domenica 26 ottobre 2008

FEDERALISMO PADANO: UN ALTRO ISMO RISCHIOSO PER LA SICILIA





Tutto ciò che finisce con "ismo", dovrebbe essere bandito: fascismo, nazismo, comunismo, consumismo, globalismo e chi più ne ha più ne metta. Erano tutti da bandirsi, non si è riusciti a farlo subito ed è successo quel ch'è successo: una specie di finimondo. Ma anche quegli "ismi" son finiti. Adesso resta - almeno ancora sulla carta - qualche altro "ISMO" che intende resistere ed affermarsi, sicuramente per arrecare nuovi danni.
C''è intanto il federalismo, quello - per intenderci - voluto dalla Lega Nord.
E, a quanto pare, non si riesce ancora a prenderne le misure, anche se i numeri per poterlo fare ci sarebbero.
Tante volte un certo Calderoli - che sotto la scorta di Bossi ha cercato di coinvolgere in un progetto federalista made in padania persino la Sicilia, allettando il suo governatore con promesse di fantomatici vantaggi - è sembrato sul punto di riuscire a replicare una pastetta, (federalismo), pari per portata soltanto alla sua porcata di legge elettorale.
Fortunatamente però, praticamente, ancora non c'è riuscito, e probabilmente non ci riuscirà, visto che gli stessi interlocutori politici, cui aveva cercato di lavare il cervello, hanno cominciato a svincolarsi e a non fidarsi degli imbonitori del Nord.
Significativo è, in tal senso, il reentré del presidente della Regione siciliana, che sembrava stesse abboccando alle promesse dell'illusionista padano, e che ora trova una scialuppa di salvataggio nell'improvvisa presa di posizione di un alleato - il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianfranco Miccichè - il quale dice chiaro e tondo: "Questo federalismo non mi piace. Non mi fido del Federalismo fatto dalla Lega"
L'inatteso attacco di Miccichè è un colpo per la maggioranza di Governo.
Ma Calderoli reagisce fingendo d'ignorare l'improvviso interlocutore:: «Miccichè chi? Non lo conosco. Per me in Forza Italia i punti di riferimento sono Berlusconi, Schifani, Prestigiacomo, Alfano. Non posso commentare le dichiarazioni di chi non conosco». Il ministro per la Semplificazione normativa aggiunge:: «Ho già sentito il presidente Lombardo, che per me è il riferimento dell’Mpa, parlare del federalismo in termini completamente diversi».
Ma Lombardo ora sembra d'avviso diverso e precisa :" Il federalismo così non va, reagiremo". E aggiunge:«Ormai bisogna capire che i contrasti politici non si basano più su divergenze tra Sinistra e Destra: il confronto è tra Nord e Sud».
«Se questo federalismo - avverte in fine Lombardo - dovesse andare avanti così, a via di scandali e di rivendicazioni inesistenti, come quelle di presidenti di regione e sindaco del nord sostenuti da un sistema economico e di informazione volgarmente parziale, saremo costretti a reagire». Il leader del Mpa si dice però «certo che il presidente Berlusconi saprà essere buon arbitro della maggioranza, che è fatta di forze politiche della Lombardia e della Sicilia»..

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