venerdì 4 gennaio 2008

NON SCOPRIAMO L'ACQUA CALDA

Si legge sui giornali di oggi che nell'ospedale cittadino c'è una grave carenza d'organico, tanto che esistono notevoli difficoltà soprattutto nella espletazione dei servizi quali ecografie ed ecodoppler.

Diciamo però che si tratta di un allarme un po' vecchiotto e che praticamente i miei colleghi della stampa hanno scoperto l'acqua calda, accorgendosi che esistono, al Cutroni Zodda, tempi lunghi per quanti devono essere sottoposti agli accertamenti sprecialistici di cui sopra.

A conferma di ciò che sto dicendo, c'è la testimonianza di un "post" di Barcellonablog, pubblicato l'11 giugno del 2007, quando, avuta la notizia da fonte interna all'ospedale, abbiamo evidenziato che purtroppo, per carenza di personale, s'era deciso di non effettuare più, dapprima per gli esterni, il servizio d'ecoppler, e si sottolineava la gravità della situazione. Riportiamo il post, non per vantare precedenze, ma per ricordare che i problemi della città vanno sempre e assiduamente evidenziati e non occasionalmente o, peggio ancora, quando non si hanno altre notizie da dare. La stampa ha un ruolo molto importante e altrettanto influente e se non la si gestisce con la stessa passione e fermezza con cui si curano i propri interessi vitali diventa soltanto una presa per i fondelli. Possiamo dire, a nostra difesa, che in redazione non c'è il corrispondente a curare la pagina, ma spesso qualcuno che ci guarda dall'alto, forse anche con sussieguo, ma resta sempre una difesa che non tutti ritengono valida, a meno che non si venga a sapere che il corrispondente, per difendere i suoi "pezzi", ha il fegato di mandare a fan... il redattore che lo disarma. ECCO IL POST:

Francesco Cilona

Lunedì 11 giugno 2007

OPERAZIONE DISARMANTE


Secondo fondate indiscrezioni, con la fine di giugno cesserà, nell'ospedale "Cutroni-Zodda" di Barcellona, il servizio per gli esami di "Ecocolordoppler", finora egregiamente espletato da un dei medici del reparto di medicina, il dottor Antonio Bonvegna.
I motivi che indurrebbero l'Azienda Usl a decurtare quel prezioso ausilio, nel già impoverito nosocomio barcellonese, vanno cercati in una serie di fattori, che fanno capo alla necessità di risparmiare la spesa sanitaria.
Al primo posto la carenza di personale: basti pensare che il bravo medico impiegato in tale importante servizio, ogni giorno finora s'è dovuto dividere fra questo impegnativo lavoro e l'assistenza in corsia, appunto perchè manca il giusto personale medico. Inoltre, come c'è stato ventilato, avrebbe contribuito al disarmo l'inadeguata pregestione del servizio tramite il numero verde, che spesso avrebbe creato accavallamenti nell'assegnazione dei turni agli utenti richiedenti detti esami. Non meno influente sarebbe stato il comportamento di taluni medici di base, che avrebbero avanzato richiesta di accertamenti doppler, anche per casi poi risultati superflui. Il previsto disarmo fa il paio con altre preoccupanti "chiari di luna ", riguardanti il personale paramedico, la cui riduzione ormai all'osso potrebbe essere ulteriormente accentuata dal ritardo se non addirittura dalla mancanza del ricambio numerico, reso necessario dall'uscita in quiescenza di infermieri , per raggiunti limiti d'età.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I giornalisti, oggi, troppo spesso non fanno giornalismo, non svolgono la loro funzione che altro non è che spiegare il perché delle cose che accadono, cercando di andare in fondo. Troppo spesso i giornalisti non fanno il loro mestiere perché non sono messi nelle condizioni di farlo. A molti sta bene così e si adattano, altri soffrono di questa situazione e rinunciano.

Anonimo ha detto...

Sapessi quanto ho dovuto litigare con taluni "redattori" negli ultimi tempi. E si trattava sempre di gente alle prime armi, spesso precaria, che non conosceva neppure dov'era e quant'era grande Barcellona. Ma sapessi pure quante soddisfazioni ho avuto con redattori che avevano sensibilità e cultura. E quanta sintonia c'è stata con loro.I primi li ho mandati a quel paese, gli altri
li ricordo sempre con piacere e mantengo con loro rapporti d'amicizia indelebili.

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