sabato 23 febbraio 2008

BERLUSCONI-LOMBARDO-CUFFARO FOR SICILY





Il braccio di ferro tra Gianfranco Miccichè e Totò Cuffaro si è concluso con la sconfitta del pupillo di Berlusconi. A determinare questo risultato è stata - guarda caso - la scelta dello stesso cavaliere di allacciare un patto d'alleanza per il sud e per le isole con il movimento popolare per l'autonomia di Raffaele Lombardo, che impedendo la candidatura di Miccichè a Governatore della Sicilia , ha soddisfatto pienamente Cuffaro, che tanto l'aveva avversata. Scartato il pupillo, da oggi praticamente la candidatura alla presidenza del Governo siciliano è affidata al catanese Lombardo, che proprio nel pomeriggio di ieri aveva dato l'ultimatum minacciando che se non ci fossero state novità, l'indomani avrebbe annunciato di candidarsi per conto del proprio movimento. Ieri pomeriggio, dopo una riunione tenuta a Palazzo Grazioli, alla presenza di Gianni Letta e di Dell'Utri, Berlusconi e Fini hanno sciolto il dilemma, fino a quel momento velato dalla finta proposta di optare per la candidatura della Prestigiacomo, e nonostante i buoni uffici di Dell'Utri favorevole al pupillo, Miccichè ha dovuto chinare il capo e farsi indietro. I numerosi suoi fans, che nei giorni scorsi l'avevano incoraggiato a non desistere tempestando il suo Blog di commenti a lui favorevoli e contrari al cuffarismo, sono rimasti in massima parte delusi e hanno continuato a inviare messaggi, anche se misteriosamente il Blog è improvvisamente apparso bloccato. Adesso cosa farà Miccichè, che ai propri supporters aveva giurato che non si sarebbe mai arreso davanti alla prospettiva di un cuffarismo in ripresa? E che cosa farà Casini di fronte alla prospettiva di un accordo dell'Udc siciliana (leggi Cuffaro) col Pdl, conseguente alla comunanza di entrambi con Raffaele Lombardo? Ma, d'altronde, che cosa poteva fare Berlusconi di fronte al rischio di farsi battere dal tandem Finocchiaro-Borsellino, se avesse optato per Miccichè o per la Prestigiacomo, entrambi inadeguati a suo giudizio? Imparentandosi con Raffaele Lombardo probabilmente il Cavaliere ha creduto di prendere due piccioni con una fava: e forse ha avuto ragione, visto che ha messo dalla sua parte un candidato all'altezza della situazione e, nello stesso tempo, ha spalancato la porta all'Udc di Cuffaro, a tutto dispetto dell'Udc "separatista" di Casini e Cesa.

Francesco Cilona

3 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

MICCICHE': DA GOVERNO GARANTIRO' CAMBIAMENTO SICILIA
"Silvio Berlusconi mi ha chiesto di essere il garante, a livello di governo nazionale, del rinnovamento e del cambiamento nella politica siciliana: io fino ad oggi mi sono sempre rifiutato per non dare l'idea di alzare il prezzo ma oggi quella partita è finita e la situazione è diversa". Così Gianfranco Micciché, lasciando palazzo Grazioli spiega all'Ansa le ragioni del ritrovato feeling con Silvio Berlusconi e le sue prospettive di ritorno al governo nazionale. "Sul piano siciliano - aggiunge Micciché - sceglierò gli uomini della giunta Lombardo ed è possibile che presenti una lista composta da giovani, da nuove idee, per continuare la battaglia di rinnovamento. Al governo nazionale posso continuare questa lotta per un nuovo sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno in grado di governare al meglio l'importante capitolo del quinquennio di sviluppo "Agenda 2007-2013". Tornando sulle trattative che hanno portato all'intesa sulla candidatura di Raffele Lombardo, Micciché si dice d'accordo con Marcello Dell'Utri quando sostiene che il candidato ideale sarebbe stato Stefania Prestigiacomo: "Di questo - aggiunge - ne è consapevole anche il presidente Berlusconi, anche lui voleva Stefania, tuttavia è stato costretto a indicare Lombardo per una serie incredibile di pressioni. Solo ieri sera si era convinto del progetto ed era stato freddo con Lombardo. Poi, però, hanno fatto credere a Berlusconi che senza Lombardo ci sarebbe stata una sconfitta sicura, cosa che invece non ci sarebbe stata. Al cronista che gli chiede se l'appoggio di Cuffaro a Lombardo possa creare qualche imbarazzo a livello nazionale al Pdl, Micciché risponde con una battuta ironica: "Evidentemente c'é un motivo per cui KafKa è nato a Vienna e Pirandello è nato in Sicilia".

ooops..

http://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Kafka

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