sabato 15 dicembre 2007

NO AI MEGACONVERTITORI VOLUTI DAL GOVERNO REGIONALE


Nelle FOTO// Italo Tripi e Rita Borsellino





Grande partecipazione popolare alla manifestazione di protesta contro il piano rifiuti regionale, svoltasi stamani a Catania. I manifestanti, affluiti da ogni parte della Sicilia in pullman organizzati, si sono radunati in piazza Dante con striscioni e bandiere. Significativa è stata la partecipazione di diversi sindaci dell'Isola, di dirigenti politici (tra cui Rita Borsellino), sindacali e di gruppi appartenenti a comitati cittadini costituitisi per la difesa dell'ambiente. Molti i partecipanti provenienti da Barcellona e hinterland, che sono giunti su pulman assieme ad una delegazione della locale Cgil, organizzata dal dirigente Salvatore Chiofalo.Nei numerosi striscioni gli slogans sottolineavano i motivi della protesta e le richieste riguardanti una corretta organizzazione per lo smaltimento ecologico dei rifiuti, che escludendo le discariche selvagge favorisca una raccolta differenziata e trattamenti di trasformazione. In piazza Università si è svolto il comizio conclusivo, con la partecipazione del segretario generale della Cgil siciliana, Italo Tripi, e di rappresentanti dei comitati promotori dela manifestazione.

venerdì 14 dicembre 2007

SI PROTESTA CONTRO IL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI

FOTO//PIAZZA UNIVERSITà A CATANIA

Grande raduno, domani, a Catania per una manifestazione contro il piano regionale dei i rifiuti che il Governo Cuffaro ha incentrato sui quattro megainceneritori di Augusta, Bellolampo, Casteltermini/Campofranco e Paternò. Il concentramento dei partecipanti sarà alle ore 9,30 di sabato 15 dicembre, in piazza Dante. Da lì, il corteo raggiungerà piazza Università, dove sarà tenuto un comizio con la partecipazione di Graziella Li Gresti, del Comitato cittadino contro l’nceneritore di Paternò, e del segretario generale della Cgil Sicilia, Italo Tripi.
Aderiscono alla manifestazione di protesta numerosi comitati cittadini, sindacati , associazioni e forze politiche di tutta l’Isola, tutti a favore di una scelta diversa, basata sul sistema della raccolta differenziata e del riciclaggio, che garantisca tariffe eque per i cittadini, tutela sindacale per i lavoratori del settore e crescita occupazionale.
In una nota, molto articolata, gli organizzatori della manifestazione definiscono fallimentare il piano regionale dei rifiuti adottato dal governo Cuffaro nel 2002, perché da allora fino al 2005 la quantità di rifiuti smaltiti in discarica si è attestata al 92% di quella raccolta, quando la media nazionale risultava del 54,3%, mentre la raccolta differenziata si è attestata al 5,5% a fronte del 24% della media nazionale. Inoltre, pur essendo previsti, in Sicilia, 26 impianti di selezione della frazione secca e 35 di compostaggio, ne risultano operanti uno del primo genere e due del secondo.
Nella nota protestataria si fa rimarcare che “la Regione Siciliana ha destinato i finanziamenti comunitari più allo smaltimento che al recupero, utilizzando in tal senso i 392 milioni di euro che in base all’Agenda “2000” dovevano finanziare le opere infrastrutturali per la raccolta differenziata”.
Gli organizzatori della manifestazione criticano inoltre gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) la cui organizzazione avrebbe seguito logiche perverse, in quanto sarebbero divenuti “sovrastrutture politiche di potere, che hanno aggravato ulteriormente i costi del sistema”.

