domenica 7 ottobre 2007

IL PERICOLO DIETRO L'ANGOLO

FOTO: Ospedale Cutroni-Zodda, Cuffaro, La Galla


Nei giorni scorsi, nei due comprensori di Milazzo e Barcellona, medici ospedalieri ed infermieri, direttori sanitari, sindaci e consiglieri, sindacalisti e quanti altri hanno a cuore "la salute dei cittadini" sembravano entrati, un po' tutti, in fibrillazione, per avere appreso che il Governo Regionale aveva pronto un piano per la riorganizzazione della sanità in Sicilia.
Dopo la pessima esperienza dei recenti tagli alla spesa, attuati mediante il massacrante aumento dei ticket sui medicinali salvavita, non poteva che destare preoccupazione l'annunzio che Cuffaro e La Galla avevano lavorato con l'intento di assestare una nuova "scoppola ristrutturante" a danno dei presidi medici e ospedalieri dell'Isola. Per cui , i nostri amministratori cittadini, giustamente allarmati, hanno cercato di muoversi, organizzando riunioni e tentativi d'intesa intercomunale, per la composizione d'un comitato da inviare presso l'Assessore alla Sanità La Galla ed informarlo della tensione locale per il rischio d'eventuali "manomissioni" nell'attuale nostra situazione ospedaliera, che, com'è noto, si basa sul funzionamento, bene o male accettabile, dei due nosocomi di Villa Grazia e di S. Andrea.
Ora si apprende che Totò Cuffaro e Roberto La Galla giurano che loro non hanno ancora
stilato alcun piano, ma hanno soltanto deciso di cominciare a parlare di Ausl e di ospedali, perchè si tratta di una materia complessa da approfondire sin da ora, se si vuole raggiungere l'obiettivo della riorganizzazione nel 2009.
E assicura che ancora non c'è nessun disegno di legge a riguardo.
Insomma La Galla e Cuffaro stanno ancora "ragionando" tra di loro e sembrano disposti "all'apertura a qualsiasi contributo, anche da parte dell'opposizione".
E' la prima volta che Cuffaro non ripete la solita solfa dello "Stiamo lavorando". I due stanno solo "ragionando" sul da farsi. Ecco tutto.
Intanto, se a questo ripiego i due amministratori siciliani sono dovuti ricorrere, certamente non è stato perchè abbiano avuto sentore delle fibrillazioni registrate dalle nostre parti, ma perchè, oltre alle aspre reazioni delle opposizioni alla Regione, hanno dovuto far fronte alla "guerra in famiglia", dove, soprattutto gli alleati berlusconiani, non hanno lesinato commenti sfavorevoli alla bozza di ristrutturazione "ragionata" da Cuffaro e La Galla.
"Il piano del riordino ospedaliero elaborato dai tecnici dell'assessorato regionale alla sanità - sostiene tra l'altro il capogruppo di F.I. a Sala d'Ercole, Franceco Cascio - non può essere condivisibile, soprattutto nella parte che prospetta la netta separazione tra ospedali e territorio". E qui, per i nostri due ospedali, un pericolo del genere potrebbe essere dietro l'uscio.


Francesco Cilona

1 commento:

Anonimo ha detto...

senza parole...
giusto perché l'argomento è quello, mi auguro che chi specula in vario modo su queste faccenda finisca col dover spendere tutti i suoi lucri indebiti a medicinali!

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