mercoledì 2 luglio 2008

IL PRIMO SINDACO PROTESTATARIO CONTRO LE IMPRONTE DEI BAMBINI ROM

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Comune di Meolo - Provincia di Venezia

(02 luglio 2008)


MEOLO (prov.Venezia)
Domattina si presenterà alla caserma dei carabinieri di Meolo e chiederà di essere schedato con le sue impronte digitali. Un atto simbolico, per protestare contro la proposta del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, di prendere le impronte digitali a tutti i bambini rom. Ad attuare la clamorosa protesta sarà il sindaco Nillo Tallon, che spiega: «N on si può far politica sulla pelle dei bambini». La protesta, tiene a precisare Tallon, è a titolo personale, ma è destinata ad avere una vasta eco.
Anche perché la proposta del ministro Maroni ha già suscitato un vespaio di polemiche, non solo a livello politico. A bocciare senza mezzi termini l’idea di una schedatura dei bimbi rom è stata l’Unicef. E parole dure sono giunte pure da «Famiglia Cristiana». Finora però nessun sindaco è ufficialmente sceso in campo. Lo farà il primo cittadino di Meolo, Nillo Tallon, stimato medico di base ed esponente politico prima dell’Italia dei Valori e oggi del Partito Democratico. «Dopo aver terminato le mie ore di ambulatorio - spiega Tallon - mi recherò alla caserma dei carabinieri e chiederò di essere sottoposto alla schedatura volontaria delle impronte digitali». E’ lo stesso sindaco a spiegare i motivi della protesta. «Prima di tutto lo faccio per solidarietà coi bimbi rom - prosegue Tallon - Per me i bambini sono la cosa più sacra al mondo e r itengo a dir poco disdicevole utilizzarli per propaganda politica. E poi perché sono geneticamente contrario a qualsiasi forma di discriminazione, perché ogni discriminazione è la base di tutte le forme di razzismo. Quest’ultimo ha le sue radici nella confusione tra le responsabilità del singolo e il suo gruppo di appartenenza».
Come dire che se un rom delinque, questo non vuol dire che l’intera etnia rom sia fatta da delinquenti. «E questo vale per i rom, di cui oggi si discute tanto, ma vale per chiunque altro» aggiunge Tallon, che peraltro non nasconde l’esistenza di problematiche da affrontare. Lui stesso, da primo cittadino, si è trovato a dover firmare ordinanze di sgombero contro accampamenti abusivi di nomadi nella zona industriale di Ca’ Corner, dove alla partenza delle carovane rimanevano rifiuti ovunque e tubi dell’acqua divelti. E per agevolare la lotta delle forze dell’ordine contro il crimine, Tallon si dice favorevole alla schedatura delle impronte digitali. Ma per tutti, non solo per i bambini rom. «La mia protesta - conferm a - è motivata anche dal fatto che sono favorevole alla schedatura di tutti i residenti in Italia, senza discriminazioni. E’ una soluzione che aiuterebbe le forze dell’ordine nella lotta al crimine. Ritengo che qualsiasi persona onesta, abituata da sempre ad aver schedato il volto nella carta d’identità, non si sentirà violentata nella sua privacy perché ne vengono schedate le impronte digitali».
Le sue il sindaco le porterà volontariamente ai carabinieri, cui la singolare protesta è già stata annunciata. Sembra però che, formalmente, non sia prevista una schedatura volontaria. In ogni caso, Tallon presenterà lo stesso la lettera in cui chiede che gli vengano prese le impronte. E di sicuro non mancheranno le discussioni.



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