sabato 3 maggio 2008

IL 740 IN INTERNET: UN'ARMA A DOPPIO TAGLIO


E’ nato un altro pasticcio ed è sorta una nuova querelle. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nel suo sito Internet gli elenchi dei redditi di tutti i contribuenti italiani denunciati per l’anno 2005, con la motivazione di dovere garantire la massima trasparenza, e successivamente, per il motivo opposto – cioè per il rispetto della privacy – l’Autorità Garante ne ha intimato l’immediato oscuramento, in attesa di chiarimenti sulla opportunità di tale pubblicazione sul web, prodotta senza la necessaria consultazione tra l’Agenzia e la stessa Autorità Garante.

Il fatto, che ha sorpreso un po’ tutti, nonostante l’oscuramento dei files pubblicati, ha dato la stura a contraddittorie reazioni che praticamente stanno dividendo la pubblica opinione. Per cui se da una parte c’è chi critica aspramente l’operazione dei tutori del fisco – indicando come capro espiatorio il viceministro dell’Economia Visco, ritenuto l’ispiratore –, dall’altra c’è chi la ritiene legale ed opportuna e quindi definisce strumentale l’allarme suscitato. Tra quanti si stanno battendo per mettere in luce la pericolosità dell’operazione “trasparenza”, c’è in prima fila il Codacons, che ha addirittura deciso d’intervenire presentando contro Visco denunce penali in ben 104 Procure, "affinché anche la magistratura apra delle indagini nell'interesse dei cittadini palesemente danneggiati dalla pubblicazione sul web dei propri redditi senza la necessaria autorizzazione dell'Autorità garante". L’ha affermato, in “Mi manda Rai tre", il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, spiegando che la decisione è stata presa "a seguito dell'irrimediabile violazione della legge sulla privacy e di altre leggi".Tutti i contribuenti i cui redditi siano stati pubblicati sul sito dell'Agenzia delle entrate – ha aggiunto Rienzi - possono scaricare gratuitamente dal sito del Codacons il modello per chiedere tra 500 e 1.000 euro di risarcimento per i danni subiti". Anche per l'Adoc. altro sindacato dei consumatori, la modalità con cui ha operato l'Agenzia delle entrate può essere ritenuta lesiva dei diritti degli interessati e pertanto, gli stessi, possono ottenere il risarcimento del danno. Secondo la Federconsumatori invece “sarebbe complicato richiedere i risarcimenti”. Il presidente Rosario Trefiletti ritiene che sia “difficile venire effettivamente danneggiati dal fatto che si venga a sapere quanto si guadagna” e, a suo giudizio, importante è che siano stati tolti i dati dal sito e che essi siano resi disponibili per la Guardia di Finanza e gli altri soggetti impegnati nella lotta all'evasione”. .

Nonostante l'immediato provvedimento dell'Autorità, come succede spesso in Internet, sono bastate alcune ore per copiare gli elenchi in altri siti. Così almeno sostengono gli esperti web. A causa delle modalità scelte per la pubblicazione, i dati possono essere stati salvati in copia da diversi utenti e fatti circolare quindi indisturbati su Internet, a disposizione di chi è in grado di accedervi. Alcuni giornali addirittura ne hanno pubblicato una parte e si profila la possibilità che la stampa cartacea, per ragioni di cassetta o altro, continui a mostrarsi interessata alla diffusione, anche se la pubblicazione degli elenchi può costituire molestia fiscale e quindi essere passibile di azione legale e conseguenti penalità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E la privacy???

barcellonablog ha detto...

A Nino Genovese: "E la trasparenza?" Già, come dire: è nato prima l'uovo o la gallina? Il fatto è che rendere pubbliche le dichiarazioni dei redditi può mettere a nudo la verità e l'essere nudi comporta da un lato la liberazione da un ingombro(i vestiti)e dall'altro il rischio di prendersi una polmonite, se non addirittura le pernacchie dei "ben pensanti". E allora che cosa fare di fronte ad un tale dilemma? Ormai la frittata - se di frittata si tratta - è stata fatta, e a noi che cosa resta dire? Solo quello che ha detto metà degli Italiani:"E la privacy?". Oppure quello che ha detto l'altra metà:"E la transparency?". Almeno ci rimane la soddisfazione di far capire che sappiamo qualche parola d'inglese.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.