sabato 17 novembre 2007

MA CHE SUCCEDE?

Ma cosa sta succedendo in questa città? Si stava cercando di dimenticare quanto macchiata fosse stata Barcellona dagli eventi sanguinosi degli ultimi decenni del secolo scorso. Forse non s'era ancora riusciti a liberarsi della pessima fama, ma si sperava che ciò avvenisse con le nuove generazioni. Ed ecco che si deve tornare a toccare, giocoforza, il tasto doloroso della criminalità.
A farsi sentire, con crescente frequenza, è oggi il fenomeno della microcriminalità: chiamata "micro" forse soltanto perchè sono piuttosto giovani i suoi protagonisti in negativo, ma non certamente per la pericolosità ed il danno che essa in effetti comporta.
Adesso capita il caso che si vada a scuola, non più per imparare a leggere, a scrivere e a fare i conti, ma per esercitarsi nell'arte della rapina. Ma ce lo chiediamo chi ha indotto quei ragazzi in quest'iter delinquenziale? Non sarà sata l'assoluta mancanza di prevenzione?
Si assiste ad atti, persino filmati e diffusi via internet, compiuti da qualche piccolo branco di studenti in trasferta a danno di loro coetanei, rei soltanto di non essere concittadini. Ma poco o nulla si sta facendo per dare una lezione a tali irruenti attori e far loro comprendere che, sporcando la loro immagine, contribuiscono ad imbrattare ancora di più quella della propria città. Probabilmente si crede che basti, ogni tanto, un convegno moralista di massa, a cui invitare intere scolaresche, per incidere sul comportamento individuale. Ma non basta. Se vogliamo aiutare questi nostri ragazzi a crescere in maniera dignitosa, per prima cosa dobbiamo capire che i primi a dare loro una mano dobbiamo essere noi - genitori, maestri, professori, istruttori sportivi - con il nostro comporamento in armonia con i doveri della famiglia, della scuola, della società, supportati dalla corretta gestione della vita pubblica e dal contributo efficace della Giustizia, in tutti i campi. Finchè regnerà il lassismo, in ogni settore del nostro convivere, emergeranno sempre la prepotenza, il fanculismo, il deviante opportunismo, che potrebbero fare sfociare, addirittura, la micro nella macrocriminalità.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma non vedi quanto male è affrontata la problematica dei giovani, persino dalla chiesa che crede di potere risolvere tutto con il catechismo e la preparazione alla prima comunione o con l'incontro settimanale delle coppie, dove se ci vanno l'uno per cento sono già molte. Dov'è finita l'azione cattolica, la fuci dov'è, e ai salesiani l'oratorio come può essere gestito se mancano i preti e aumenta la massa? Il Comune ti ha fatto lo sportello dei giovani, e che cosa ti ha concluso finora di concreto? Sono tutte domande che mi sono sempre fatto, senza averne avuto mai risposta.

Anonimo ha detto...

L'illegalità è diventata la legge dello Stato. I tagli sulla spesa pubblica fanno sentire le conseguenze anche nella nostra Città. Tutti a parola vogliono il nostro bene: facile a dirsi, difficile a farsi. Pertanto la storia insegna o si agisce e subito oppure si rischia il CAOS.

Anonimo ha detto...

nuovo caso venerdì in tabaccheria... c'è da farsi domande, su queste cose. per esempio: "chi fornisce ai delinquenti le armi?"... che collegamento c'è, eventualmente, tra i vari gruppi criminali? chi c'è dietro? non si può continuare a isolare ogni fatto dal contesto in cui si trova, non si può lasciare tutto sulle spalle delle forze dell'ordine...

Anonimo ha detto...

L'ARMA USATA ALLA TABACCHERIA PROBABILMENTE ERA STATA COMPRATA IN UNA BANCARELLA ALLA FESTA DI SAN BASTIANU. SI TRATTAVA INFATTI DI UNA PISTOLA GIOCATTOLO, SENZA IL REGOLAMENTARE TAPPO ROSSO. ALMENO COSI' RIPORTANO I GIORNALI.CIAO LUCIO ,GRAZIE PER IL TUO CONTRIBUTO E CONGRATULAZIONI PER QUELLO CHE FAI IN ALTRO SITO.

Anonimo ha detto...

mmm... beh, quella della tentata rapina alle poste come giocattolo era fin troppo realistica. cmq continuo a chiedermi quando si farà qualcosa... e quando la gente comincerà a svegliarsi da questo torpore...

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