domenica 19 agosto 2007

TURISTA PER CASO



L'altro giorno, in occasione della processione a mare per la festa di San Rocco, mentre osservavo la spettacolare parata di falò che illuminava, accalorandola, la lunghissima spiaggia - ben cinque chilometri d'arenile - che s'estende da Cantoni a Cicerata-Caldà, un antico pensiero tornò a frullarmi nella mente.
"Ma non è un delitto - dicevo tra me - lasciare questo meraviglioso litorale nel più completo abbandono?! Chissà quanti ce lo invidiano, pur così trascurato e negletto!"
Mentre così riflettevo, mi sento salutare, chiamare per nome. E' qualcuno che mi conosce da quando era studente, e che è divenuto grande non solo nel fisico ma anche nella posizione sociale: vive a Bruxelles, dove opera nell'ambito della Comunità Europea.
Torna, d'estate, al paese natio, carico di nostalgia per questa Isola stregona, e vede sempre con occhi incantati la sua terra d'origine. Per lui, potere riammirare questo specchio di mare, con all'orizzonte le isole di Eolo verso cui si protendono, come per proteggerle, due spettacolari promontori, è il regalo migliore che l'Estate gli può fare.
"Peccato, però, che finora nessuno è riuscito a valorizzare la vocazione turistica di questo magnifico litorale", ha aggiunto, quasi leggendo il mio "antico" pensiero.
E, sì, dico io, il turismo qua si fa lasciando tutto "secondo natura": più selvaggia è la condizione ambientale e più dovrebbe attrarre. Anzi, se la rabbia della natura ti distrugge un ponte, non è turisticamente produttivo ricostruirlo: il suo rudere, specialmente se "profumato" dai miasmi del pseudodepuratore, è veramente chic!
E' proprio questa la mentalità dei nostri amministratori?
Io spererei di no.
A meno che non vogliamo che qui passino soltanto "turisti per caso". Come dice, nel titolo della sua commedia, in scena stasera a Monte Croce, l'amico Antonio Rizzo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Principalmente ricorderei che proprio su questa spiaggia il grande Bellini ambientò una delle sue grandi opere:IL PIRATA.

barcellonablog ha detto...

Esatto. Lo fa rimarcare, tra l'altro, nella sua Storia di Barcellona Pozzo di Gotto, il concittadino Filippo Rossitto, il quale ricorda che il melodramma belliniano è ambientato sul lido di Caldora, l'attuale Calderà. Adesso sembra che questa nostra città non abbia più il senso della bellezza della lirica e dell'importanza dei suoi autori. La storia di Mandanici e del teatro a lui dedicato ci dice qualcosa, a tale proposito.

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