lunedì 5 novembre 2007

DIMENTICATI UGO E LA SUA STRADA

FOTO// il marchese Ugo di Sant'Onofrio
e l'omonima via

C'è una strada centralissima e trafficatissima che necessita della presenza costante di almeno un vigile urbano. E' la via Ugo di Sant'Onofrio, che in quasi tutte le ore diurne si trova impigliata in un caos di macchine, soprattutto a causa delle frequenti soste selvagge, assolutamente incontrollate.
Poichè la strada è spesso percorsa da mezzi pesanti che devono immettersi o nella via Marconi o nella via Operai, basta che un'auto, lasciata in doppia fila, restringa la carreggiata perchè s'ingolfi lo scorrimento.
In quest'arteria, che come è stato testè fatto intendere ha due incroci assai trafficati, non si vede ombra di controllo e non si comprende il perchè. Si sperava che, quando l'assessore alla polizia urbana annunziò i progetti a breve e a lunga scadenza, riguardanti la sistemazione della circolazione stradale, avesse almeno in mente, se non sulla carta programmatica, una piccola idea su cosa fare per mettere un poco d'ordine in una strada che è importante non solo per il carico che deve sopportare, ma anche per il nome che porta: quello del Marchese Ugo di Sant'Onofrio, che Nello Cassata nella sua Storia cittadina definisce "il primo strenuo difensore degli interessi di Barcellona". Poichè la speranza è stata vanificata, a questto punto, appare opportuno rinfrescare la memoria a chi ci amministra, ribadendo che Sant'Onofrio, pur essendo nato a Baden Baden (1845) fu grande amico e sostenitore di Barcellona. Fu sottosegretario agli interni del Governo Giolitti e si battè perchè venisse istituito nella nostra città il manicomio giudiziario, ora OPG, togliendo ogni possibilità di attribuzioine ad altre città, tra cui Catania, Messina e Castroreale. Ricordiamo che quest'ultimo Comune, a quei tempi, non era solamente arroccato in montagna, ma il suo territorio s'estendeva anche sulla piana di Terme-Vigliatore e sulle colline di Rodì e Milici, ed aveva un passato storico molto più importante del nostro. Però ciò non impedì al marchese di Sant'Onofrio di essere lungimirante e di presagire il rapido sviluppo di Barcellona Pozzo di Gotto. Peccato che di amici pari a Lui ce ne siano stati pochissimi. Evidentemente s'è trattato di una mosca bianca . Ma adesso mi pare che le mosche siano solo nere.

FRA' GALDINO

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