lunedì 7 gennaio 2008

IL PROBLEMA DEI RIFIUTI E' GRAVE ANCHE QUI


FOTO// IMMAGINE RIPRESA IERI
IN PIAZZA SAN SEBASTIANO

Mentre un po' tutti ci preoccupiamo per la gravità della situazione igienico-sanitaria creatasi a Napoli e in altri centri della Campania, un grido d'allarme, giustamente, parte dalla Regione Siciliana per un pericolo analogo incombente nella nostra Isola. Totò Cuffaro, che oltre a essere tuttora presidente della Regione è stato nel recente passato commissario straordinario per la soluzione dei problemi inerenti allo smaltimento dei rifiuti, in una lettera al presidente della Repubblica ha espresso la preoccupazione sua e dei Siciliani per tale amara prospettiva, ribadendo per l'occasione l'esigenza di sgombrare la strada dagli artificiosi ostacoli che stanno ritardando l'attuazione di un programma già da tempo definito per la costruzione di quattro mega-termoconvertitori, in località già prescelte: Augusta, Bellolampo, Casteltermini, Paternò.
Tutto questo, Cuffaro ha scritto al presidente Napolitano, sostenendo che la linea scelta dalla Regione Siciliana è coerente con quanto suggeriscono le positive esperienze in tal campo, fatte in Italia e all'estero, e per questo condivisa dal presidente del Consiglio Romano Prodi e da altri suoi ministri, tranne che dal ministro per l'Ambiente Pecoraro Scanio.
Il problema, così com'è stato esposto, appare ineccepibile per forma e contenuto, solo che per trovare la sua soluzione non basta superare i preconcetti dell'ambientalestremista Pecoraro Scanio, ma anche le resistenze della gente che gravita attorno ai quattro siti prescelti, nonchè le ipocrisie di chi, come lo stesso Cuffaro, ha finora accettato lo stato d'ibernazione in cui s'è lasciata dormire tutta la questione, favorendo così l'incremento abnorme delle discariche. Qui, dalle nostre parti, a momenti vedremo esplodere la situazione, non perchè per il momento le strade siano paragonabili a quelle di Napoli ( e fortunatamente ancora non lo sono), ma per l'eccessivo uso della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, destinata presto o tardi a non poter più contenere l'ammasso di rifiuti là convogliati. Diceva la collega Giovanna Betto, nel suo sito, che a Napoli ormai, per questo dramma dei rifiuti, incombe la minaccia di due "Vesuvio". Ebbene, facciamo in modo che, in Sicilia, non si giunga al punto di farci minacciare da due Stromboli o peggio ancora da due Etna. Sarebbe davvero un disastro.

Francesco Cilona

1 commento:

Anonimo ha detto...

La situazione a parer mio è ormai diventata insostenibile. Chiediamo un maggiore impegno nella pulizia della Città.

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