamento.

ZANZARE TIGRE E PAPPATACI IN LIBERA USCITA



E' trascorso esattamente un anno da quando ebbi l'ardire di scrivere una lettera aperta al sindaco della città di Barcelona Pozzo di Gotto. Una lettera, alla quale non ebbi mai risposta scritta e neppure orale, se si eccettua qualche mugugno a distanza non ravvicinata. Adesso rileggendola trovo che non la cambierei di una virgola se dovessi riprenderne il concetto. Allora dissi che questa nostra amata Barcellona cominciava a non piacermi più e testualmente spiegavo: "Non mi piace perchè, non solo ha perso la sua identità di paese laborioso, ma anche e soprattutto perchè è diventata sciatta, sporca, incontrollata e quindi poco attraente, nonostante il proliferare di nuovi negozi. Parecchi dei quali persino vistosi, seppur spesso meteore o meno stabili di quelli cinesi".
"Finita la baraonda dell'imbrattatura elettorale, che ha reso la città ancora più sporca (e guarda caso la situazione attuale è identica) ora con l'arrivo dell'estate ci assaliranno zanzare e pappataci, cui neppure l'annunciata disinfestazione è riuscita a porre rimedio. Probabilmente perchè non c'è stata un'opportuna, tempestiva azione preventiva.
In Piazza San Sebastiano, sotto i pini, intanto è impossibile sostare, per le cacate dei piccioni e , da qualche giorno, per l'invasione di miriadi di moscerini, che ti assaltano e si appiccicano ai vestiti.
Sarà, questo un fenomeno passeggero, ma intanto preannuncia che altri insetti, più noiosi di loro, verranno a pungerci e a succhiarci il sangue, lasciando sulla nostra pelle pruriginosi pomfi. Scusami se ho parlato di cose fatue ed insignificanti.
Ma per la gente comune sono sempre seccature. "
Ah, pardon, una piccola inezia mi tocca aggiungere: quest'anno zanzare tigre e pappataci devono avere anticipato il loro arrivo, visto che già c'è parecchia gente che ricorre in farmacia per tentare di alleviare la tortura delle loro punture.

Fra' Galdino

BONINA TIRA E MOLLA?

foto: Bragg, uno dei giocatori portento del basket barcellonese

Mentre Patti piange Barcellona ride.
A Patti è stata accolta con grande disappunto la rinuncia del titolo sportivo in serie B1 della squadra di basket locale. Una decisione dolorosa, che ha però consentito la cessione dei diritti di serie ad altra città. Appunto a Barcellona, che adesso sorride dopo avere rimpianto per lungo tempo le gloriose gesta del proprio basket: di quello condotto e diretto dall’accoppiata Capizzi-Perdichizzi .
Adesso la tifoseria barcellonese, lasciando ogni rammarico, ripone le proprie speranze in una forte ripresa di quello sport che, diversamente dal calcio, non più seguito come un tempo, dovrebbe convogliare il grande pubblico al PalAberti. Come avveniva una decina d’anni fa.
Il merito di questo improvviso balzo spetta ovviamente a chi, memore dell’attaccamento del tifoso cittadino al gioco del basket e però deluso della crescente magra fatta registrare dalla pur gloriosa – un tempo – Igea Virtus, ha saputo cogliere l’occasione per non fare disperdere un titolo che probabilmente a Patti rischiava l’evanescenza.
Adesso, il basket nella cittadina tindarica dovrà cominciare daccapo la sua ascesa, partendo dalla serie C, con l'auspicio che, per quanto faticosa, la risalita possa essere costante. Mentre, da parte sua il rianimato Progetto Basket Barcellona - che per un punto aveva perso la cappa contro l'Agrigento, come il campanaro fra Martino - ora, per merito di Immacolato Bonina, si ritrova nella condizione di dovere afferrare il testimone di quel glorioso nostro basket, che con analogo speculare traccheggio, da Barcellona era passato a Messina, per trovare lì il suo misero appassimento.
Oggi vorremmo che fosse tutto al contrario e che il passaggio da Patti a Barcellona, pur frutto di un’operazione finanziaria, diventasse la molla in grado di spingere in alto lo sport che la città sembra gradire più di qualsiasi altro.
Ma a proposito di "molla", è vero quel che si vocifera, che cioè Bonina intende "mollare" l'Igea Vi
rtus?