PARTONO I LAVORI


Partono i lavori? E dove vanno? Partono i lavori per la sistemazione del litorale. Così annuncia un giornale, e ognuno pensa che già si comincia a scavare in qualche torrente per procurare la sabbia necessaria per il ripascimento della spiaggia erosa dal mare.
Invece niente di tutto questo. Ed è logico che non può essere, perché sarebbe assurdo che, proprio di fronte ai marosi di questa stagione si scaricassero tonnellate di materiale sulla battigia, per farlo ingoiare dall’ingordo riflusso marino.
E allora che cosa s’è voluto far sapere con quel “partono i lavori”, che davvero se ne vanno per terre assai lontane, come i vecchi bastimenti della canzone napoletana?
A parte le battute, che possono anche apparire sciocche, se si vuol essere chiari informatori, bisogna condensare correttamente, nel titolo, ciò che si dirà o s’intende riferire nel sottostante “pezzo”.
E qual è il reale contenuto?
Questo: che si è finalmente riusciti a svolgere la “conferenza dei servizi” convocata dal sindaco Candeloro Nania – e già andata una prima volta a vuoto il 4 dicembre scorso - per l’esame e l’approvazione del progetto esecutivo per la risistemazione e protezione del litorale nel tratto compreso tra la foce del torrente Patrì e la zona di Cantoni. Erano presenti, oltre al progettista, ing. Franco Natoli, incaricato dalla Provincia Regionale, un ingegnere del Comune e i rappresentanti della Protezione Civile e della Capitaneria di Porto di Milazzo. Mancavano gli inviati del Genio Civile, della Provincia e della Sovrintendenza ai beni culturali, che avrebbero comunque comunicato il loro assenso via fax. Quindi la partenza dovrebbe intendersi nel senso che, in sede locale, il progetto ha ricevuto il’OK. Manca però ancora il consenso della Sovrintendenza di Mare di Palermo, che potrà essere dato dopo che il Comune avrà provveduto a trasmettergli il progetto ed il verbale della conferenza dei servizi. Incartamenti che probabilmente saranno consegnati “brevi manu” da un inviato del sindaco. Conclusa questa prima fase burocratica, si potrà procedere alla gara d’appalto, che ovviamente ci si augura che non abbia gli ormai consueti intoppi fatti registrare da altre gare. Il lavori, una volta “effettivamente partiti” si protrarrebbero per poco più di tre stagioni: che dovrebbero essere primavera, estate e autunno.

Francesco Cilona

giovedì 13 dicembre 2007

GLI ASSURDI SOGNI DI VALERIO


-Valerio è un gran sognatore.

-Sogna ad occhi aperti .

-Ma saranno mai realizzati i sogni di Valerio?

VALERIO SOGNA: una casa per ogni famiglia; il prolungamento della via Roma; l'eliminazione del "passo caudino" che unisce Piazza Stazione vecchia con via Umberto Primo; una pista ciclabile lungo il rilevato ferroviario dismesso; un'arteria che colleghi il centro di Barcellona con Milazzo; la nascita di Duilia; il completamento dell'ospedale di Sant'Andrea; i prospetti della Basilica e delle scuole ripuliti; la villetta Liberty restaurata; l'adeguamento del servizio pubblico di autobus alle reali esigenze della città; la riparazione di tutte le strade provinciali in stato d'abbandono; una paletta ed un sacchetto per quanti portano i loro cani a far la cacca sui marciapiedi; un vigile che multi i negozianti che pongono, senza averli ripiegati, gli scatoloni vuoti accanto ai contenitori della spazzatura; un sindaco coi baffi; un cd con brani musicali di Placido Mandanici; il recupero della colonia di Acquaficara e del costruendo teatro da dedicare a Mandanici.

MOLINO - TROMBATO DAGLI AMICI NON S'ARRENDE



Mentre si attendeva il giorno delle elezioni, nell’ambito delle forze politiche locali accadeva di tutto. Nel partito socialista, nove dei più rappresentativi elementi cittadini decidevano di auto-sospendersi per reagire al “palese tentativo del vecchio in provincia di fare annegare la voglia di rinnovamento in un mare di silenzio”. In un documento, firmato da Domenico Scolaro, Antonino Cutugno, Giovanni Mazzù, Raffaello Lucchese, Antonello Calabrò, Paolo Biondo, Salvatore Fazio, Francesco Di Paola, Cosimo Rossello, veniva spiegato che la protesta sarebbe durata fino a quando non si fosse fatta chiarezza sulla struttura organizzativa della federazione di Messina. Erano già i sintomi eclatanti di quel processo di disfacimento che avrebbe, di lì a poco, tolto dalla scena politica i partiti tradizionali. E il fiuto di quei nove dissidenti sembrava avvertirli che, per sopravvivere, dovevano cercarsi delle scialuppe di salvataggio. Nel campo dell’agonizzante schieramento di centro, mentre si tentava di rimediare alla crisi dei partiti cercando nuove composizioni, avveniva che coloro che fino allora avevano appoggiato Roberto Molino, in contrasto con i Santalchiani, gli voltavano le spalle per puntare la loro posta su Franco Speciale, preso a simbolo del “rinnovamento” per essere stato fino allora lontano dalla politica attiva. Molino, “trombato” dagli ex amici, anziché fare buon viso a cattivo gioco, non seppe però resistere alla tentazione di reagire d’impeto e, fortemente arrabbiato, chiamò in raccolta gli aderenti al gruppo “Linea Democratica”, da lui costituito quando faceva parte della Dc, e l’invogliò a raccogliere le firme per la sua presentazione a sindaco, nell’eventualità che si decidesse a fare quel passo in piena autonomia. “Per ora io – dichiarava Molino – non intendo sbilanciarmi. Ho ancora qualche giorno per potere meditare su quanto è stato fatto per impedire la mia candidatura . Può darsi che mi decida a fare ciò che potrebbe sembrare un’avventura. Ma dico io, se non si ha il coraggio di affrontare l’imprevedibile, a che cosa serve vivere e lottare? Negli ultimi anni s’è lottato per dare alla nostra città una nuova dimensione. Non mi sembra giusto, adesso, deporre le armi, anche se all’improvviso sono sopravvenute gravi defezioni”.
E trascorse solo qualche giorno, il tempo per la raccolta delle firme, e l’ex sindaco dei “30 giorni” decise di cavalcare la tigre. Sarebbe stato l’antagonista n.1 del candidato scelto, a suo discapito, dall’aggregazione centro-progressista, ancorchè nata , a suo giudizio, in seguito alla spallata da lui inferta alla già obsoleta Dc locale .


