venerdì 9 maggio 2008

LA VERITA' DI CARMEN


Brava! brava! brava! Lo dico a te, Giulia Carmen Fasolo, che ti sei cimentata in questa sconcertante impresa ed hai concluso con l'augurarti che quello sconcio scatolone, che si vorrebbe definire teatro da dedicare a Placido Mandanici, venga abbattutto, per cancellare definivamente un vergognoso congegno mangiadenaro. Hai visto, finalmente, che cosa c'è dentro e forse hai potuto subodorare che cosa ci potrebbe essere dietro quell'inutile ricettacolo di promesse. C'è la politica che ci ha portato a questo nostro attuale stato di cose. Sono quindi convinto che, pur essendo più giovane di me, ti sei resa conto di quanto pure io ho capito e spesso inutilmente scritto: che, cioè, a partire dall'ingannevole comizio dell'on. Rumor, a procedere con le prolungate illusioni del trentennio santalchiano, a finire con gli illusori specchietti per le allodole delle ultime campagne elettorali, quello che spudoratamente viene vantato come il futuro teatro Mandanici non è altro che l'emblema delle condizioni degradanti in cui si sta riducendo la nostra cara città. Una foto in bianco e nero di una situazione civica ed urbana fortemente compromessa.


Francesco Cilona




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi trovate daccordissimo!
Ricostruiamo il Mandanici come era prima.
Come hanno fatto a Venezia a Bari a Genova a Milano ed ovunque ci sia amore per la cultura.
Peppino.

Anonimo ha detto...

Caro Peppino, la questione sarebbe un'altra: bisogna intanto evitare di fare inghiottire milioni d'euro da quella bestia mangiasoldi buttata in un angolo dirupato e argilloso dello squallido parco di via delle Rimembranze. Se non si vuole abbatterlo, lo si potrebbe utilizzare per fare i cessi pubblici che mancano alla città. E questo senza spendere troppi soldi. Il teatro si potrebbe costruire altrove, dove c'è più spazio utlle per l'annesso parcheggio. Ma anche in questo caso, bisognerebbe cambiare musica, per quanto riguarda progetto, finanziamento e gare d'appalto...

gcf ha detto...

Grazie per avermi "citato", anzi, per aver citato la mia indignazione. Sì, effettivamente sono giovane (29 anni, ad ottobre 30), ma ho cercato nel corso degli anni (da quando collaboravo con la Città) di seguire le vicende direi drammatiche di quello scatafascio che viene chiamato "Teatro Mandanici". Ovviamente, dopo l'indignazione, rigengo ci debba essere immediatamente una proposta. Proposta che farò nelle prossime settimana. Grazie, Francesco! Un abbraccio.

Giulia Carmen Fasolo

Anonimo ha detto...

Caro Francesco, il tema è caldo ed importante.
Caldo perche' come tu sai su questo appalto, il completamento del cosidetto Mandanici, da troppo tempo ormai c'è una inchiesta della magistratura della quale non sappiamo più niente. Importante perchè i giovani di Barcellona con meno di trenta anni non hanno mai visto quello che è stato il Mandanici e soprattutto quelle che sono state le sue potenzialità , aimè inespresse. Una generazione che orfana di uno strumento fondamentale della cultura. Bisogna riprovare a èportare in primo piano la questione di una infrastruttura così importante, e qualsiasi contributo va apprezzato. Certo quella cosa orrenda che al massimo assomiglia una arena coperta non possiamo accettarla.
Peppino.

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