domenica 15 giugno 2008

:IL TRATTO DI STRADA SBAGLIATO : : : : : : : : Finora ci ha fatto sciupare milioni di ettolitri di prezioso carburante



"Questa vasca rotonda che deturpa e interrompe la via Roma, in piazza Duomo, non dovrebbe più avere ragione d'esistere. Intanto perchè toglie un bel pezzo di superficie alla già modesta "agorà" cittadina, apparentemente vincolata a spazio pedonale . Poi, anche per una questione di gusto, o per meglio dire di disgusto, visto che si tratta di una specie di rozzo abbeveratoio, a volte vuoto, altre volte innaffiato da getti idrici antincendio. Quasi sempre inutile, mai decoroso".
Continua ad essere, questo, il mio modesto giudizio su quell'inutile "beviere", dove neppure i cani andrebbero ad abbeverarsi. Visto che non abbiamo più asini da portarci. Ma c'è un altro valido motivo che dovrebbe indurre chi governa la città a togliere di mezzo quell'impedimento al buon gusto e alla circolazione.
Sì, appunto alla circolazione.
Ed è questa la ragione: ormai il costo del carburante è salito alle stelle e tende sempre più ad aumentare. Il buon senso allora suggerisce di ricorrere al risparmio.
Ebbene non vi sembra che sarebbe una buona occasione di risparmio l'eliminazione del circuito, attorno alla Basilica, di tutti i mezzi a motore che, a migliaia, scendendo dalla via Roma non possono transitare davanti alla Chiesa, perchè in quel trattino di strada è stata piantata una vascaccia che vorrebbe essere il simbolo di un'isola pedonale... fantasma?
Che valore può avere quella breve preclusione, quando l'atmosfera resta ugualmente ammorbata dai gas di scarico emessi dai mezzi che, per evitare cento metri di via Roma, ne devono percorrere cinquecento di via Carducci, via Alfieri e via Dante?
Quanti litri di carburante in tantisimi anni, da quando è entrata in vigore questa deviazione, si sono sciupati? E quanti se ne consumeranno ancora?
Ah, già, la linea dell'Amministrazione della Città è quella d'estendere a tutta la via Roma la pedonabilità. Non ci avevo pensato!
Evidentemente questo mio parere è del tutto controcorrente.
Quindi posso parlare soltanto per fare "sputazza".
Lo so, spesso, anche quando si crede di dire cose sensate, il parlarne diventa soltanto "arte leggera".
Così diceva la
bonanima quando scrivevo qualcosa che non gli garbava.
Francesco Cilona

LA DONNA E L'INATTESA INFELICITA'= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Pensieri d'oggi (da "la Domenica")

Il tempo, le nuove tecnologie e le invenzioni non sono serviti a migliorare le condizioni e l'immagine della donna, nella maggior parte del globo. Le donne sono infelici, insoddisfatte, confuse, maltrattate, discriminate ed emarginate; vivono nella paura, tra violenze e abusi all'interno delle mura "sicure e silenziose": nelle loro case, nei luoghi di lavoro, da parte di familiari ed amici.
Molti pensano che oggi la donna debba essere quella della TV, della pubblicità, ma allora la schiavitù delle donne non è finita.
Il passato ci "regala" donne rinchiuse in case, mute e sofferenti nella loro solitudine e nell'indifferenza della società maschile, e oggi le ritroviamo schiave di un'identità che non appartiene loro: molte di loro infatti hanno rafforzato involontariamente il maschilismo.
E' necessario allora che l'uomo e la donna riscoprano le loro radici, i loro ruoli, le loro capacità peculiari per poi collaborare reciprocamente per spezzare la catena della violenza e creare quella del rispetto e della dignità.
Forse solo allora la donna potrà dire di essere più felice. (Letizia Battaglino)

Ho voluto trascrivere integralmente il giudiziosissimo parere di una donna sull'attuale condizione della "donna" nella società. Mi sembra opportuno sottolineare soltanto quanto danno il sesso femminile stia facendo a sè stesso ritenendo un'emancipazione il mascolinizzarsi e nello stesso tempo contraddittoriamente mitizzando le etichette con cui la TV l'ha già imbambolato. (Fra' Galdino)

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La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
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