Francesco Cilona

mercoledì 12 dicembre 2007

LE PERPLESSITA' DI PAOLO

Il dottore Paolo Calabrò, responsabile del settore sanità dell'Udc di Barcellona, in una nota riguardante l'ospedale "Cutroni-Zodda", in cui egli svolge la sua attività sanitaria, si fa portavoce del rammarico della propria parte politica per il silenzio che circonda l'esito dell'impegno assunto dal sindaco Nania per la formulazione di una piattaforma espositiva, riguardante la rimodulazione del nosocomio barcellonese, concertata nel corso di riunioni con le forze politiche, sindacali e sociali della città.
Il rappresentante dell'Udc esprime il sospetto che "dopo un iniziale polverone", il problema dell'ospedale di Sant'Andrea non interessi più a nessuno e che gli impegni assunti, come al solito, tardino ad essere rispettati, perchè "forse si attende l'irreparabile per attivare nuove fumose iniziative". Mentre altrove si cerca di opporre resistenza alle conseguenze della rimodula
zione degli ospedali, con perdite di posti letto, a giudizio di Paolo Calabrò, a Barcellona si evita di far sentire la propria voce, nonostante si abbiano tutte le ragioni per reagire, considerato che l'ospedale rischia di essere penalizzato con la perdita di dieci posti letto a brevissima scadenza e di alcune strutture già predisposte nel piano sanitario.
"L'Udc di
Barcellona - si legge nella nota - auspica ancora una volta un intervento nell'unico interesse dei cittadini e dell'ospedale, nel fermo convincimento che la struttura debba essere autonoma e sufficiente per quanto riguarda le emergenze-urgenze e complementare con gli ospedali vicini".
La delusione dell'Udc, espressa in maniera chiara dal suo rappresentante, è la conferma di quanto era stato detto altre volte i
n questo blog, i cui commenti non sono mai stati soggetti alla illusione che potessero essere fruttuosi i ripetuti incontri svoltisi attorno al tavolo lungo dell'antisala consiliare di Palazzo Longano, per trovare il modo di comportarsi, di fronte all'assalto demolitore del piano sanitario concertato dal duo Cuffaro-La Galla.

Fra Galdino

"NEL SEGNO" di NINO VARIO




Dal 16 al 21 dicembre si terrà, nella Chiesa dei Catalani di Messina, la Mostra di Arte Sacra "Nel Segno", con dipinti dell'artista barcellonese Nino Vario.
Orario delle visite: dalle 17,30 alle 19,3o.

martedì 11 dicembre 2007

PREOCCUPAZIONE DELLA SINISTRA PER LA CENTRALE D'ARCHI


La "Sinistra filippese" in una nota emessa domenica ha espresso viva preoccupazione per la mancata presenza dei dirigenti dell'Edilpower, all'incontro con il sindaco, con le organizzazioni sindacali, le associazioni ambientaliste e i cittadini, fissato per venerdì scorso su sollecitazione del Prefetto, al fine di chiarire i motivi della mancata ultimazione dei lavori di risanamento ambientale della Centrale Termoelettrica di Archi.
Gli scriventi nello stigmatizzare la motivazione ufficiale dell'assenza dei rappresentanti dell'Azienda ( necessità di onorare la ricorrenza di s.Ambrogio, patrono della loro città), hanno ritenuto grave che il sindaco Cocuzza non abbia manifestato altrettanto disappunto per tale fatto, atteso che la Centrale rischia di fermarsi, per inottemperanza, con decorrenza dal primo gennaio prossimo, se i lavori non saranno ultimati entro la fine del corrente anno, come prescritto dalla vigente normativa in materia.
La Sinistra filippese, nel richiamare alle proprie responsabilità l'Azienda, il Sindaco e la Regione, ha sollecitato i lavoratori e tutta la collettività a partecipare all'incontro convocato per oggi.

