sabato 8 marzo 2008

NIENTE BAGNI A CANTONI E SPINESANTE


Bandiera nera per la più bella spiaggia di Barcellona e dintorni.
In seguito ad esami delle acque che bagnano il nostro litorale da Spine Sante a Cantoni, effettuati dall’Asl e dall’Arpa, risulta che bagnarsi in quel tratto del bel Tirreno è diventato pericoloso per la salute, a causa dell’inquinamento di quell’acqua marina.
Sulla base di tali elementi l’Assessore regionale alla Sanità ha dovuto emettere un decreto che proibisce la balneazione per un’estensione di metri 2.750 di mare, pari alla metà dell’intero litorale barcellonese.
L’ordine, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, è stato trasmesso all’Ufficiale Sanitario, all’Usl, all’Amministrazione Comunale di Barcellona, con sollecitazione all’ufficio competente di provvedere alla esposizione nel tratto di litorale “incriminato” di cartelli di divieto di balneazione e dell’utilizzo della battigia, per la stagione 2008.
Intanto c’è da chiedere un paio di cose:
1) qual è la causa diretta dell’inquinamento?
2) che potere deterrente potranno avere i cartelli di divieto, se, come è avvenuto sempre, non ci saranno adeguati controlli e conseguenti sanzioni?
La risposta al primo quesito dovrebbero darla quanti hanno finora sostenuto che il funzionamento del depuratore è irreprensibile e che, pertanto, la cittadinanza ha l’obbligo di pagare, in aggiunta alla tariffa semplice per il consumo idrico, una pesante “taglia” per lo smaltimento delle acque nere che le fognature portano all'impianto di depurazione.
La risposta al secondo quesito, ce la darà chi ha l’obbligo di vigilare e non s’accorge che sono diverse le cose che in questa città appaiono incontrollate.
A cominciare dai cosiddetti manifesti spazzatura, che stanno nuovamente imbrattando i cassoni della nettezza urbana. Tanto per dirne una.

7 commenti:

Votarxy ha detto...

e pensare che con spiagge così si potrebbe campare quasi di rendita, avendo una mentalità diversa... ma siccome necessariamente non esiste spirito collettivo né in fondo una vera voglia che le cose cambino.
non per questo son andato via, ché mi dispiace aver lasciato questo buco di paese, ma avevo da lavorare e qui non trovai niente.
però... tutto ciò che di bello ha o potrebbe avere barcellona pare destinato alla stessa fine, che è la stessa di tutta l'immondizia gettata nei diversi cassonetti della raccolta differenziata del luogo.

un abbraccio da milano!
Lucio

Anonimo ha detto...

L'llegalità è diventata la legge di Barcellona, mi sembra che il quadro non costituisca un bel biglietto da visita, i cittadini chiedono un maggiore impegno da parte dell'Amministrazione (disservizi e insensibilità).Non si possono tollerare tali e tanti disservizi che creano disagio ai cittadini a fronte del pagamento della tasse, LA CITTA' SOFFRE.....

Anonimo ha detto...

X Lucio: Ah, ci hai lasciati! Noi restiamo qui, in trincea, per sentirci dire dagli amministratori di...andare a quel paese.

X Giovanni: Si accorge che la città soffre soltanto chi soffre, mentre non soffre chi DOVREBBE accorgersi che la città soffre.

Fra Galdino

beppe ha detto...

la situazione descritta nell'articolo è non solo parodassale ma anche significativa per dimostrare ancora una volta l'incapacità della classe politica di centrodestra che governo da 15 anni la Provincia e da 7 anni la Regione e il Comune. Basta!!!!Andate a casa...e se no...mandiamoceli noi.

Anonimo ha detto...

iettativi tutti a mari

Anonimo ha detto...

Ma il depuratore funziona o non funziona?

Anonimo ha detto...

Ma vi siete mai chiesti se il refluo viene effettivamente depurato???

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