lunedì 20 ottobre 2008

ANCHE LA NOSTRA PROVINCIA PROTESTA



Anche la provincia di Messina ha aderito in maniera consapevole alla protesta per i gravi tagli operati dall'attuale governo in tutti i settori formativi, assistenziali e di prevenzione.
Sabato sera, in Piazza Cairoli, a Messina, in occasione della manifestazione "Accendi una luce per la scuola", voluta dai sindacati Sfida CIP e Gilda per protestare contro il taglio degli insegnanti di sostegno deciso dalla riforma Gelmini, la partecipazione della gente è andata oltre il malcontento specifico per i tagli nella scuola, mettendo in risalto pure gli altri numerosi strappi che la finanziaria varata da Tremonti sta producendo nell'intero tessuto nazionale.
Approfittando dell'occasione, i lavoratori di una cooperativa hanno sottolineato le difficoltà determinate dalla mancanza di fondi da destinare ai servizi sociali, che si ripercuoteranno sull'assistenza igienico-sanitaria agli studenti disabili. A conferma di ciò l'annuncio che già un paio di operatori hanno ricevuto la lettera di licenziamento..
Ma, come dicevamo, non sarà soltanto la scuola a soffrire gli effetti della mannaia dello Stato, perchè, venerdì scorso, sempre in piazza a Messina, i Vigili del Fuoco hanno voluto fare sentire la loro voce per soittolineare lo stato di precarietà in cui il Corpo viene lasciato.
In una nota si sostiene che "ormai nei Comandi provinciali si può disporre solo di un automezzo di soccorso, per cui il secondo intervento anche se più pericoloso non si può effettuare”
A fronte di ciò e di altre grosse limitazioni - carriere bloccate da anni, a causa di un ordinamento professionale varato dopo la pseudo militarizzazione che ha dequalificato tutti, e retribuzioni inadeguate - bisogna dire No ai tagli della Finanziaria, architettata per il recupero di 40 miliardi di Euro, che penalizzano, tra gli altri, i Vigili del Fuoco , struttura centrale di un sistema di protezione civile nel paese, la cui precarietà ricade sulla pelle dei cittadini, che hanno diritto alle migliori prestazioni di soccorso, se in difficoltà, e sui lavoratori del settore.
“Fermo restando” – conclude la nota – “ che noi profonderemo comunque il nostro impegno, come è stato sempre, anche per chi sta cercando di sottrarci diritti e dignità, parificandoci a forze poliziesche, con l’intento ben preciso di svenderci al potere politico di turno; ma rivendichiamo fermamente il nostro ruolo e la possibilità di svolgere il nostro lavoro nelle migliori condizioni possibili, che non sono certamente quelle previste dalla Finanziaria dell'attuale governo”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E come si permette la Vs. provincia di protestare ?
Ora ne parlo con Marroni e Vi mandiamo la pulizia.
F.to Bokassa.

Anonimo ha detto...

Aggiornamiento:
Smentisco di aver mai detto che, date le proteste, mando la pulizia a Barcellona PG.
F.to Bokassa.

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