mercoledì 31 ottobre 2007

FLACCOMIO E L'AREA ARTIGIANALE


FOTO//Due scorci della zona
artigianale



La zona artigianale, creata per trasferire le botteghe e le officine dal centro cittadino in area più idonea e periferica, si sta rivelando in parte un boomerang per la città. Infatti, per quanto siano stati messi al bando e regolarmente assegnati due primi stralci dell’intera area programmata, parecchi lotti restano ancora non utilizzati, probabilmente per motivi diversi non tutti giustificabili. Uno stato anomalo, di cui ha preso nota uno dei nuovi consiglieri di Alleanza Nazionale, Cosimo Flaccomio, il quale ne ha tratto argomento per un’interrogazione al sindaco Candeloro Nania. Nella nota, il giovane consigliere ha “evidenziato, intanto, lo stato di degrado in cui l’area artigianale non strutturata è stata lasciata, per cui si evidenzia la presenza di appezzamenti trasformati in ricettacolo di spazzatura ed in deposito di detriti , di macchinari e anche in luogo di pascolo”. Flaccomio si meraviglia, e giustamente, che "nonostante le assegnazioni siano state fatte anni fa, diversi beneficiari non li abbiano sfruttate per lo scopo proposto. Pertanto la sua interrogazione è finalizzata a capire se ci sono negligenze degli uffici preposti all’istruzione delle pratiche e al controllo dei requisiti e della tempistica di costruzione”. Flaccomio fa risaltare una contraddizione: che cioè attività beneficiarie dell’ultimo bando sono già operative, mentre altre concessioni fatte nel bando precedente rimangono ancora inattuate. Quindi, sempre secondo l’interrogazione, si chiede se non sia opportuno intervenire facendo scorrere la graduatoria o redigendo un nuovo bando, in maniera da dare eventualmente ad altre ditte interessate la possibilità di fruire dell’assegnazione in un’area riservata alla produzione artigianale e al commercio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La mancata realizzazione di opifici artigianali sulle aree assegnate non ha misteriose motivazioni. Purtroppo, la grave crisi economica che investe l'Italia e la Sicilia in particolare, non induce l'impresa ad investire. Ciò nonostante il Comune dovrà prendere decisioni importanti per rendere liberi quei lotti sui quali sono già scadute le concessioni edilizie. Dovrà farlo con urgenza se vorrà offrire alle imprese che volessero insediarsi nell'area artigianale, l'opportunità di accesso ai fondi POR per l'artigianato.Lo dice una persona che ha partecipato ai lavori del nucleo di valutazione dei progetti curato dalla CRIAS

Anonimo ha detto...

Vai a farlo intendere a chi deve prendere in mano la situazione. Oggi,ho avuto modo di osservare lo stato dell'area artigianale e ho notato che nemmeno il 50 per cento della superficie disponibile è stata ancora strutturata. Alcune costruzioni,dal lato monte, sono ancora incomplete, la restante area terreno incolto, dove solo di recente si è vista azionare qualche ruspa per spianarlo e liberarlo dai detriti. Questa è la situazione visibile.

Anonimo ha detto...

MI DISPIACE CONTRADDIRVI, l'AREA ARTIGIANALE E' TUTTA OCCUPATA: DALLE P E C O R E .........

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