sabato 26 gennaio 2008

CADE SANSONE CON TUTTI I FILISTEI



Il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, dopo avere tentato per un’intera settimana di non staccarsi dalla poltrona, perché non era il caso, visto che aveva favorito un solo personaggio in odore di mafia e non tutta l’organizzazione, oggi ha deciso di dimettersi irrevocabilmente dall’importante carica.
Aveva , sì, degustato un paio di cannoli siciliani sull’onda dell’entusiasmo suscitatogli dalle dimostrazioni di affetto e di solidarietà di molti amici siciliani (19%), ma oggi, di fronte all’accanita ingiusta richiesta di sue dimissioni avanzata da avversari e finti amici siciliani e non (81%), si è presentato davanti all’assemblea regionale ed ha gettato la spugna.
Cade quindi Sansone, ma con lui cadono tutti i Filistei.
Perché, sì, una volta mozzata la testa del Governatore, cadono con essa Governo ed Assemblea e si dovrà dar vita a nuove elezioni.
Questo avviene in Sicilia, ma non si sa se accadrà in modo analogo a Roma, dove è caduto Romano Prodi e probabilmente non cadranno tutti i Filistei.
Si scioglierà il Governo, ma non è certo che si scioglieranno Camera e Senato.
Infatti non tutti premono perché si apra, senza perdere tempo, la strada a nuove elezioni.
E se Fini e Berlusconi intendono avviare subito la campagna elettorale, senza neppure cambiare la legge “porcellum”, è perché sono convinti che prima si vota e maggiore è il successo per il loro schieramento.
Addirittura credono che – votandosi in primavera - prenderebbero tanti di quei voti in surplus da non dovere temere gli effetti di una legge capestro. Ma se facessero i conti senza l’oste?
FRA' GALDINO

venerdì 25 gennaio 2008

MA CHE C'ENTRA IL LATTE DI BUFALA CON LA CRISI?

FOTO://MASTELLA LEGGE LA SUA BUFALA
"Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di sfuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,..."e continua la tiritera, che una donna ha scritto - una certa Marta Medeiros - e che qualche burlone ha diffuso in internet come frutto della mente e del cuore del Premio Nobel Pablo Neruda.
E' miscuglio di pseudo versi che, per qualificare il suo inqualificabile atto politico Clemente Mastella declamò ieri al Senato. Convinto che fosse frutto di un grande poeta, mentre in realtà era una bufala. Una di quelle bufale campane che poveracce sono avvelenate dall'inquinamento.
Stefano Passigli, presidente della casa editrice che pubblica in Italia le opere di Pablo Neruda, ha sentito il dovere di precisare che “quei versi banali e vagamente new-age non possono certo essere opera di uno dei più grandi poeti del novecento" E con un sospiro di sollievo ha concluso: "Meglio così: non credo che Pablo Neruda, che ha speso la vita per grandi ideali politici, sarebbe stato lusingato dal sentir citare una poesia davvero sua dalla voce di Clemente Mastella".
FRANCECO CILONA

PEDONIAMO E TRAFFICHIAMO (COME?)

foto://VIA ROMA

Nella nostra città sembra che ci sia l’intenzione di “riqualificare” il centro storico, mediante lavori di riattamento e modifica funzionale di metà della via Roma – esattamente i due tronchi compresi tra piazza Basilica minore e piazza Stazione vecchia – in maniera da togliere dal traffico stradale il cuore del centro urbano, finora utilizzato per lo smaltimento della circolazione nel senso monte-mare.
S’è tentato di portare a compimento la gara relativa alla progettazione della “prestigiosa” idea , per la cui realizzazione è prevista una spesa di duemilioni e mezzo di euro, già finanziati, ma le offerte fatte dai concorrenti sono state tali da non consentirne la conclusione. Adesso giunge notizia che si riapre una nuova gara , i cui termini per le offerte scadono il 13.03.2008. Successivamente si procederà alla scelta dei progetti ( preliminare e definitivo ) e al conseguente avvio dei lavori, che dovrebbero trasformare buona parte della via Roma nel salotto del pedone barcellonese, con attraversamenti carrabili nei punti indispensabili, cioè agli incroci con le vie Marconi, Operai, Garibaldi. La nuova area pedonale dovrebbe fruire, oltre che dell’ammodernamento degli impianti sotto traccia, di ampi spazi coperti, con portali prefabbricati e con la costruzione di una nuova fontana in sostituzione dell’indecoroso “beviere” antistante la Basilica di San Sebastiano. Saranno soldi spesi in bellezza per la bellezza del centro storico, con pochi riferimenti però alle conseguenze che potrebbero gravare sulla già difficile circolazione nelle modeste strade collaterali alla via-salotto.

giovedì 24 gennaio 2008

LA DOPPIA VERITA'

La verità adesso ha due facce, speculari tra di loro.
Si può dire che sia diventata sorella di Giano bifronte.
A conferma di ciò, quanto è accaduto al Senato, stasera.
Mastella, per motivi suoi, lascia il governo per il quale il popolo l'ha votato , se ne passa dall'altra parte e vota contro il Governo Prodi, cui fino a ieri ha fatto parte: non è un traditore.
Il senatore siciliano, Nuccio Cusumano, democristiano di Agrigento, posteggiato nell'Udeur, eletto e facente parte con l'Udeur della stessa coalizione sostenitrice del Governo Prodi, mantiene la fiducia al Governo Prodi: è traditore.
Anzi peggio: è assalito e insultato "pezzo di merda, traditore, cornuto, frocio", dal segretario dell'Udeur, Tommaso Barbato, anche lui come Mastella, ora, nemico di Prodi.
In barba al mandato dei suoi elettori.
Anche lui, in sintonia con Mastella, non è traditore
. fOTO: sen. CUSUMANO

AERMELA:TUTTI LO VOGLIONO: LO FACCIANO!



