lunedì 26 maggio 2008

APPELLO AGLI AMBIENTALISTI DI BARCELLONA

Barcellona P.G. 26.05.08

Chi salverà la villa Liberty di via Roma? Forse lo farà il Comune.

Ciò sarà possibile grazie ad un intervento finanziario, proposto dall'amministtrazione Nania alla Provincia, proprietaria dell’immobile, in cambio di una concessione novennale in comodato della villa.
A tale scopo saranno stanziati, 600.000 euro, tratti dai fondi concessi dallo Stato per la riqualificazione urbana di Barcellona Pozzo di Gotto.
Per accedere a tale convenzione è stata necessaria una delibera della Giunta di Palazzo Longano, che consentirà al sindaco Nania di firmare l’accordo assieme al presidente della Provincia Leonardi.
La somma necessaria per l’importante operazione di restauro e di messa in sicurezza del villino, ridotto in stato di degrado per il lungo abbandono, come detto, farà parte della spesa complessiva per il rinnovo della via Roma, considerata il salotto della città.

Il villino Liberty, che costituisce l'unico esemplare rimasto dei previsti e mai costruiti villini che avrebbero dovuto abbellire, nel secolo scorso, il primo tronco della via Roma, ora sta cadendo a pezzi.
Nell'assoluta indifferenza di tutti, i calcinacci si staccano dal prospetto, e la scalinata che porta all'ingresso tende a sgretolarsi
sotto il loro peso

E meno male che i pezzi d'intonaco non cadono sulla testa dei passanti, essendo l'edificio protetto da una recinzione reticolata: la medesima rete metallica che, nello scorso secolo, fu messa in sostituzione dell'artistica cancellata in ferro battuto, smantellata e requisita, durante l'ultima guerra, perchè , col metallo ricavato, la Città patriotticamente contribuisse alla costruzione dei cannoni per l'esercito in arme.
Fu, quello, l'inizio della cattiva sorte di questo delizioso edificio, che fu fatto costruire all'inizio del '900 dal barone Foti, su progetto dell'ingegnere Ravidà, e che adesso, per il suo valore storico ed architettonico, ha la "fortuna" d'essere sottoposto a vincolo della soprintendenza ai beni culturali e ambientali.
Una jella che ha lasciato una scia di fatti spiacevoli: dalla tragica morte del giovane figlio di un magistrato che ivi abitava, alla inopinata donazione del villino al Santuario del Tindari, la cui amministrazione non sapeva che farsene e a tutto poteva badare tranne che alla sua cura; dal successivo acquisto del manufatto da parte della Provincia, anch'essa poco interessata a rivalutarlo, al recente improficuo tentativo di proteggerlo dalla pioggia, con una sovrastruttura poco riparatoria. Intanto il villino liberty continua a perdere pezzi.
Mentre nello spazio esterno l'erbacce hanno invaso le aiole e soffocato le piante rimaste senz'acqua, tranne quella della sporadica pioggia, sempre più rara dalle nostre parti.
Intanto che si concretizzi l'annunciato patto di comodato, perchè qualcuno, amante della Natura, non interviene per dare una pulitina a quella indecorosa selva?

Fra Galdino


2 commenti:

Anonimo ha detto...

CARO fra Galdino, ma lei ci crede davvero ke il comune riuscirà a salvare il villino di via Roma? Io ho tutti i miei dubbi, quando rifletto su quello che è successo coi lavori di Calderà o con quelli previsti per il teatro. Pare ke tutto si blokki in questo paese, figuriamoci che cosa potrà succedere in seguito coi milioni di euro per la via Roma e la villa abbandonata. Si blokker^ anche questa spesa? Ke ne dicono i cittadini di Barcellona?
Saluti cordiali.

Anonimo ha detto...

Stanno aspettando che cada, così ci potremo lamentare come sempre facciamo: "AH! ti ricordi il Teatro Mandanici? AH! ti ricordi il villino Liberty? AHIA!".

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