lunedì 19 maggio 2008

GUASTATA LA POMPA, ..... SI RICORRE ALL'AUTOPOMPA DELLA PROTEZIONE CIVILE


L'altra notte si è svolta, nelle strade del centro urbano una manifestazione che ha portato in piazza giovani artisti (dalla pittura alla musica, dal piccolo artigianato all'arte moda) e simboliche rappresentanze dello spaccato di vita cittadina: esercenti con negozi illuminati, stands con rappresentanti delle forze dell'ordine e della vigilanza, motori, libri e antichi attrezzi in mostra, giochi virtuali. Un'iniziativa che ha stanato un po' la gente dalle case - soprattutto i giovani - nella speranza che si possa finalmente tornare alla bella antica abitudine di riempire l'agorà anche di sera. Nell'esprimere compiacimento per l'intento e per la sua riuscita, tuttavia c'è da notare una cosa, anzi due, per il suo "contorno": la prima riguarda il mancato senso della misura, che ha indotto chi ha il compito di regolare il traffico a concedere troppo spazio alla manifestazione, con la chiusura di molte strade al transito e al posteggio dei mezzi di trasporto. Una decisione, questa, che ha messo in difficoltà parecchia gente, specialmente quella venuta da fuori città, allorché ha dovuto cercare un parcheggio per le auto. Parcheggio? Meglio dire posteggio, perchè di parcheggi, in questa città, s'ignora persino l'esistenza. E se nel centro storico ce n'è uno, piccolo e insufficiente, giustamente, è stato utilizzato per la manifestazione. L'altro disappunto nasce da una considerazione, fatta da qualche cittadino leggendo la motivazione di un divieto di sosta, posto in via Roma per "lavaggio" della strada, in vista della manifestazione. "Ma davvero - ha detto l'anonimo cittadino - bisogna attendere un avvenimento eccezionale per dare una radicale pulitura a qualche strada?" Un po' come si farà domani a Napoli, dove le strade del centro dovranno essere pulite a fondo, perché dopodomani nel capoluogo campano ci sarà un'eccezionale riunione del Consiglio dei Ministri. Ma via, è meglio parlare di cose più serie e domandarsi se, per potere trasportare l'acqua necessaria al lavaggio della via Roma, s'è dovuto ricorrere ai volontari della Protezione Civile, per indisponibilità del mezzo del Comune, così come si sta facendo per rifornire di acqua (NON POTABILE) quelle famiglie di via Barcellona-Castroreale e di altre zone di periferia, che da quasi due settimane hanno i rubinetti asciutti, perchè nessuno del Comune è riuscito ancora a fare regolarizzare una sconcertante situazione, che secondo i tecnici sarebbe imputabile al cattivo funzionamento di una centralina dell'acquedotto civico.


FRA' GALDINO

3 commenti:

Anonimo ha detto...

fRA GALDINO HO NOTATO UNA COSA CHE NELLA STESSA GIORNATA A BARCELLONA HANNO FATTO TRE COSE GROSSE, IN CONTEMPORANEA, COME SE CI FOSSE UNA QUANTITA D AVVENIMENTI DA DILUIRE. E CHI ANDAVA ALLA PREMIAZIONE DEI GIOVANI MUSICISTI, COME POTEVA ANDARE ALLA PREMIAZIONE DL PREMIO CATTAFI E POI LA SERA AVREBBE DOVUTO ANDARE PURE ALLA NOTTE DEI GIOVANI ARTISTI?IN QUESTA CITTà NON SANNO COORDINARSI PER STABILIRE DELLE DATE DIVERSE? sCUSA SE NON MI SO ESPRIMERE BENE, MA A ME MI SEMBRA CHE FANNO COME NELLE TV, IN UNA SOLA SERATA FANNOIN TUTTI I CANALI UN PROGRAMMA O UN FILM IMPORTANTE E UNO NON SA COSA SCEGLIERE E PER IL RESTO DELLA SETTIMANA FANNO TUTTI SCHIFEZZE, CHE SONO PEGGIO DI NIENTE. CARMELO

Anonimo ha detto...

Mancasse solo ai nostri amministratori la capacità di coordinarsi in occasione di manifestazioni artistiche o culturali!
Purtroppo non sono in grado di assicurare neanche i servizi essenziali. E' significativo il fatto che da 2 settimane in alcuni condomini di via Barcellona-Castroreale manca del tutto l'acqua potabile ed alla richiesta di spiegazioni da parte degli utenti gli addetti e gli amministratori non sanno fare altro che allargare le braccia.

Anonimo ha detto...

Cantanapoli. Prima o poi, di questo passo, temo che anche noi ci ridurremo come Napoli,nella sozzura per carenza igienica nelle strade e penuria di acqua nelle case. Speriamo di non dovere tornare come ai tempi delle fontanelle nei vicoli, quando in casa non c'era acqua corrente. E' un fatto che è finito il tempo in cui c'era un Carmelo Perdichizzi che si spezzava in quattro per fare funzionare l'acquedotto ed era capace di stare intere giornate nel torrente Patrì per fare riparare la conduttura di Baele. Mi pare che Barcellona stia facendo il passo del granchio, uno avanti e quattro indietro.

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