FOTO:// LA FASCIA ROSA INDICHEREBBE APPROSIMATIVAMENTE L'AEROPORTO
C'è stato un importante incontro all'Hotel Royal di Messina, organizzato dal Rotary Club per la trattazione di un argomento che, da più parti, adesso viene considerato vitale per la nostra provincia: la costruzione di un aeroporto civile che possa servire il territorio della fascia tirrenica e quello del capoluogo, la cui popolazione viaggiante attualmente è in stato di disagio per la distanza e l'inadeguatezza degli impianti di Catania e Reggio Calabria.
Gli interventi, tutti autorevoli, hanno in particolare riguardato, oltre a tale necessità, le possibilità di scelta per l'ubicazione di un eventuale aeroporto di Messina.
L'orientamento generale è risultato quello già privilegiato dal presidente della Provincia Leonardi, che, essendosi ricreduto sulla utilità e vantaggio di accorpare Messina a Reggio nell'utilizzo dell'impianto calabrese, opportunamente adattato, s'è gettato anima e corpo a favore della tesi di un aeroporto tutto messinese, da costruirsi nella piana di Barcellona-Milazzo.
E pare che tutti siano d'accordo nel riconoscere che altro sito più adatto non esiste in tutta la provincia e che l'esistenza di impianti a rischio come la raffineria e l'Enel non possano influire negativamente su una scelta del genere.
Se così è, se i soldi ci sono - compresi quelli promessi da Cuffaro -, se non ci saranno ostacoli da parte dei residenti e operatori della zona, che lo facciano questo benedetto aerooporto, senza più dilungarsi in discussioni sterili, che potrebbero essere soltanto utili a fine elettorale, visto l'approssimarsi di consultazioni per la provincia e per il comune di Messina.
Francesco Cilona

mercoledì 23 gennaio 2008

ANCORA CRITICHE SUL COMANDANTE DEI VIGILI



FOTO:MARIA TERESA COLLICA

Non va a genio a più di uno la prassi cui è ricorso il sindaco Candeloro Nania per la nomina di un nuovo comandante dei Vigili Urbani di Barcellona.
Dopo gli interventi del consigliere comunale Giusepppe Trifilò (udc), motivanti il dissenso della sua parte politica verso l’assunzione a tempo determinato del col. Marco Crisafulli, già in servizio presso il Comune di Messina, a corroborare tale disapprovazione, si assomma adesso lo scontento espresso dal movimento cittadino “Città Aperta”.
Il coordinatore Antonio Mamì ed il portavoce Maria Teresa Collica, per conto del movimento da loro rappresentato, hanno firmato una nota in cui si esprime piena condivisione con quanto dichiarato dal consigliere Trifilò , riconoscendo la inopportunità della scelta fatta dall’Amministrazione Comunale, sia per la precarietà dell’incarico, che rimane sempre provvisorio, sia per il carattere politico nella individuazione del soggetto incaricato a rappresentare “questa importante figura per il presidio municipale”.
I rappresentanti di “Città Aperta” sostengono che i due inconvenienti sopra espressi potrebbero “far sorgere dubbi sulla sua piena indipendenza, oltre ad ostacolarne una completa ed approfondita conoscenza della realtà locale”. Per tali motivi, “Città Aperta” si augura che, per la nomina del comandante dei VV.UU., venga al più presto bandito un apposito concorso. Ovviamente che non sia semplicemente per titoli, nè con incarico precario. Per quanto riguarda i precedenti interventi del consigliere Trifilò, vale la pena ricordare che in una sua interrogazione, riferendosi al col. Crisafulli, espresse il parere che il soggetto in questione non avesse la qualifica dirigenziale, né la conoscenza del territorio e del tessuto sociale della nostra città; chiese perché l’incarico non fosse stato conferito a personale interno ed invitò il sindaco a revocare la deliberazione di nomina, avvertendolo che nel perpetuarsi dell’inerzia, si sarebbe sentito in dovere di “inoltrare circostanziata segnalazione alla Corte dei Conti”.
Ignoriamo se, visto che il Sindaco non ha fatto alcun passo indietro, tale proposito sia stato attuato e, in caso negativo, se sia ancora nelle intenzioni del consigliere udc.