ATO: BOLLETTE A MEZZA BOTTA



L'assemblea dei sindaci dell'ATO ME2, riunitasi ieri per prendere decisioni importanti, ha dato l'impressione ancora una volta di muoversi con tutti i difetti riscontrabili in una seduta condominiale.
Le discussioni sono state tante e in buona parte contrastanti, anche se l'obiettivo era uno solo: riconoscere unanimente la necessità di emancipare i trentotto Comuni da un ente che praticamente ha smentito le proprie prerogative di Ambito Territoriale Ottimale.
Il presidente Andrea Paratore, imitato dall'amministratore delegato di Ato Me2, ha minacciato di dimettersi, probabilmente stanco della litigiosa atmosfera condominiale. Ma avrà forse pure capito che, se si è giunti a tale stato di cose, ciò si deve al modo in cui si è finora operato in un ente societario con compito e finalità estremamente delicati ed impegnativi.
Di chi sia la responsabilità dello stato di disagio che soprattutto colpisce gli utenti, non sta certamente a noi stabilirlo. Tuttavia, considerato che pure noi, come gli altri, siamo stati chiamati a pagare bollette ritenute non regolari, lasciateci dire: "Adesso basta". Perchè non si può più procedere rattopando alla meno peggio gli strappi finora fatti a danno della comunità. L'assemblea, anche se a stretta maggioranza, si è premurata a formalizzare quanto da essa era stato precedentemente trascurato e, di conseguenza, dalla Commissione Tributaria redarguito: e ha fatto bene, perchè così ha impedito che, alla beffa di tariffe ritenute "illegali" e finora ugualmente pagate, si aggiungesse il danno della protesta delle maestranze a rischio di salario e di tredicesima. Tuttavia, nonostante questa responsabile decisione, per il resto si è continuato a rimanere nel vago, decidendo provvisoriamente di riscuotere la metà della tariffa stabilita, in attesa che prima o poi si riesca a determinare l'equo e giusto da prelevare. L'unica cosa che s'è decisa con chiarezza e all'unanimità è stata la modifica, davanti ad un notaio, dell'art. 17 dello statuto, in base alla quale è stato ridotto da 7 a 3 il numero dei componenti del Consiglio d'Amministrazione; il che sarà una piccola consolazione, in ordine alla necessaria politica del risparmio: una goccia d'acqua in un mare di esigenza economica, che tanto assilla un ente certamente poco amato dalla popolazione. Resta ora da costatare quanto tempo ci vorrà per scegliere i tre nuovi consiglieri. E se saranno davvero nuovi.

domenica 9 dicembre 2007

MUSICA GIOVANE ALL'OASI


Stasera, il Centro Giovanile "Cairoli" ha fatto la sua bella figura, presentando nell'auditorium dell'Oasi un programma musicale eseguito da elementi giovanili, in gran parte aggregati dal "Laboratorio Musica d'insieme" organizzato dal Comune. Il programma promosso dalla Coordinatrice Anna Maria Puliafito e curato dal maestro Enza Sciotto, con la collaborazione di Francesco Spoto, Francesco Piccolo e i maestri Michele Catania, Alessandra Dimitrova, Eliana Russo e Alberto Vocaturo, si è svolto in due fasi distinte. Un primo tempo ha portato sul palco gruppi di giovani chitarristi, che hanno eseguito brani classici molto applauditi. La seconda parte è stata affidata alla "Cairoli Ensamble Musique", una nuova orchestra costituita da giovani allievi partecipanti ai laboratori di musica svolti presso il Centro. Per tali giovani arrivare alla composizione di un complesso musicale è stata una scommessa coinvolgente, che stasera hanno davvero vinto in maniera eclatante. Sono stati tanti e così calorosi gli applausi per i partecipanti, che qui tutti i protagonisti meritano di essere menzionati. E lo facciamo seguendo l'ordine del programma.Prima uscita è stata quella del quartetto composto dalle chitarre di Flavia Alfano, Giuseppe Bucolo, Giuseppe Di Pasquale, Tiziano Passantino.(Vedi foto in alto) Quindi, è seguito il duo di chitarre Danilo Salerno e Flavio Sganga: successivamente si è esibito il giovane chitarrista Mattia Pirrone; hanno concluso la prima parte Carmelo Imbesi e Marco Briguglio, prestigioso duo di chitarre non più teen. Il secondo tempo è stato riservato all'esecuzione di diversi brani da parte della giovane orchestra "Cairoli Ensamble Musique" (foto in basso), che ha strappato la sua buona dose di applausi. Questi i nomi dei componenti: M. La Spada, S. D'Amico, T. Passantino, A Garofalo, A. Calabrò, M.Fazio, F. Lucchesi, M. Fazio, M.Castiglia, A. Frisina; A. Avola, E. Passantini, R. Caruso, M. Catania, A.G. Rufolo. A tutti i partecipanti, ai loro istruttori e agli organizzatori vadano i complimenti di Barcellonablog, per la bella riuscita della manifestazione.

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barcellona pg, messina, Italy
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