sabato 13 dicembre 2008

DANNI DEL NUBIFRAGIO: IL GOVERNATORE PARLA DI RESPONSABILITA' UMANE SULLA GRAVITA' DELL'EVENTO



A Falcone, il centro della fascia tirrenica ancora sotto shock per i gravissimi danni subiti durante i due giorni di nubifragio, si sono riuniti per un incontro col presidente della Regione, Raffaele Lombardo, i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dalla calamità naturale. L'incontro ha assunto un tono altamente responsabile, anche per la presenza di altri autorevoli rappresentanti della vita politica e civile, tra cui il prefetto di Messina, Francesco Alecci. e il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto. I danni, evidentissimi in tutta la fascia tirrenica, e con effetti drammatici anche nella nostra città, sono stati sommariamente enumerati dal direttore della protezione civile regionale, Salvatore Cocina e, per alcuni Comuni maggiormente colpiti, sottolineati dai sindaci e dal presidente della Provincia, senza però che nessuno dei relatori si sentisse coinvolto nelle possibili responsabilità per l'esorbitante gravità degli effetti prodotti dall'incessante pioggia. Il che significa che nessuno degli amministratori se l'è sentita di fare un rapido esame di coscienza per capire se il comportamento umano abbia avuto la sua parte sulla portata delle conseguenze. Evidentemente per tutti, indistintamente, sarà stata soltanto la forza cieca della natura a imperversare su tutto il territorio e, se colpe umane ci saranno state, saranno state degli altri. Una forma di altruismo, questa, molto comune dalle nostre parti. Tuttavia qualcuno ad alzare il dito minaccioso c'è stato: ed è stato il Governatore, che esplicitamente ha riconosciuyto che "i danni provocati dal nubifragio sono legati a scelte scellerate nel governo del territorio". E chi governa il territorio se non chi l'amministra?
Per questo lapalissiano motivo, il prefetto ha espresso l'esigenza che si faccia chiarezza non soltanto sull'entità dei danni, ma anche su eventuali responsabilità in ordine alle autorizzazioni concesse e ad eventuali violazioni non contestate.
Raffaele Lombardo deve avere chiara la visione della crescente sofferenza del nostro territorio, se non ha avuto alcuna reticenza nell'affermare che esso "ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo per
le scelte incredibili che hanno permesso di costruire strade a fondo valle, di cementificare l'alveo dei torrenti - e il Longano ne sa qualcosa - , di costruire sui fianchi delle colline - e i nostri poggi e collinette ne sanno più di qualcosa-, compromettendo l'equilibrio dell'ambiente in ogni forma possibile".
"Comunque, ha aggiunto Lombardo, non ci esimiamo dall'impegno istituzionale dl dichiarare lo stato di calamità e chiederemo l'immediato intervento del governo nazionale. Tuttavia è necessario cominciare ad assumersi le dovute responsabilità, e come è giusto che il Govern
o faccia la sua parte è altrettanto opportuno che chi ha sbagliato paghi. Servirà a pagare i danni, ma soprattutto servirà d'esempio per il futuro".
Espressioni severe e giuste, ma visto che la giustizia ha la digestione lunga e difficile, sarà davvero metabolizzata tanta severità?
francesco cilona


1 commento:

Anonimo ha detto...

Che Lombardo e il prefetto abbiano fatto quelle affermazioni in pubblico è già qualcosa. Adesso aspettiamo i fatti.A prendere impegni a parole sono capaci tutti.Il mio non è scetticismo, è prudenza.Lo spero tanto ma...Biso gnerebbe monitorarne ogni atto o dichiarazione successiva.Mettere insieme e farne un dossier.Farò la mia parte,riportando su questo blog qualsiasi novità in merito.

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