Fra Galdino

martedì 22 gennaio 2008

LA TECONOLOGIA CI AIUTA E LA POLITICA CI "sdirrupa"

FOTO: GIGANTESCO INCENERITORE IN FUNZIONE
Thor: il meccano-valorizzatore di rifiuti
pubblicato: mercoledì 09 gennaio 2008 da Luca in: Tecnologia Rifiuti
"Siamo alle solite: il problema dei rifiuti sovrasta Napoli (ma non solo) ed ecco che il CNR rende nota la presenza di THOR (Total House Waste Recycling) un nuovo strumento già in sperimentazione in Sicilia ( a Torrenova ndr) che consente lo smaltimento completo dei rifiuti domestici. Il nuovo “valorizzatore” è di tipo meccanico e consente alla spazzatura indifferenziata di essere finemente sbriciolata, con dimensioni di decimillesimi di millimetro attraverso una molitura accurata.
Questo trito fine diverrebbe un combustibile dalle caratteristiche simili al carbone ma senza zolfo e idrocarburi policicli e può essere utilizzato per gli scopi più svariati: sia come biomassa che come biodiesel che pellettato.
Alcune caratteristiche interessanti del Thor sono:
- portabilità: può essere caricato e trasportato;
- non necessita di siti di stoccaggio per i rifiuti;
- essendo meccanico può essere acceso o spento senza problemi;
- bilancio energetico positivo (ovviamente).
E’ sicuramente sbagliato utilizzare come modello un qualsivoglia sistema che non contempli il riciclo ed il riutilizzo dei materiali, tuttavia può essere utile in casi di estrema emergenza come la suddetta situazione campana."
Il Cnr insiste sul fatto che tale sistema di riciclaggio «indifferenziato» ha la caratteristica di essere assolutamente autonomo e mobile, tanto da potere essere istallato su tir e navi. L'impianto è vantaggioso anche dal punto di vista finanziario, consentendo di abbattere i costi per tonnellata di rifiuti trattati, fino alla metà rispetto a quelli per il convogliamento in discarica e addirittura ad un sesto in confronto alla spesa determinata dal trattamento con il tradizionale inceneritore.
In riferimento al nome del nuovo marchingegno :
Thor è una delle principali divinità dei Vichinghi, noto come il dio del tuono. La mitologia norrena è ricca di racconti sulle gesta di Thor e sulla sua perenne lotta contro i giganti

lunedì 21 gennaio 2008

QUESTO SI' CHE E' DEGRADO




Stanno spogliando il camposanto dedicato a Sant’Anna, madre della Madonna. E’ una spoliazione che ormai si ripete da mesi, che indigna, oltre che per il luogo in cui s’infierisce, anche per la reiterata sfacciataggine con cui viene compiuta. Senza che finora si sia riusciti neppure a capire per quale reale scopo gente, sicuramente senza coscienza, sta strappando dalle tombe dei nostri cari tanti pezzi ornamentali: croci e statuette di bronzo che commercialmente possono avere un valore meschino e irrisorio rispetto al loro immenso significato sentimentale e religioso.

Indignazione, sì, tanta e grandissima, e non soltanto per l’infamia commessa, ma anche per la mancanza di attenzione finora dimostrata verso quell’importante luogo sacro, che merita di essere custodito e protetto più e meglio di tutta quanta la città. Non basta, caro amico assessore, esprimere tutta la propria amarezza e il proprio disprezzo verso chi commette atti così osceni, non basta poter dire l’abbiamo denunciato più volte alla polizia o ai carabinieri, se non si entra nella mentalità che il Cimitero – e non tanto per proteggere le sue parti ornamentali, quanto per non turbare l’eterno riposo dei nostri cari – va amato e gelosamente rispettato, anzitutto da tutti noi, che non dovremmo mai lasciarlo in stato di abbandono, poco pulito, ingombro d’erbacce, mal protetto dalle incursioni esterne.



Francesco Cilona

domenica 20 gennaio 2008

CAMBIANDO L'ORDINE DEI FATTORI IL PRODOTTO CAMBIA


Oggi, sul quotidiano "la Repubblica", nel suo lungo articolo intitolato "Quanti devoti nel giardino del Papa", Eugenio Scalfari, parlando del Cardinale Ruini, dice: "Fossi nei panni del Vicario del Vicario (ndr.RUINI), farei discretamente e con mitezza sapere a Mastella, a Cuffaro, a Berlusconi, a Casini, che i loro comportamenti sono a dir poco imbarazzanti per la Chiesa e forse farebbero bene a non presenziare manifestazioni di testimonianza cristiana. Ma se poi si venisse a sapere che Camillo Ruini è un ateo devoto?"
E qui il biancobarbuto fondatore de "la Repubblica" mostra d'avere le idee un po' confuse: perchè Camillo Ruini non potrà mai essere un ateo devoto, caso mai potrebbe essere un devoto ateo.
E non mi dica il collega decano giornalista che cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. Perchè, se ben si riflette, è molto più grave essere un devoto miscredente che un miscredente devoto. Nel primo caso si tradisce Dio, nell'altro soltanto la buonafede degli uomini. E fra Dio e gli uomini c'è un abisso, per qualità e importanza.

Fra' Galdino

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barcellona pg, messina, Italy
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